- 23 Dicembre 2009
- Generale
Un evento musicale di
spessore avverrà il 30 dicembre
alle 20.30 al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: si
tratta di Estaba la Madre – Misa Tango di
Luis Bacalov che verrà eseguita per
la direzione dello stesso Maestro Bacalov dall’Orchestra Mitteleuropea e dal Coro del Friuli Venezia Giulia e da un gruppo di solisti di qualità.
Estaba
la Madre, il capolavoro del Premio
Oscar Luis Bacalov, che il maestro argentino ha composto per ricordare gli
oltre 30 mila desaparecidos, è dedicato al coraggio delle madri e delle nonne
delle vittime delle atrocità di quel periodo, "las Madres y las Abuelas de
Plaza de Mayo": grazie alla loro forza d'animo il mondo conobbe gli orrori
della dittatura militare di quel paese.
«Sono
nato a Buenos Aires, una tra le città più ibride del mondo - afferma Bacalov -
e non mi sono mai voluto mettere una maschera, il risultato è quest'opera che
mi somiglia: mi piace la musica popolare argentina, il tango, il folklore
messicano, ma anche Stravinskij e Debussy».
Estaba
la Madre, la cui prima versione fu
commissionata nel 2004 dal Teatro dell'Opera di Roma, è uno "Stabat
Mater" laico, che attraverso il racconto di quattro storie, ripercorre il
coraggio delle madri e delle nonne di Plaza de Mayo alla ricerca dei loro figli
scomparsi: un dolore insopportabile, che Bacalov porta in scena con pudore e
dignità, senza ricatti sentimentali o politici.
A
questo proposito il regista Carlos Branca afferma: «Questa creazione del mio
amico Luis Bacalov è una prova che anche gli atti più barbarici possono
trasformarsi in documenti di cultura. La fusione perfetta fra musica classica e
la musica urbana di Buenos Aires creano una magnifica scrittura musicale. Il
bandoneon trasformato in strumento fondamentale, suona come il clavicembalo di
Bach: oltre a dare un riferimento geografico, apporta risonanze tragiche, e
anche sacre, che più convengono all'argomento».
La
Misa Tango – Estaba La Madre, è
una messa elaborata per grande orchestra e grande coro. Resa celebra dal
vendutissimo disco con Placido Domingo solista e L'Accademia di Santa Cecilia
di Roma, è un’opera che si snoda attraverso i ritmi del tango, della milonga e
ritmi complessi.
Le
parti solistiche sono affidate ad un baritono e a un mezzosoprano, oltre
all'immancabile bandoneòn, strumento amato da tutti gli argentini. I ritmi di
un ballo frenetico e sensuale «contaminati» dalla religione: questa la sfida di
Bacalov, il tango diventa Messa.
Il
compositore argentino dice: «Io, ebreo, potrei essere accusato di blasfemia. Ma
difendo la sacralità di questa musica». Per Borges era «un pensiero triste che
si balla», per Luis Bacalov è «un pensiero religioso che si suona». Una
sacralità del tango che il musicista argentino, 70 anni, premio Oscar per la
colonna sonora de Il postino, ha
addirittura tradotto in una messa.
Ma
come, una messa su un ballo nato nei bordelli, da sempre sinonimo di sensualità
sfrenata, di lussuria? «È quello che mi son detto anch’io quando, cinque anni
fa, iniziai a pensare al progetto» afferma Bacalov. «Di sicuro sarei stato
accusato di essere blasfemo. Ma non era il solo dilemma. Con quale diritto io,
laico, agnostico e nato da una famiglia ebrea, potevo scrivere una messa?». A
tirarlo fuori da tanti dubbi arrivò un prete. «Un amico teologo, Don Bruno
Forte, quello che ha stilato la richiesta di perdono per l’Olocausto. Che
problema c'è? Mi rispose. Guarda, ribattei, che taglierò la parte che riguarda
la divinità di Gesù perché per me è solo un uomo e perché voglio fare una messa
ecumenica, che coinvolga tutti: chi crede in un solo Dio, sia musulmano,
cristiano o ebreo, e chi non crede affatto ma sente il bisogno di una
riflessione». Una condizione che è anche la sua. «L’inserimento del bandoneon,
strumento principe del tango, con i suoi struggimenti sublimati, rappresenta il
piccolo uomo di Buenos Aires davanti al mistero dell’Universo. Io non ho avuto
il dono della fede, dietro questa partitura c'è la mia sofferenza. Nel Credo e
nel Gloria c'è la gioia del credente. Il coro e i solisti sono il popolo di
Dio, il bandoneon l’omino che cerca e si strugge».
