TAP DOGS È UN'ELETTRIZZANTE ATTUALIZZAZIONE DEL TIP TAP. DAL 4 DICEMBRE AL ROSSETTI
- 1 Dicembre 2007
- Generale
Un vero evento internazionale quello che ammireremo al Politeama Rossetti da martedì 4 a giovedì 6 dicembre: si tratta di Tap Dogs, la compagnia di straordinari danzatori australiani capitanati dal coreografo Dein Perry,
che hanno reinventato il tip tap, infondendogli un’energia e una
spettacolarità adatta ad ammaliare il pubblico del nuovo millennio.
Le tre recite avranno tutte inizio alle ore 20.30 e vanno in scena a Trieste in esclusiva per il Triveneto.
Le origini del tip tap ci portano nell’America dello scorso millennio: ai sobborghi frequentati dai ceti più bassi della società e dagli immigrati. Combinando elementi diversi (percussioni e danze africane come lo Juba, e tecniche di balli europei come il Clog irlandese e lo Step Dancing), costoro innescavano vere “sfide” d’abilità sui marciapiedi, senza bisogno di musica o altro, affidandosi solo alla ritmica e al virtuosismo dei propri piedi.
Viene molto dopo – fra il 1900 e il 1950 – l’estetica raffinata del tip tap che appartiene ancora all’immaginario collettivo: l’American Tap Dance, quello di Fred Astaire, con ballerini eleganti, in cappello a cilindro e con ai piedi le mitiche “claquettes”. In questo periodo di grande fioritura il tip tap invade ambiti vastissimi: dal vaudeville passa alle grandi orchestre americane, poi Broadway, i musical e il cinema (oltre agli indimenticabili balli di Fred Astaire e Ginger Rogers, vanno citati almeno i leziosi film con la bimba prodigio Shirley Temple e le eccezionali performances di Gene Kelly, come lo spiritoso duetto di “tap” di Kelly con il topolino Jerry, in una rivoluzionaria “coabitazione” in film di figura umana e cartone animato). E se con gli anni Cinquanta la stella del tip tap sembrava essersi un po’ offuscata, successivamente si è assistito a una vera rinascita dell’interesse per questo genere (che negli Stati Uniti possiede anche una “giornata nazionale”, celebrata ogni 25 maggio!).
Si inserisce in questa linea, anche il lavoro entusiasmante che sul tip tap compie l’australiano Dein Perry che con Tap Dogs ha dato vita a un vero evento internazionale.
Originario di Newcastle – una cittadina dall’economia basata sull’acciaio – Perry dimostra fin da giovanissimo una notevole passione per la danza, che studia appassionandosi in particolare al tip tap. A 17 anni, mentre già lavora in fabbrica, decide di trasferirsi a Sydney per tentare di farsi una strada nel mondo dello spettacolo: affronta alcune piccole e finalmente giunge al successo, nel cast di 42nd Street. Conclusa quell’esperienza prende la brillante decisione di mettere in scena con i suoi vecchi amici del tip tap un proprio spettacolo, fondendo questa danza con i frutti della sua esperienza operaia.
Nasce da qui quello che potremmo certo annoverare fra i più rivoluzionari, ironici e coinvolgenti spettacoli di danza degli ultimi decenni.
Presto la Sydney Theater Company nota il lavoro di Perry e lo pone in contatto con il regista Nigel Triffitt e il compositore Andrew Wilkie. Il risultato è Tap Dogs: 80 minuti di energia allo stato puro, di ritmi incandescenti e di virtuosismi coinvolgenti che portano il tip tap in sintonia con il nuovo millennio.
Jeans, camicie a scacchi, canottiere e ai piedi i Blundston, possenti stivaloni da lavoro australiani: è questo i look – molto “operaio” e parecchio erotico – dei ballerini. Sullo sfondo una scenografia industriale che muta a vista e inusuali attrezzi coreografici (elastici, tiranti, barre d’acciaio) che i performers usano in numeri fondati su un tempismo portentoso, su una straordinaria destrezza, su un magnetismo animale…
Applauditissimi in Australia, i Tap Dogs hanno conquistato presto l’America e l’Europa, ricevendo premi prestigiosi a Edimburgo, Londra, Spoleto, New York e continuano a fare di ogni loro apparizione un’esperienza entusiasmante e unica nel suo genere. Per i Giochi Olimpici di Sydney ben 1000 Tap Dogs hanno danzato all’unisono rendendo indimenticabile la cerimonia d’apertura.
