STRUGGENTE BALLETTO SULLE NOTE DE "LA TRAVIATA" DI VERDI: "LA DAMA DELLE CAMELIE" CON IL BALLETTO DELL'OPERA DI PRAGA
- 25 Novembre 2009
- Generale
Ricca di costumi preziosi, in un allestimento efficace, e soprattutto eseguita dai danzatori eccellenti del Balletto del Teatro dell’Opera di Praga sulle meravigliose musiche scritte da Giuseppe Verdi per La Traviata, va in scena al Politeama Rossetti il 28 e 29 novembre La Dame aux Camélias.
Da molti anni, lo Stabile regionale offre costantemente uno spazio alla danza nell’ambito della propria programmazione e sono molte ormai le compagnie di assoluto prestigio che ne sono state ospiti: dagli splendidi protagonisti del Roberto Bolle & friends a formazioni di nome come l’Alvin Ailey American Dance Theatre, dalla Martha Graham Dance Company all’indimenticabile Hubbard Street Dance Chicago, dai Momix alla Parsons Dance, allo Russian State Ballet…
Ma mai, fino ad ora, il palcoscenico era stato calcato da una compagnia appartenente a un grande teatro d’opera europeo del livello del Balletto del Teatro dell’Opera di Praga, una realtà di primo piano, basti pensare che è abitualmente ospite di teatri quali lo Stadttheater di Magdeburgo e l’Opera Garnier di Parigi, dove sarà a breve, proprio con lo stesso titolo che presenta a Trieste, La Dame aux Camélias.
Si tratta di un grande balletto narrativo, che Libor Vaculik – uno fra i nomi più apprezzati della coreografia ceca contemporanea – ha costruito attenendosi ai principi della tecnica neoclassica e basandosi sul romanzo omonimo di Alexandre Dumas figlio.
Se la vicenda commovente di Marguerite Gautier e l’intenso, toccante linguaggio coreografico di Vaculik ci lasciano presagire un risultato di grande pathos, e se la qualità tecnica e la preparazione di questo ensemble non lasciano dubbi sul valore artistico della proposta, a impreziosire ancor più questa edizione de La dame aux camélias è la musica su cui è concepito il balletto: ascolteremo infatti le melodie de La traviata di Giuseppe Verdi, opportunamente adattate da Sergey Onsoff.
Ecco dunque che la serata con protagonista il Balletto del Teatro dell’Opera di Praga ci appare in tutto il suo struggente, delicatissimo romanticismo. Nella essenziale ma efficace scenografia di Jan Dušek e abbigliati con i ricchi costumi di Roman Šolc ammireremo i numerosi danzatori dell’ensemble e gli eccellenti solisti ripercorrere una delle storie più poetiche, passionali della letteratura di tutti i tempi: le pagine di Dumas sono state tradotte in coreografie, in sceneggiature cinematografiche (addirittura Greta Garbo vestì i panni della sua eroina), in drammaturgia (Sarah Bernhardt fu un’irraggiungibile Marguerite), e naturalmente in melodramma, dove Giuseppe Verdi seppe regalare alla protagonista, Violetta Valery, accenti che l’hanno resa una figura femminile eterna e universale.
Possieda il profilo di Violetta o di Marguerite, la “Signora delle camelie” è una giovane e bellissima cortigiana che ci commuove quando, per la prima volta nella vita, sente il desiderio di abbandonarsi a un amore pulito e corrisposto. Abituata a vivere fra gli agi, le frivolezze e i doni dei tanti amanti, la cortigiana più affascinante della Parigi della Belle Epoque viene talmente conquistata dall’amore irruente, cieco, limpido del giovane Armand da cedere completamente a tale sentimento. Un giovane di ottima famiglia e una donna di discutibile reputazione: la loro unione è però destinata a creare scandalo, a essere osteggiata in nome delle convenzioni sociali. Ma questo amore cambia tanto profondamente Marguerite, da indurla a sacrificarsi fino al proprio ultimo anelito di vita.
Una storia palpitante di emozioni, che offre agli ottimi danzatori del Teatro dell’Opera di Praga materiale per grandi numeri d’assieme e soprattutto dona ai due protagonisti ruoli che invitano a interpretazioni che coniugano poesia, splendore tecnico e profonda introspezione: Armand e Marguerite sono due figure ricche di sfumature, di umanità, di passione che i danzatori esprimeranno soprattutto attraverso i teneri e drammatici pas de deux.