A
chi gli chiede se la sua messa verrà mai eseguita in una chiesa, il Maestro
risponde: «Chissà, mi piacerebbe che venisse fatta in sinagoga, lo proporrò a
Toaf. Con l’aria che tira, con le bordate di razzismo e integralismo che
arrivano anche dalla Chiesa, una messa per tutti potrebbe fare bene» (da una
sua intervista a Il Corriere della Sera).
Al
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia eseguiranno la Misa Tango Estaba la
Madre Gianni Iorio (bandoneon
solista),
Anna Kraynikova (soprano),
Anna Malavasi
(mezzosoprano),
Giuseppina Bridelli (mezzosoprano),
Elia Campolo
(baritono),
William Corrò (baritono),
Alexey Yakimov (basso
).
Il
compositore, il Maestro Luis Bacalov, dirigerà l’
Orchestra Mitteleuropea
ed
il Coro del Friuli Venezia Giulia.
Luis
Bacalov, nato a Buenos Aires, inizia la sua formazione musicale all'età di
cinque anni, studiando pianoforte con Enrique Baremboim, continuando poi con
Berta Sujovolsky (allieva di Artur Schnabel). Inizia ben presto l'attività
concertistica in Argentina come solista e in duo con il violinista Alberto Lisy
nonché in gruppi di musica da camera. Fa ricerche sul folklore musicale
di varie nazioni sudamericane, lavorando in questa disciplina per la Radio e la
Televisione Colombiana, dove inoltre fa conoscere, come interprete, la
produzione pianistica delle Americhe dell'Ottocento e del Novecento.
In Italia
e in Francia, a partire dagli anni Sessanta, è molto attivo come compositore
per il cinema, collaborando tra gli altri con registi quali Lattuada, Damiani,
Scola, Petri, Faccini, Giraldi, Wertmüller, Kurys, Stora, Lefebvre, Borowczyk,
Greco, i fratelli Frazzi, Pasolini, Fellini, Radford e Rosi. È anche l'autore
delle musiche di Il cielo cade
con la regia dei fratelli Frazzi con i quali ha collaborato anche per Almost
American. Per le musiche de Il
Postino, con la regia di Michael
Radford, ha avuto numerosi premi e nomination: il Davide di Donatello, il Globo
d'Oro della Stampa Estera in Italia, il Nastro d'Argento dell'Associazione dei
Critici Cinematografici, il Premio Oscar dell’Academy of Motion Pictures Arts
and Science, il Premio Bafta (British Academy for Film and Television
Arts), il Premio Nino Rota.
Per
La tregua di Francesco Rosi
ha conseguito una nomination per il Davide di Donatello ed una nomination dalla
A.M.P.A. per Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini. Ha vinto il Globo d'oro per la musica del
film Il Consiglio d'Egitto di
Emidio Greco.
Luis
Bacalov è attivo come pianista e direttore d'orchestra: accanto al repertorio
tradizionale e contemporaneo, esegue musiche di autori latino-americani,
incluse le sue.
Ha
inaugurato la Cavea dell'Auditorium Parco della Musica a Roma il 2 luglio 2003
con il programma Cinema Italiano,
dirigendo l'Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ha suonato al
pianoforte Triple Concierto, per
soprano, bandoneon e pianoforte, da lui composto e presentato in prima
esecuzione dalla Santa Barbara Symphony Orchestra, in California, e poi
dall'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.
Nominato
Direttore Principale dell'Orchestra della Magna Grecia di Taranto è presente in
diverse rassegne musicali come Direttore d'Orchestra. È docente di composizione
di musica per il cinema all’Accademia Chigiana di Siena. È autore di
composizioni per chitarra, violino, per vari gruppi strumentali e per
pianoforte e orchestra.
La
sua composizione per soli, coro e orchestra intitolata Misa Tango, registrata dalla D.G.G. sotto la direzione di
Myung-Whun Chung con Placido Domingo, Ana Maria Martinez e Hector Ulises
Passarella, è stata eseguita a Roma con l'Orchestra dell’Accademia Nazionale di
Santa Cecilia durante il Festival di Pasqua 1999.
Per
la DGG Luis Bacalov ha registrato, nella rielaborazione per pianoforte e
orchestra, i tanghi di Piazzolla e il suo Tangosain. L'intero album
DGGUniversal ha avuto la nomination al Latin American Grammy Awards 2001.
Ha
più volte diretto Misa Tango e in
particolare nel 2006 a Palermo al Teatro Massimo e a Bari in occasione del
Congresso Eucaristico Nazionale, dove il concerto è stato trasmesso dalla
Rai.
Ha diretto la prima esecuzione mondiale della sua prima opera teatrale Estaba la Madre