E memorabile sarà di certo anche lo spettacolo in programma al Politeama Rossetti: tre serate piene di sorprese e vorticose esplosioni di energia… assieme a qualche schizzo che – poiché i Tap Dogs danzano pure nell’acqua – potrebbe raggiungere anche le prime file di platea.
Tap Dogs è uno spettacolo ideato e diretto da Dein Perry e Nigel Triffitt, sulle musiche di Andrew Wilkie. Cura le luci Gavin Norris. I danzatori sul palcoscenico sono Jim Doubtfire, Nigel Long, Sheldon Perry, Chaise Rossiello, Douglas Mills, Mitchell Hicks, Chris Ernest, Matt Papa, Mark Whiteman. La produzione è Back Row Production.
La Stagione 2007-2008 del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste.
I biglietti sono disponibili presso i consueti punti vendita: Biglietteria del Politeama Rossetti (da martedì a sabato 8.30-12.30, 15.30-19) e Ticket Point di Corso Italia (giorni feriali 8.30-12.30, 15.30-19) Agenzie Bagolandia (via S.Marco 45, da lunedì a venerdì 9-13 e 16-19; sabato 9-12), Pansepol (via del Monte, 2, giorni feriali 8.30-12.30, 15.30-19), Peekabooh (Muggia, Riva De Amicis, 21, da lunedì a venerdì 9-12.30, 16-19; sabato 9-12) e le agenzie di Monfalcone (Agenzia Universal), Gorizia (Agenzia Appiani), San Vito al Tagliamento (Agenzia Medina Viaggi), Udine (Biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine), Venezia (Agenzie IAT di Piazzale Roma, San Marco e Bookshop di Venice Pavillon), Mestre (Felicità Viaggi), Vittorio Veneto (Medina Viaggi) e Vicenza (Agenzia Vicenza.com) e presso le altre Agenzie del Circuito Charta presenti sul territorio nazionale (elenco sul sito del Teatro). Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.ilrossetti.it. e al tel. 040/3593511.
Le tre recite avranno tutte inizio alle ore 20.30 e vanno in scena a Trieste in esclusiva per il Triveneto.
Le origini del tip tap ci portano nell’America dello scorso millennio: ai sobborghi frequentati dai ceti più bassi della società e dagli immigrati. Combinando elementi diversi (percussioni e danze africane come lo Juba, e tecniche di balli europei come il Clog irlandese e lo Step Dancing), costoro innescavano vere “sfide” d’abilità sui marciapiedi, senza bisogno di musica o altro, affidandosi solo alla ritmica e al virtuosismo dei propri piedi.
Viene molto dopo – fra il 1900 e il 1950 – l’estetica raffinata del tip tap che appartiene ancora all’immaginario collettivo: l’American Tap Dance, quello di Fred Astaire, con ballerini eleganti, in cappello a cilindro e con ai piedi le mitiche “claquettes”. In questo periodo di grande fioritura il tip tap invade ambiti vastissimi: dal vaudeville passa alle grandi orchestre americane, poi Broadway, i musical e il cinema (oltre agli indimenticabili balli di Fred Astaire e Ginger Rogers, vanno citati almeno i leziosi film con la bimba prodigio Shirley Temple e le eccezionali performances di Gene Kelly, come lo spiritoso duetto di “tap” di Kelly con il topolino Jerry, in una rivoluzionaria “coabitazione” in film di figura umana e cartone animato). E se con gli anni Cinquanta la stella del tip tap sembrava essersi un po’ offuscata, successivamente si è assistito a una vera rinascita dell’interesse per questo genere (che negli Stati Uniti possiede anche una “giornata nazionale”, celebrata ogni 25 maggio!).
Si inserisce in questa linea, anche il lavoro entusiasmante che sul tip tap compie l’australiano Dein Perry che con Tap Dogs ha dato vita a un vero evento internazionale.
