DUE BALLETTI ROMANTICI E DI ALTO LIVELLO AL POLITEAMA ROSSETTI: "CENERENTOLA" e "GISELLE"
- 18 Dicembre 2008
- Generale
Due amati e preziosi titoli del
grande repertorio del balletto classico accompagneranno il pubblico del
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia nel periodo natalizio: Cenerentola e Giselle.
Sul palcoscenico due compagnie di notevole spessore, eccellenti nella tecnica e nell’interpretazione e molto riconosciute a livello internazionale: in Cenerentola – in scena sabato 20 e domenica 21 dicembre (con replica straordinaria anche la sera del 21) – ammireremo l’alta qualità artistica del Balletto del Teatro dell’Opera Nazionale di Romania, che interpreterà coreografie di Mihai Babuska, mentre Giselle sarà eseguito con incantevole pathos dal Russian State Ballet, sulla coreografia classica di Perrot, Coralli e Petipa e replicherà lunedì 22 e martedì 23 dicembre.
Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si è lasciato incantare dalla splendida favola di Cenerentola: scritta da Charles Perrault essa ha radici molto antiche e appartiene come poche altre storie all’immaginario collettivo. È molto amata per la sua valenza metaforica: il motivo dell’oppressione ingiusta cui segue un riscatto glorioso. Ma a chi la legge regala anche una rara e delicatissima dimensione fantastica e poetica. Cenerentola ha ispirato gli artisti in ogni settore espressivo: è stata dunque non soltanto una fiaba da leggere, ma anche testo teatrale, opera lirica, film (in numerose versioni), cartone animato (rimane indimenticabile lo splendido Cinderella disneyano)… E ovviamente Cenerentola è anche un balletto, costruito sulle splendide musiche di Sergej Profiev: in assoluto uno dei più amati del repertorio classico, capace di raccontare la dolcissima storia attraverso una coreografia che intreccia pathos, coinvolgimento, delicatezza, momenti di alta difficoltà tecnica.
Al Politeama Rossetti è diventata una tradizione, ormai, proporre nel periodo natalizio grandi titoli del repertorio della danza: e – dopo due stagioni di assenza – quest’anno ritorna in scena Cenerentola.
Lo spettacolo giunge allo Stabile regionale nell’edizione firmata dal coreografo Mihai Babuska direttore del Balletto del Teatro dell’Opera Nazionale di Romania, ensemble che ne sarà interprete di notevoli capacità tecniche ed espressive: si tratta infatti di una compagnia di grande rilevanza, che ha vissuto una storia talvolta difficile. La danza in Romania infatti, sebbene rappresenti un’antica e coltivata passione e abbia dato al mondo lucentissime stelle, ha vissuto anche momenti travagliati, come negli anni duri del comunismo – quando i danzatori sono stati costretti ad esibirsi in condizioni estremamente povere e difficili – e negli anni successivi al 1989, quando una consistente emigrazione di giovani portò lontano dal Paese anche diverse “promesse” della danza. Ciononostante il Balletto del Teatro dell’Opera Nazionale di Romania ha saputo mantenere livelli artistici molto alti, grazie ai quali continua ad essere richiesto e applaudito in Europa e nel mondo, dove costantemente si esibisce in tournée. Lo stesso Mihai Babuska, che ha assunto da anni la direzione di questo ensemble, vanta un eccellente curriculum di danzatore (diplomato al Bolshoj, è stato primo ballerino del Corpo di Ballo di Danza Contemporanea di Costanza, e successivamente ha ricoperto il medesimo ruolo al Teatro dell’Opera di Bucarest, al Teatro dell’Opera di Belgrado e alla Tokio Opera) ed è un ammirato coreografo di molti titoli sia classici che originali.
Lo spettacolo che l’ensemble ci proporrà è costruito secondo i canoni classici e di eccellenza tecnica cui ci hanno abituato le migliori compagnie dell’Est-Europa: accuratissimo nell’interpretazione ma anche nella messinscena che si avvale di fondali tradizionali e di costumi fastosi creati da Adriana Urmuzescu (Cenerentola apparirà addirittura nella sua carrozza-zucca trascinata da ballerini travestiti da topolini).
Mihai Babuska assieme a Nikolaj Volkov, e ovviamente all’autore della favola Charles Perrault, firma anche il libretto del balletto che si compone di due atti e sei scene.
Il sipario si apre sul salotto di famiglia dove le sorellastre di Cenerentola e la matrigna stanno facendo i preparativi per un ballo a corte durante il quale il Principe sceglierà la sua sposa. A Cenerentola, che desidera partecipare, tutto sembra perduto: la matrigna non la porterà alla festa. Ma una buona fata e l’amore del Principe, faranno del dolce sogno della giovane una realtà senza fine.
