MARIO SCACCIA CHIUDE CON STILE E PRESTIGIO LA RASSEGNA "GRANDI MAESTRI" CON IL GOLDONIANO "UN CURIOSO ACCIDENTE"
- 23 Febbraio 2007
- Generale
Mario Scaccia
chiude con raffinatezza la rassegna "Grandi Maestri", novità di questa
stagione allo Stabile regionale, accolta con successo. Il grande attore
è protagonista, nel trecentesimo anniversario della nascita di Goldoni,
di una deliziosa commedia dell'autore veneto: Un curioso accidente.
Era già sulle scene da diversi anni Mario Scaccia quando – nel 1951 – esordì in un testo goldoniano: lo spettacolo – realizzato con la Compagnia Gassman-Torrieri – rappresentò un incontro felice, e fu replicato anche all’estero, nel corso di una lunga tournée in America Latina, Brasile, Uruguay…
Dall’alto dei suoi 87 anni appena compiuti e trascorsi per la maggior parte sui più prestigiosi palcoscenici italiani, Mario Scaccia è stato protagonista di una parte importante della storia del teatro contemporaneo, e continua ad esserlo, rendendosi parte attiva nelle evoluzioni della scena nazionale, non limitando mai le proprie esperienze, e percorrendo una parabola artistica originale nelle scelte e nelle direzioni.
È stato ospite dello Stabile regionale molto spesso, e protagonista, all’inizio degli anni Ottanta, di una memorabile produzione: Romolo il Grande di Dürrenmatt.
Da quel lontano 1951, l’attore è tornato spesso a confrontarsi con il genio goldoniano: basti citare l’importante e recente prova nei Mémoires, in cui, diretto da Scaparro, ha interpretato proprio l’anziano commediografo ormai giunto alla fine della propria vita, dimostrando che per sé stesso, come per Goldoni, la malinconia della vecchiaia può trasformarsi – grazie al teatro – in un’inesauribile voglia di esserci e di creare.
In occasione del trecentenario della nascita, non poteva mancare da parte di Scaccia un prezioso omaggio al commediografo veneziano, con la messinscena – da lui fortemente voluta – di Un curioso accidente. Il suo Monsieur Filiberto – vecchio e ricco signore al centro della commedia – rappresenta infatti un prezioso momento interpretativo, in cui Scaccia infonde tutta la sua sapienza d’attore, la sua grande scuola, l’arte preziosa affinati in tanti anni di palcoscenico.
Lo attornia una compagnia interessante, dove si distingue Debora Caprioglio che impersonerà la brillante Madamigella Giannina, intraprendente figlia di Filiberto, ma sono degni di rilievo anche i nomi di Edoardo Sala (Monsieur Riccardo), Antonella Piccolo (Madamigella Costanza), Rosario Coppolino (Monsieur de la Cotterie), Consuelo Ferrara (Marianna), Guascogna (Mauro Patanè).
Scritta nel 1760, molto singolare per l’insolita ambientazione europea (l’azione si svolge in Olanda), Un curioso accidente s’ispira – a detta dello stesso autore – a un fatto vero e porta in scena, attraverso un lieve e gioioso meccanismo teatrale, il gioco della seduzione ed il confronto tra i diversi modi di intendere ed affrontare l’amore, con gli uomini che di solito, vigliaccamente, scappano quando vi si trovano davanti, e le donne che invece restano, e risolvono ogni difficoltà, magari creando qualche inevitabile “curioso accidente”.
Il plot inventato da Goldoni è limpido e così le intenzioni della commedia, svelate fin dalle prime battute da un autore ormai maturo e certo delle proprie capacità drammaturgiche, cui non servono più rivelazioni finali per mantenere viva l’attenzione del pubblico. Chiariti dunque gli intenti morali, l’autore è libero di giocare con il “verisimile” portando sulla scena la storia del ricco e autorevole Monsieur Filiberto: sua figlia Giannina non potrebbe mai svelargli di essere innamorata di un ufficiale, giovane perbene ma assolutamente male in arnese sul piano finanziario. Filiberto non acconsentirebbe mai a una simile unione… Alla ragazza non resta allora che architettare un piano: sfruttando il fatto che Costanza, figlia dell’esattore maneggione Monsieur Riccardo, è a sua volta innamorata dell’ufficiale, Giannina riesce a far sì che Filiberto favorisca e renda anche economicamente possibile una “fuga d’amore” fra l’ufficiale e la ragazza. Rimane ovviamente segreto che colei che fuggirà sarà invece proprio Giannina… Parallelamente va in porto anche la storia d’amore fra i due servi di Filiberto, mentre rimane delusa la calcolatrice Costanza e si crea un vivace e gustoso confronto fra i due anziani e burberi padri.
