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Crediti
drammaturgia Gabriele Di Luca
regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
con (in o.a.) Elsa Bossi, Ambra Chiarello, Federico Gatti, Pier Luigi Pasino, Beatrice Schiros, Massimiliano Setti, Federico Vanni
Si ringrazia Barbara Ronchi per la voce della mogliescenografia e luci Lucio Diana
costumi Stefania Cempini
musiche originali Massimiliano Setti
foto di scena Laila Pozzo
una coproduzione Marche Teatro, Teatro dell’Elfo, Teatro Nazionale di Genova, Fondazione Teatro di Napoli -Teatro Bellini
in collaborazione con il Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna “L’arboreto - Teatro Dimora | La Corte Ospitale”
A seguito del Dpcm di giovedì 3 dicembre 2020, sono sospesi tutti gli spettacoli fino al 15 gennaio 2021.
Lo spettacolo è stato quindi rinviato: daremo al più presto comunicazione delle nuove date dello spettacolo e dell’apertura delle prenotazioni.
PREZZO DEI BIGLIETTI
Platea A-B Interi € 25 | Ridotti € 23 | 2★
Platea C Interi € 20 | Ridotti € 18 | 1★
Gallerie Interi € 16 | Ridotti € 14 | 1★
Prenotazioni sospese
Carrozzeria Orfeo – un gruppo di talenti davvero rari che ha saputo imporsi nel panorama italiano con una cifra stilistica originalissima e incisiva – ha conquistato anche il pubblico dello Stabile, e in modo assolutamente trasversale, avvicinando i giovani e stimolando il senso critico degli spettatori più esperti.
Sono dunque ben impresse nella memoria del pubblico il divertente “Thanks for Vaselina” e “Animali da Bar”, che il drammaturgo e regista Gabriele Di Luca definisce i testi più esistenzialisti, e “Cous Cous Klan” , il più distopico.
Ora è la volta di un nuovo passo, “Miracoli metropolitani” che l’autore indica invece come il testo più politico: si svolge in una vecchia carrozzeria riadattata a cucina per preparare cibo a domicilio per intolleranti alimentari, mentre fuori il mondo ed il futuro sono minacciati da una guerra, dall’inquinamento e dalla dissoluzione dei rapporti umani veri, sostituiti da quelli “malati” del web. «È il testo in cui il calco umano e drammatico risulta essere più profondo» spiega Di Luca.
«L’alimentazione, il rapporto con il cibo come forma di compensazione al dolore, come alienazione di un Occidente decadente e sovralimentato, sempre più distratto e imprigionato dai suoi passatempi superflui, la questione ambientale, la solitudine e la responsabilità: sono questi i temi attorno ai quali si sviluppa il mondo di “Miracoli metropolitani”. Un mondo stupido... uno spettacolo dove si riderà tanto, ma dove non si sta ridendo affatto».