Diretto da Pavel Dumbala, il Balletto del Teatro dell’Opera di Praga è stato rifondato nel 2003 e da allora ha saputo competere con le più quotate compagnie di danza internazionali, sia per la qualità che per la varietà e la ricchezza del repertorio.
Pavel Ďumbala è stato un eccellente solista del Prague Chamber Ballet e del Balletto Nazionale di Praga e acclamato direttore, nel periodo 1997–2003, del J. K. Tyl Ballet Company a Pilsen. Il suo obiettivo è quello di fare del Balletto dell’Opera di Praga un ensemble capace di competere con le più prestigiose compagnie di danza internazionali, sia sul piano della qualità che per la varietà e ricchezza del repertorio, sia classico che contemporaneo. Attualmente il repertorio si compone di alcuni ‘grandi balletti’ narrativi, tra i quali particolare menzione meritano Cenerentola e La Signora delle Camelie e altre coreografie neoclassiche e contempoanee a firma di Pavel Šmok (Kreutzer Sonata, Sinfonietta, Stabat Mater...) e Libor Vaculík (La Signora delle Camelie), due nomi tra i più apprezzati della coreografia ceca contemporanea.
Nel 2006 entrano a far parte del repertorio Sogno di una notte di mezz’estate e La Voix Humaine e nel 2007 Lago dei Cigni.
La Dame aux Camélias è il terzo spettacolo in abbonamento per il cartellone “Danza & dintorni”: va in scena sabato 28 e domenica 29 novembre, rispettivamente alle ore 20.30 e alle 16.
Prenotazioni e acquisti di biglietti possono essere effettuate presso tutti i punti vendita del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e naturalmente presso la Biglietteria del Politeama Rossetti. Ulteriori informazioni sono disponibili anche sul sito internet del Teatro www.ilrossetti.it e al numero telefonico 040-3593511.
La Stagione 2009-2010 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste.
L’ufficio stampa
Sinossi del balletto
ATTO I
Marguerite, sentendo che la morte si avvicina, va in chiesa per confessare i propri peccati.
Scena 1: GLI CHAMPS-ÉLYSÉES
Alcuni giovani si riuniscono sugli Champs-Élysées e iniziano a ballare. Il Conte di Giray arriva con Marguerite, la cortigiana più famosa di Parigi, che qui fa la conoscenza di Armand. Marguerite invita tutti i presenti ad un ballo che il conte darà in suo onore.
Scena 2: IL BALLO
Marguerite dà il benvenuto a tutti gli ospiti che arrivano al ballo. Il conte le regala una collana con un diamante come prova del suo amore e invita gli altri ad un brindisi. Marguerite e Armand restano soli e dichiarano il loro amore reciproco. Marguerite preferisce soddisfare il suo amore – un sentimento che non aveva mai provato – rispetto ad una vita spensierata tra gli agi. Non ha la minima esitazione: decide di lasciare il conte e andare a vivere con Armand nella sua proprietà in campagna.
Scena 3: LA CAMPAGNA
A corto di soldi, Marguerite vende i suoi beni più preziosi. Chiede alla sua serva Nichette di mantenere tutto ciò sotto riserbo. Trascorre quindi un periodo felice con Armand. Armand la lascia alcune ore per andare in città. Nichette annuncia l’arrivo di Georges Duval, il padre di Armand, che spinge Marguerite a rinunciare al suo amore per il figlio. La loro relazione è una spina nel fianco della società parigina, che invece rispetta profondamente la famiglia Duval. Marguerite, col cuore a pezzi, è d’accordo e scrive ad Armand una lettera d’addio. Nichette la porta al destinatario. Armand, deluso dall’amore, resta solo.
ATTO II
Scena 4: GLI CHAMPS-ÉLYSÉES
Armand ritorna al posto dove ha incontrato Marguerite. Ogni cosa è triste e grigia –l’autunno ha disteso le sue ali. Armand guarda le coppie che ballano e le invidia poiché ognuno ha il suo compagno. I suoi pensieri sono interrotti dall’arrivo del conte e Marguerite. Ora il dolore di Armand è ancora più grande: ha visto la sua amata tra le braccia di un altro. Marguerite ritorna e prova a spiegare tutto ad Armand. In seguito ad una breve discussione, lui la paga per il suo amore e per i servizi concessi. Il conte sfida Armand a duello. Si sentono due spari.