«In Un curioso accidente – commenta il regista dello spettacolo, Beppe Arena – Goldoni costruisce il suo meccanismo, privo di trame intricate e complesse, sapiente nella costruzione e perfetto d’equilibrio e di ritmo, squisito nella disposizione armonica delle parti, nello specchio delle simmetrie, nella dosatura e sfumatura degli effetti. Il cerchio tracciato (fra naturalismo ed artificio) racchiude la vita, senza nasconderla e senza spegnerla: e la vita è colma di tenerezze, di sogni, di malinconie, di piccole pazzie e di grandi tracotanze, di cuore e di ragione, di tirannia ed amore».
Con il regista Beppe Arena hanno collaborato per le scene Andrea Bianchi e Laura Forlani e per i costumi Antonia Petrocelli. Un curioso accidente è una produzione della Compagnia Molière. Lo spettacolo debutta mercoledì 28 febbraio e replica l’1 marzo alle ore 20.30.
La stagione del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia viene realizzata con il contributo della Fondazione CrTrieste.
Acquisti e informazioni presso la Biglietteria del Politeama Rossetti (da lunedì a sabato 8.30-12.30, 15.30-19), il Ticket Point di Corso Italia (giorni feriali 8.30-12.30, 15.30-19) e Agenzia Pansepol (via del Monte, 2) Agenzia Bagolandia (Via San Marco, 45) e presso le agenzie di Muggia (Agenzia Peekabooh), Monfalcone (Agenzia Universal), Gorizia (Agenzia Appiani), San Vito al Tagliamento (Agenzia Medina Viaggi) e presso le Agenzie del circuito Charta presenti sul territorio nazionale (elenco sul sito del Teatro). Informazioni anche sul sito www.ilrossetti.it. e al tel. 040/3593511.
Era già sulle scene da diversi anni Mario Scaccia quando – nel 1951 – esordì in un testo goldoniano: lo spettacolo – realizzato con la Compagnia Gassman-Torrieri – rappresentò un incontro felice, e fu replicato anche all’estero, nel corso di una lunga tournée in America Latina, Brasile, Uruguay…
Dall’alto dei suoi 87 anni appena compiuti e trascorsi per la maggior parte sui più prestigiosi palcoscenici italiani, Mario Scaccia è stato protagonista di una parte importante della storia del teatro contemporaneo, e continua ad esserlo, rendendosi parte attiva nelle evoluzioni della scena nazionale, non limitando mai le proprie esperienze, e percorrendo una parabola artistica originale nelle scelte e nelle direzioni.
È stato ospite dello Stabile regionale molto spesso, e protagonista, all’inizio degli anni Ottanta, di una memorabile produzione: Romolo il Grande di Dürrenmatt.
Da quel lontano 1951, l’attore è tornato spesso a confrontarsi con il genio goldoniano: basti citare l’importante e recente prova nei Mémoires, in cui, diretto da Scaparro, ha interpretato proprio l’anziano commediografo ormai giunto alla fine della propria vita, dimostrando che per sé stesso, come per Goldoni, la malinconia della vecchiaia può trasformarsi – grazie al teatro – in un’inesauribile voglia di esserci e di creare.
In occasione del trecentenario della nascita, non poteva mancare da parte di Scaccia un prezioso omaggio al commediografo veneziano, con la messinscena – da lui fortemente voluta – di Un curioso accidente. Il suo Monsieur Filiberto – vecchio e ricco signore al centro della commedia – rappresenta infatti un prezioso momento interpretativo, in cui Scaccia infonde tutta la sua sapienza d’attore, la sua grande scuola, l’arte preziosa affinati in tanti anni di palcoscenico.