Il secondo balletto in programma nel periodo natalizio sarà invece Giselle, nella messinscena del Russian State Ballet, il 22 e 23 dicembre.
Era il 28 giugno 1841 quando, all’Opéra di Parigi, debuttava Giselle: fin da allora un clamoroso successo. Il libretto – di Théophile Gautier – racconta della giovane e fragile Giselle, uccisa da una delusione d’amore, trasformata per magia in una Villi (e dunque, come vuole la leggenda, destinata a vagare nei boschi di notte e a tormentare per vendetta tutti gli uomini che incontrerà), eppure tanto innamorata da salvare l’amato, nonostante l’incantesimo.
Allo scrittore francese, l’ispirazione era stata data dalla leggenda delle Villi, su cui Heinrich Heine si era soffermato nel suo libro De l’Allemagne: la creazone del balletto fu veloce. Gautier lavorò al libretto con il drammaturgo Vernoy e in breve affidò al talento compositivo di Adolphe-Charles Adam la scrittura definitiva: le musiche, pregevoli e raffinatissime nella strumentazione, a loro volta furono definite in meno di due mesi. La coreografia fu in parte di Jules Perrot, in parte di Jean Coralli, che per questioni contrattuali ebbe però tutto il merito del successo di Giselle. La prima a dare vita al personaggio del titolo fu Carlotta Grisi, giovanissima ed eccellente etoile dell’Opéra di Parigi, e da allora, il ruolo è fra i più ambiti e impegnativi per le ballerine di ogni tempo e di ogni compagnia: spensierata nelle scene iniziali, la protagonista offre un’ampia gamma di sfumature alle sue interpreti. Diviene infatti nel secondo atto una misteriosa Valli, per ritrovare nel finale tutta la passione disperata che la lega al suo amato. Un cavallo di battaglia per ogni grande danzatrice è inoltre la scena della pazzia che precede la morte di Giselle, che condensa – come rari altri momenti nel balletto classico – tensione, emozione e impegno sul piano della tecnica.
E non mancheranno di certo emozioni e alta qualità artistica nell’edizione di Giselle che viene presentata allo Stabile regionale, nell’ambito del cartellone Danza, dal Russian State Ballet: la compagnia è nata per volontà di Irina Tichomirova, celebre prima ballerina del “Bolshoi Ballet” e direttrice della Moscow Philharmonic Society. Aveva già oltre sessant’anni quando potè concretizzare il suo sogno e fondare il Russian State Ballet: un gruppo di “stelle” provenienti dalle famosissime compagini del Bolshoi, del Kirov e dello Stanislavski si unì a lei per dare forma al progetto di creare un gruppo di danzatori di altissimo livello che potessero portare in tutto il mondo la grande tradizione e cultura del balletto russo. Così, sotto la guida di Viatcheslav Gordeev, famoso solista e coreografo del Bolshoi, prese forma la caratteristica cifra stilistica del Russian State Ballet: grazia e controllo totale del corpo portati ai massimi livelli raggiungibili. Ed i risultati sono stati subito eccellenti e tangibili: la Compagnia è stata dichiarata dall’associazione degli Impresari Teatrali dell’Europa Orientale “miglior touring company di balletto in Europa” ed i suoi ballerini sono stati eletti cittadini onorari di più città negli USA, in Francia e Messico…
Il Russian State Ballet ha elaborato negli anni un impegnativo e brillante programma di balletto classico e moderno creato da ottimi coreografi tradizionali e moderni, come Ivanov, Petipa, Gorsky e Gordeev stesso. Con i suoi cinquanta solisti tra cui molti selezionati tra i vincitori di concorsi nazionali e internazionali, il Russian State Ballet è con il Bolshoi e il Kirov una delle più conosciute compagnie di ballo russe a livello mondiale.
A partire dal tour americano del 1987 che vide tra gli spettatori anche il Presidente degli Stati Uniti, infatti, la compagnia ha intrapreso una lunga e ininterrotta serie di tournée internazionali (Messico, Taiwan, Repubblica Popolare Cinese, Gran Bretagna, Australia, Irlanda…) raccogliendo calorosi successi presso spettatori di tutto il mondo.
Cenerentola con il Balletto del Teatro dell’Opera Nazionale di Romania va in scena sabato 20 e domenica 21 dicembre sempre alle 20.30 e domenica anche alle 16 e alle 20.30 al Politeama Rossetti: posti ancora disponibili nella recita serale di domenica.
