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Crediti
di Fausto Paravidino
regia Fausto Paravidino
con Rocco Papaleo, Fausto Paravidino
e con in (o.a.) Federico Brugnone, Romina Colbasso, Marianna Folli, Iris Fusetti, Daniele Nataliscene Laura Benzi
costumi Sandra Cardini
maschere Stefano Ciammitti
video Opificio Ciclopeluci Pascal Noël
produzione Teatro Stabile di Bolzano e Teatro Stabile di Torino
A seguito del Dpcm di mercoledì 4 novembre 2020, lo spettacolo è stato rinviato: daremo al più presto comunicazione delle nuove date.
PREZZO DEI BIGLIETTI
Platea A-B Interi € 25 | Ridotti € 22 | 2★
Platea C Interi € 16 | Ridotti € 14 | 1★
Prenotazioni stelle 13/10 h. 10.00
Vendita biglietti 15/10 h. 10.00
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«Dipende dal denaro senza neanche prendersi la briga di esserne appassionato. Non è avido. Non ambisce a governare il denaro, è governato dal denaro.
Peachum è una figura del nostro tempo più ancora che del tempo di Brecht» sostiene Fausto Paravidino a proposito del suo nuovo lavoro, che prende il titolo dal re dei mendicanti, l’antieroe de “L’Opera da tre soldi” e che dal capolavoro brechtiano trae ispirazione.
Dopo operazioni applaudite come le produzioni “Souper” e “La ballata di Johnny e Gill”, il talento di Fausto Paravidino ritorna ad avvincere il pubblico del Politeama Rossetti: anche qui è attorniato da una compagnia molto interessante, capeggiata da Rocco Papaleo (che in questa inedita “epopea al rovescio” collabora per la prima volta con questo raffinato autore e regista) e in cui figura anche la “nostra” Romina Colbasso.
«In questa nuova “Opera da tre soldi” detta “Peachum”» scrive Paravidino «succede quello che succede nell’opera di John Gay, nel “Sogno di un notte di mezza estate” e in “Otello” di Shakespeare e in moltissime fiabe. A un padre portano via la figlia. Il padre la rivuole. Brecht ci dice che la rivuole perché gli hanno toccato la proprietà. Non altro. Le avventure e disavventure che l’eroe dei miserabili incontrerà nello sforzo di riprendersi la figlia saranno un viaggio, in un mondo fatto di miserie: la miseria dei poveri, la miseria di chi si vuole arricchire, la miseria di chi ha paura di diventare povero».