Lo attornia una compagnia interessante, dove si distingue Debora Caprioglio che impersonerà la brillante Madamigella Giannina, intraprendente figlia di Filiberto, ma sono degni di rilievo anche i nomi di Edoardo Sala (Monsieur Riccardo), Antonella Piccolo (Madamigella Costanza), Rosario Coppolino (Monsieur de la Cotterie), Consuelo Ferrara (Marianna), Guascogna (Mauro Patanè).
Scritta nel 1760, molto singolare per l’insolita ambientazione europea (l’azione si svolge in Olanda), Un curioso accidente s’ispira – a detta dello stesso autore – a un fatto vero e porta in scena, attraverso un lieve e gioioso meccanismo teatrale, il gioco della seduzione ed il confronto tra i diversi modi di intendere ed affrontare l’amore, con gli uomini che di solito, vigliaccamente, scappano quando vi si trovano davanti, e le donne che invece restano, e risolvono ogni difficoltà, magari creando qualche inevitabile “curioso accidente”.
Il plot inventato da Goldoni è limpido e così le intenzioni della commedia, svelate fin dalle prime battute da un autore ormai maturo e certo delle proprie capacità drammaturgiche, cui non servono più rivelazioni finali per mantenere viva l’attenzione del pubblico. Chiariti dunque gli intenti morali, l’autore è libero di giocare con il “verisimile” portando sulla scena la storia del ricco e autorevole Monsieur Filiberto: sua figlia Giannina non potrebbe mai svelargli di essere innamorata di un ufficiale, giovane perbene ma assolutamente male in arnese sul piano finanziario. Filiberto non acconsentirebbe mai a una simile unione… Alla ragazza non resta allora che architettare un piano: sfruttando il fatto che Costanza, figlia dell’esattore maneggione Monsieur Riccardo, è a sua volta innamorata dell’ufficiale, Giannina riesce a far sì che Filiberto favorisca e renda anche economicamente possibile una “fuga d’amore” fra l’ufficiale e la ragazza. Rimane ovviamente segreto che colei che fuggirà sarà invece proprio Giannina… Parallelamente va in porto anche la storia d’amore fra i due servi di Filiberto, mentre rimane delusa la calcolatrice Costanza e si crea un vivace e gustoso confronto fra i due anziani e burberi padri.
«In Un curioso accidente – commenta il regista dello spettacolo, Beppe Arena – Goldoni costruisce il suo meccanismo, privo di trame intricate e complesse, sapiente nella costruzione e perfetto d’equilibrio e di ritmo, squisito nella disposizione armonica delle parti, nello specchio delle simmetrie, nella dosatura e sfumatura degli effetti. Il cerchio tracciato (fra naturalismo ed artificio) racchiude la vita, senza nasconderla e senza spegnerla: e la vita è colma di tenerezze, di sogni, di malinconie, di piccole pazzie e di grandi tracotanze, di cuore e di ragione, di tirannia ed amore».
Con il regista Beppe Arena hanno collaborato per le scene Andrea Bianchi e Laura Forlani e per i costumi Antonia Petrocelli. Un curioso accidente è una produzione della Compagnia Molière. Lo spettacolo debutta mercoledì 28 febbraio e replica l’1 marzo alle ore 20.30.
La stagione del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia viene realizzata con il contributo della Fondazione CrTrieste.
Acquisti e informazioni presso la Biglietteria del Politeama Rossetti (da lunedì a sabato 8.30-12.30, 15.30-19), il Ticket Point di Corso Italia (giorni feriali 8.30-12.30, 15.30-19) e Agenzia Pansepol (via del Monte, 2) Agenzia Bagolandia (Via San Marco, 45) e presso le agenzie di Muggia (Agenzia Peekabooh), Monfalcone (Agenzia Universal), Gorizia (Agenzia Appiani), San Vito al Tagliamento (Agenzia Medina Viaggi) e presso le Agenzie del circuito Charta presenti sul territorio nazionale (elenco sul sito del Teatro). Informazioni anche sul sito www.ilrossetti.it. e al tel. 040/3593511.