Giselle nell’edizione preziosa del Russian State Ballet è in programma invece sempre alle ore 20.30 lunedì 22 e martedì 23 dicembre. Entrambi gli spettacoli sono inseriti nell’abbonamento Danza dello Stabile regionale.
Sul palcoscenico due compagnie di notevole spessore, eccellenti nella tecnica e nell’interpretazione e molto riconosciute a livello internazionale: in Cenerentola – in scena sabato 20 e domenica 21 dicembre (con replica straordinaria anche la sera del 21) – ammireremo l’alta qualità artistica del Balletto del Teatro dell’Opera Nazionale di Romania, che interpreterà coreografie di Mihai Babuska, mentre Giselle sarà eseguito con incantevole pathos dal Russian State Ballet, sulla coreografia classica di Perrot, Coralli e Petipa e replicherà lunedì 22 e martedì 23 dicembre.
Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si è lasciato incantare dalla splendida favola di Cenerentola: scritta da Charles Perrault essa ha radici molto antiche e appartiene come poche altre storie all’immaginario collettivo. È molto amata per la sua valenza metaforica: il motivo dell’oppressione ingiusta cui segue un riscatto glorioso. Ma a chi la legge regala anche una rara e delicatissima dimensione fantastica e poetica. Cenerentola ha ispirato gli artisti in ogni settore espressivo: è stata dunque non soltanto una fiaba da leggere, ma anche testo teatrale, opera lirica, film (in numerose versioni), cartone animato (rimane indimenticabile lo splendido Cinderella disneyano)… E ovviamente Cenerentola è anche un balletto, costruito sulle splendide musiche di Sergej Profiev: in assoluto uno dei più amati del repertorio classico, capace di raccontare la dolcissima storia attraverso una coreografia che intreccia pathos, coinvolgimento, delicatezza, momenti di alta difficoltà tecnica.
Al Politeama Rossetti è diventata una tradizione, ormai, proporre nel periodo natalizio grandi titoli del repertorio della danza: e – dopo due stagioni di assenza – quest’anno ritorna in scena Cenerentola.
Lo spettacolo giunge allo Stabile regionale nell’edizione firmata dal coreografo Mihai Babuska direttore del Balletto del Teatro dell’Opera Nazionale di Romania, ensemble che ne sarà interprete di notevoli capacità tecniche ed espressive: si tratta infatti di una compagnia di grande rilevanza, che ha vissuto una storia talvolta difficile. La danza in Romania infatti, sebbene rappresenti un’antica e coltivata passione e abbia dato al mondo lucentissime stelle, ha vissuto anche momenti travagliati, come negli anni duri del comunismo – quando i danzatori sono stati costretti ad esibirsi in condizioni estremamente povere e difficili – e negli anni successivi al 1989, quando una consistente emigrazione di giovani portò lontano dal Paese anche diverse “promesse” della danza. Ciononostante il Balletto del Teatro dell’Opera Nazionale di Romania ha saputo mantenere livelli artistici molto alti, grazie ai quali continua ad essere richiesto e applaudito in Europa e nel mondo, dove costantemente si esibisce in tournée. Lo stesso Mihai Babuska, che ha assunto da anni la direzione di questo ensemble, vanta un eccellente curriculum di danzatore (diplomato al Bolshoj, è stato primo ballerino del Corpo di Ballo di Danza Contemporanea di Costanza, e successivamente ha ricoperto il medesimo ruolo al Teatro dell’Opera di Bucarest, al Teatro dell’Opera di Belgrado e alla Tokio Opera) ed è un ammirato coreografo di molti titoli sia classici che originali.
Lo spettacolo che l’ensemble ci proporrà è costruito secondo i canoni classici e di eccellenza tecnica cui ci hanno abituato le migliori compagnie dell’Est-Europa: accuratissimo nell’interpretazione ma anche nella messinscena che si avvale di fondali tradizionali e di costumi fastosi creati da Adriana Urmuzescu (Cenerentola apparirà addirittura nella sua carrozza-zucca trascinata da ballerini travestiti da topolini).
Mihai Babuska assieme a Nikolaj Volkov, e ovviamente all’autore della favola Charles Perrault, firma anche il libretto del balletto che si compone di due atti e sei scene.
Il sipario si apre sul salotto di famiglia dove le sorellastre di Cenerentola e la matrigna stanno facendo i preparativi per un ballo a corte durante il quale il Principe sceglierà la sua sposa. A Cenerentola, che desidera partecipare, tutto sembra perduto: la matrigna non la porterà alla festa. Ma una buona fata e l’amore del Principe, faranno del dolce sogno della giovane una realtà senza fine.