Scena 5: IL LETTO DI MORTE
Marguerite, riunendo le sue ultime forze, trionfa per un momento sulla malattia – sull’Angelo della Morte. Georges Duval porta al suo cospetto il figlio e le chiede perdono. Armand ora capisce tutto e implora di perdonarlo. Con l’arrivo di Armand la forza di Marguerite sembra tornare. Vorrebbe amare, danzare – semplicemente vivere, ma è troppo tardi. L’Angelo della Morte trionfa e distende le sue ali soffocanti sul suo corpo ormai morto.
Da molti anni, lo Stabile regionale offre costantemente uno spazio alla danza nell’ambito della propria programmazione e sono molte ormai le compagnie di assoluto prestigio che ne sono state ospiti: dagli splendidi protagonisti del Roberto Bolle & friends a formazioni di nome come l’Alvin Ailey American Dance Theatre, dalla Martha Graham Dance Company all’indimenticabile Hubbard Street Dance Chicago, dai Momix alla Parsons Dance, allo Russian State Ballet…
Ma mai, fino ad ora, il palcoscenico era stato calcato da una compagnia appartenente a un grande teatro d’opera europeo del livello del Balletto del Teatro dell’Opera di Praga, una realtà di primo piano, basti pensare che è abitualmente ospite di teatri quali lo Stadttheater di Magdeburgo e l’Opera Garnier di Parigi, dove sarà a breve, proprio con lo stesso titolo che presenta a Trieste, La Dame aux Camélias.
Si tratta di un grande balletto narrativo, che Libor Vaculik – uno fra i nomi più apprezzati della coreografia ceca contemporanea – ha costruito attenendosi ai principi della tecnica neoclassica e basandosi sul romanzo omonimo di Alexandre Dumas figlio.
Se la vicenda commovente di Marguerite Gautier e l’intenso, toccante linguaggio coreografico di Vaculik ci lasciano presagire un risultato di grande pathos, e se la qualità tecnica e la preparazione di questo ensemble non lasciano dubbi sul valore artistico della proposta, a impreziosire ancor più questa edizione de La dame aux camélias è la musica su cui è concepito il balletto: ascolteremo infatti le melodie de La traviata di Giuseppe Verdi, opportunamente adattate da Sergey Onsoff.
Ecco dunque che la serata con protagonista il Balletto del Teatro dell’Opera di Praga ci appare in tutto il suo struggente, delicatissimo romanticismo. Nella essenziale ma efficace scenografia di Jan Dušek e abbigliati con i ricchi costumi di Roman Šolc ammireremo i numerosi danzatori dell’ensemble e gli eccellenti solisti ripercorrere una delle storie più poetiche, passionali della letteratura di tutti i tempi: le pagine di Dumas sono state tradotte in coreografie, in sceneggiature cinematografiche (addirittura Greta Garbo vestì i panni della sua eroina), in drammaturgia (Sarah Bernhardt fu un’irraggiungibile Marguerite), e naturalmente in melodramma, dove Giuseppe Verdi seppe regalare alla protagonista, Violetta Valery, accenti che l’hanno resa una figura femminile eterna e universale.
Possieda il profilo di Violetta o di Marguerite, la “Signora delle camelie” è una giovane e bellissima cortigiana che ci commuove quando, per la prima volta nella vita, sente il desiderio di abbandonarsi a un amore pulito e corrisposto. Abituata a vivere fra gli agi, le frivolezze e i doni dei tanti amanti, la cortigiana più affascinante della Parigi della Belle Epoque viene talmente conquistata dall’amore irruente, cieco, limpido del giovane Armand da cedere completamente a tale sentimento. Un giovane di ottima famiglia e una donna di discutibile reputazione: la loro unione è però destinata a creare scandalo, a essere osteggiata in nome delle convenzioni sociali. Ma questo amore cambia tanto profondamente Marguerite, da indurla a sacrificarsi fino al proprio ultimo anelito di vita.
Una storia palpitante di emozioni, che offre agli ottimi danzatori del Teatro dell’Opera di Praga materiale per grandi numeri d’assieme e soprattutto dona ai due protagonisti ruoli che invitano a interpretazioni che coniugano poesia, splendore tecnico e profonda introspezione: Armand e Marguerite sono due figure ricche di sfumature, di umanità, di passione che i danzatori esprimeranno soprattutto attraverso i teneri e drammatici pas de deux.
Diretto da Pavel Dumbala, il Balletto del Teatro dell’Opera di Praga è stato rifondato nel 2003 e da allora ha saputo competere con le più quotate compagnie di danza internazionali, sia per la qualità che per la varietà e la ricchezza del repertorio.