Originario di Newcastle – una cittadina dall’economia basata sull’acciaio – Perry dimostra fin da giovanissimo una notevole passione per la danza, che studia appassionandosi in particolare al tip tap. A 17 anni, mentre già lavora in fabbrica, decide di trasferirsi a Sydney per tentare di farsi una strada nel mondo dello spettacolo: affronta alcune piccole e finalmente giunge al successo, nel cast di 42nd Street. Conclusa quell’esperienza prende la brillante decisione di mettere in scena con i suoi vecchi amici del tip tap un proprio spettacolo, fondendo questa danza con i frutti della sua esperienza operaia.
Nasce da qui quello che potremmo certo annoverare fra i più rivoluzionari, ironici e coinvolgenti spettacoli di danza degli ultimi decenni.
Presto la Sydney Theater Company nota il lavoro di Perry e lo pone in contatto con il regista Nigel Triffitt e il compositore Andrew Wilkie. Il risultato è Tap Dogs: 80 minuti di energia allo stato puro, di ritmi incandescenti e di virtuosismi coinvolgenti che portano il tip tap in sintonia con il nuovo millennio.
Jeans, camicie a scacchi, canottiere e ai piedi i Blundston, possenti stivaloni da lavoro australiani: è questo i look – molto “operaio” e parecchio erotico – dei ballerini. Sullo sfondo una scenografia industriale che muta a vista e inusuali attrezzi coreografici (elastici, tiranti, barre d’acciaio) che i performers usano in numeri fondati su un tempismo portentoso, su una straordinaria destrezza, su un magnetismo animale…
Applauditissimi in Australia, i Tap Dogs hanno conquistato presto l’America e l’Europa, ricevendo premi prestigiosi a Edimburgo, Londra, Spoleto, New York e continuano a fare di ogni loro apparizione un’esperienza entusiasmante e unica nel suo genere. Per i Giochi Olimpici di Sydney ben 1000 Tap Dogs hanno danzato all’unisono rendendo indimenticabile la cerimonia d’apertura.
E memorabile sarà di certo anche lo spettacolo in programma al Politeama Rossetti: tre serate piene di sorprese e vorticose esplosioni di energia… assieme a qualche schizzo che – poiché i Tap Dogs danzano pure nell’acqua – potrebbe raggiungere anche le prime file di platea.
Tap Dogs è uno spettacolo ideato e diretto da Dein Perry e Nigel Triffitt, sulle musiche di Andrew Wilkie. Cura le luci Gavin Norris. I danzatori sul palcoscenico sono Jim Doubtfire, Nigel Long, Sheldon Perry, Chaise Rossiello, Douglas Mills, Mitchell Hicks, Chris Ernest, Matt Papa, Mark Whiteman. La produzione è Back Row Production.
La Stagione 2007-2008 del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste.
I biglietti sono disponibili presso i consueti punti vendita: Biglietteria del Politeama Rossetti (da martedì a sabato 8.30-12.30, 15.30-19) e Ticket Point di Corso Italia (giorni feriali 8.30-12.30, 15.30-19) Agenzie Bagolandia (via S.Marco 45, da lunedì a venerdì 9-13 e 16-19; sabato 9-12), Pansepol (via del Monte, 2, giorni feriali 8.30-12.30, 15.30-19), Peekabooh (Muggia, Riva De Amicis, 21, da lunedì a venerdì 9-12.30, 16-19; sabato 9-12) e le agenzie di Monfalcone (Agenzia Universal), Gorizia (Agenzia Appiani), San Vito al Tagliamento (Agenzia Medina Viaggi), Udine (Biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine), Venezia (Agenzie IAT di Piazzale Roma, San Marco e Bookshop di Venice Pavillon), Mestre (Felicità Viaggi), Vittorio Veneto (Medina Viaggi) e Vicenza (Agenzia Vicenza.com) e presso le altre Agenzie del Circuito Charta presenti sul territorio nazionale (elenco sul sito del Teatro). Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.ilrossetti.it. e al tel. 040/3593511.
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29 Novembre 2007