Il secondo balletto in programma nel periodo natalizio sarà invece Giselle, nella messinscena del Russian State Ballet, il 22 e 23 dicembre.
Era il 28 giugno 1841 quando, all’Opéra di Parigi, debuttava Giselle: fin da allora un clamoroso successo. Il libretto – di Théophile Gautier – racconta della giovane e fragile Giselle, uccisa da una delusione d’amore, trasformata per magia in una Villi (e dunque, come vuole la leggenda, destinata a vagare nei boschi di notte e a tormentare per vendetta tutti gli uomini che incontrerà), eppure tanto innamorata da salvare l’amato, nonostante l’incantesimo.
Allo scrittore francese, l’ispirazione era stata data dalla leggenda delle Villi, su cui Heinrich Heine si era soffermato nel suo libro De l’Allemagne: la creazone del balletto fu veloce. Gautier lavorò al libretto con il drammaturgo Vernoy e in breve affidò al talento compositivo di Adolphe-Charles Adam la scrittura definitiva: le musiche, pregevoli e raffinatissime nella strumentazione, a loro volta furono definite in meno di due mesi. La coreografia fu in parte di Jules Perrot, in parte di Jean Coralli, che per questioni contrattuali ebbe però tutto il merito del successo di Giselle. La prima a dare vita al personaggio del titolo fu Carlotta Grisi, giovanissima ed eccellente etoile dell’Opéra di Parigi, e da allora, il ruolo è fra i più ambiti e impegnativi per le ballerine di ogni tempo e di ogni compagnia: spensierata nelle scene iniziali, la protagonista offre un’ampia gamma di sfumature alle sue interpreti. Diviene infatti nel secondo atto una misteriosa Valli, per ritrovare nel finale tutta la passione disperata che la lega al suo amato. Un cavallo di battaglia per ogni grande danzatrice è inoltre la scena della pazzia che precede la morte di Giselle, che condensa – come rari altri momenti nel balletto classico – tensione, emozione e impegno sul piano della tecnica.
E non mancheranno di certo emozioni e alta qualità artistica nell’edizione di Giselle che viene presentata allo Stabile regionale, nell’ambito del cartellone Danza, dal Russian State Ballet: la compagnia è nata per volontà di Irina Tichomirova, celebre prima ballerina del “Bolshoi Ballet” e direttrice della Moscow Philharmonic Society. Aveva già oltre sessant’anni quando potè concretizzare il suo sogno e fondare il Russian State Ballet: un gruppo di “stelle” provenienti dalle famosissime compagini del Bolshoi, del Kirov e dello Stanislavski si unì a lei per dare forma al progetto di creare un gruppo di danzatori di altissimo livello che potessero portare in tutto il mondo la grande tradizione e cultura del balletto russo. Così, sotto la guida di Viatcheslav Gordeev, famoso solista e coreografo del Bolshoi, prese forma la caratteristica cifra stilistica del Russian State Ballet: grazia e controllo totale del corpo portati ai massimi livelli raggiungibili. Ed i risultati sono stati subito eccellenti e tangibili: la Compagnia è stata dichiarata dall’associazione degli Impresari Teatrali dell’Europa Orientale “miglior touring company di balletto in Europa” ed i suoi ballerini sono stati eletti cittadini onorari di più città negli USA, in Francia e Messico…
Il Russian State Ballet ha elaborato negli anni un impegnativo e brillante programma di balletto classico e moderno creato da ottimi coreografi tradizionali e moderni, come Ivanov, Petipa, Gorsky e Gordeev stesso. Con i suoi cinquanta solisti tra cui molti selezionati tra i vincitori di concorsi nazionali e internazionali, il Russian State Ballet è con il Bolshoi e il Kirov una delle più conosciute compagnie di ballo russe a livello mondiale.
A partire dal tour americano del 1987 che vide tra gli spettatori anche il Presidente degli Stati Uniti, infatti, la compagnia ha intrapreso una lunga e ininterrotta serie di tournée internazionali (Messico, Taiwan, Repubblica Popolare Cinese, Gran Bretagna, Australia, Irlanda…) raccogliendo calorosi successi presso spettatori di tutto il mondo.
Cenerentola con il Balletto del Teatro dell’Opera Nazionale di Romania va in scena sabato 20 e domenica 21 dicembre sempre alle 20.30 e domenica anche alle 16 e alle 20.30 al Politeama Rossetti: posti ancora disponibili nella recita serale di domenica.
Giselle nell’edizione preziosa del Russian State Ballet è in programma invece sempre alle ore 20.30 lunedì 22 e martedì 23 dicembre. Entrambi gli spettacoli sono inseriti nell’abbonamento Danza dello Stabile regionale.