"SMEMORANDO" È IL RECITAL DI GIANRICO TEDESCHI CHE APRE LA RASSEGNA "GRANDI MAESTRI" AL POLITEAMA ROSSETTI
  • 23 Novembre 2006
  • Generale
Il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia ha deciso – assoluta novità della stagione 2006-2007 – di dedicare ai “Grandi Maestri” della scena nazionale una precisa sezione del cartellone di Prosa. Un piccolo carnet di prove d’attore memorabili, di interpretazioni che possono “insegnare” al pubblico a riconoscere la recitazione di alto livello e contemporaneamente donare preziosi esempi e lezioni a chi intende intraprendere la carriera teatrale.
Gianrico Tedeschi sarà il primo dei Maestri in scena ed aprirà la rassegna con uno spettacolo dalla formula molto adatta all’occasione, intitolato Smemorando e prodotto dalla goriziana A.Artisti Associati.

Smemorando, sulla carta, potrebbe sembrare una tradizionale “Serata d’Onore”, ma sul palcoscenico si rivela molto di più: un singolare recital in cui i ricordi personali dell’attore si uniscono a momenti di teatro di notevolissima levatura, in cui è bandita l’atmosfera paludata ed encomiastica “di rito” in simili occasioni. L’attore infatti esibisce la sua decisa personalità, sfugge schemi scontati, esclude ogni più minimo accento di retorica, sceglie d’imprimere allo spettacolo linee anticonvenzionali e ritmi travolgenti.

Smemorando compie un itinerario nel Novecento, scegliendo come fil rouge il tema della memoria: memoria che racchiude in sè identità individuale e storia. Gianrico Tedeschi vuole ricordare, nel bene e nel male: negare la propria memoria infatti è come cancellare la propria identità.
Le pietre miliari di questo viaggio sono allora da un lato i ricordi e gli aneddoti di vita e di teatro del protagonista, dall’altro belle pagine di letteratura e di drammaturgia del secolo passato. Si passa con garbo dal racconto dei giorni drammatici della prigionia dell’attore in un campo di concentramento nazista a un accenno grottesco, al fatto paradossale per lui di essere recluso nel lager e chiamarsi proprio “Tedeschi”; dai ricordi di guerra all’arte – cosa che sembrerebbe impossibile – il passo è brevissimo. Come mantenere salda la dignità, l’identità durante quella dura reclusione, se non attraverso la letteratura, la declamazione di poesie, il ricordo del “bello” che la vita sa proporci? Ecco allora il momento per recitare Carducci, Rigoni Stern, Manzoni, per ricordare Guareschi, coraggioso compagno di prigionia…
E poi il percorso teatrale, che ha inizio subito dopo la guerra: l’esordio nel 1947 con Giorgio Strehler, che poi lo vuole nuovamente in molte messinscene goldoniane (fra cui l’Arlecchino servitore di due padroni) e nell’Opera da tre soldi di Brecht, la collaborazione con Luchino Visconti, i personaggi Cechoviani… Infine il confrontarsi con la commedia musicale e il teatro di rivista – una sfida vinta – il ritorno ai grandi autori, Svevo, Shaw, Pirandello, seguendo scelte mai scontate.

Ogni ricordo è pretesto per far vibrare sul palcoscenico l’incanto di una pagina di teatro, per condividere con il pubblico testi umoristici, monologhi, frammenti di commedie, contributi di filosofi, profeti, poeti, autori di assoluto valore come D’Annunzio, Shakespeare, Manzoni. I loro pensieri hanno donato al protagonista emozioni profonde e induzioni che devono lasciare segno. Passione, levità, delicatezza, arguzia, intensità poetica passano sul volto, nei gesti, nelle inclinazioni di voce dell’attore che conclude Smemorando “in crescendo”, con una meravigliosa esecuzione del Canto del Cigno cechoviano.

Periodi e atmosfere vengono evocati dalla bella voce di Sveva Tedeschi, interprete di canzoni che vanno da Ma l’amore no a Duke Ellington a Kurt Weil, mentre sul palcoscenico figura anche Gianfranco Candia precisa “spalla” o (come vuole la tradizione dei grandi artisti di teatro) “servo di scena” di un grande maestro.

Smemorando è stato diretto con sensibilità da Gianni Fenzi, artista triestino recentemente scomparso, che in questo spettacolo lascia un ulteriore segno del suo appassionato amore per il teatro.

Smemorando va in scena al Politeama Rossetti sabato 25 novembre alle 20.30 e replica domenica 26 in pomeridiana alle ore 16. Il prossimo appuntamento con la “Prosa” è il 13 dicembre con Leo Gullotta in L’uomo, la bestia e la virtù di Pirandello. Gli altripercorsi proseguono alla Sala Bartoli con lo spettacolo di produzione Lei dunque capirà, testo di Claudio Magris, regia di Antonio Calenda, con Daniela Giovanetti.

Acquisti di biglietti sono ancora possibili presso la Biglietteria del Politeama Rossetti (da lunedì a sabato 8.30-12.30, 15.30-19), il Ticket Point di Corso Italia (giorni feriali 8.30-12.30, 15.30-19) e Agenzia Pansepol (via del Monte, 2) e presso le agenzie di Muggia (Agenzia Peekabooh), Monfalcone (Agenzia Universal), Gorizia (Agenzia Appiani), San Vito al Tagliamento (Agenzia Medina Viaggi) e presso le Agenzie del circuito Charta presenti sul territorio nazionale (elenco sul sito del Teatro). Informazioni anche sul sito www.ilrossetti.it. e al tel. 040/3593511.

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