Pavel Ďumbala è stato un eccellente solista del Prague Chamber Ballet e del Balletto Nazionale di Praga e acclamato direttore, nel periodo 1997–2003, del J. K. Tyl Ballet Company a Pilsen. Il suo obiettivo è quello di fare del Balletto dell’Opera di Praga un ensemble capace di competere con le più prestigiose compagnie di danza internazionali, sia sul piano della qualità che per la varietà e ricchezza del repertorio, sia classico che contemporaneo. Attualmente il repertorio si compone di alcuni ‘grandi balletti’ narrativi, tra i quali particolare menzione meritano Cenerentola e La Signora delle Camelie e altre coreografie neoclassiche e contempoanee a firma di Pavel Šmok (Kreutzer Sonata, Sinfonietta, Stabat Mater...) e Libor Vaculík (La Signora delle Camelie), due nomi tra i più apprezzati della coreografia ceca contemporanea.
Nel 2006 entrano a far parte del repertorio Sogno di una notte di mezz’estate e La Voix Humaine e nel 2007 Lago dei Cigni.
La Dame aux Camélias è il terzo spettacolo in abbonamento per il cartellone “Danza & dintorni”: va in scena sabato 28 e domenica 29 novembre, rispettivamente alle ore 20.30 e alle 16.
Prenotazioni e acquisti di biglietti possono essere effettuate presso tutti i punti vendita del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e naturalmente presso la Biglietteria del Politeama Rossetti. Ulteriori informazioni sono disponibili anche sul sito internet del Teatro www.ilrossetti.it e al numero telefonico 040-3593511.
La Stagione 2009-2010 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste.
L’ufficio stampa
Sinossi del balletto
ATTO I
Marguerite, sentendo che la morte si avvicina, va in chiesa per confessare i propri peccati.
Scena 1: GLI CHAMPS-ÉLYSÉES
Alcuni giovani si riuniscono sugli Champs-Élysées e iniziano a ballare. Il Conte di Giray arriva con Marguerite, la cortigiana più famosa di Parigi, che qui fa la conoscenza di Armand. Marguerite invita tutti i presenti ad un ballo che il conte darà in suo onore.
Scena 2: IL BALLO
Marguerite dà il benvenuto a tutti gli ospiti che arrivano al ballo. Il conte le regala una collana con un diamante come prova del suo amore e invita gli altri ad un brindisi. Marguerite e Armand restano soli e dichiarano il loro amore reciproco. Marguerite preferisce soddisfare il suo amore – un sentimento che non aveva mai provato – rispetto ad una vita spensierata tra gli agi. Non ha la minima esitazione: decide di lasciare il conte e andare a vivere con Armand nella sua proprietà in campagna.
Scena 3: LA CAMPAGNA
A corto di soldi, Marguerite vende i suoi beni più preziosi. Chiede alla sua serva Nichette di mantenere tutto ciò sotto riserbo. Trascorre quindi un periodo felice con Armand. Armand la lascia alcune ore per andare in città. Nichette annuncia l’arrivo di Georges Duval, il padre di Armand, che spinge Marguerite a rinunciare al suo amore per il figlio. La loro relazione è una spina nel fianco della società parigina, che invece rispetta profondamente la famiglia Duval. Marguerite, col cuore a pezzi, è d’accordo e scrive ad Armand una lettera d’addio. Nichette la porta al destinatario. Armand, deluso dall’amore, resta solo.
ATTO II
Scena 4: GLI CHAMPS-ÉLYSÉES
Armand ritorna al posto dove ha incontrato Marguerite. Ogni cosa è triste e grigia –l’autunno ha disteso le sue ali. Armand guarda le coppie che ballano e le invidia poiché ognuno ha il suo compagno. I suoi pensieri sono interrotti dall’arrivo del conte e Marguerite. Ora il dolore di Armand è ancora più grande: ha visto la sua amata tra le braccia di un altro. Marguerite ritorna e prova a spiegare tutto ad Armand. In seguito ad una breve discussione, lui la paga per il suo amore e per i servizi concessi. Il conte sfida Armand a duello. Si sentono due spari.
Scena 5: IL LETTO DI MORTE
Marguerite, riunendo le sue ultime forze, trionfa per un momento sulla malattia – sull’Angelo della Morte. Georges Duval porta al suo cospetto il figlio e le chiede perdono. Armand ora capisce tutto e implora di perdonarlo. Con l’arrivo di Armand la forza di Marguerite sembra tornare. Vorrebbe amare, danzare – semplicemente vivere, ma è troppo tardi. L’Angelo della Morte trionfa e distende le sue ali soffocanti sul suo corpo ormai morto.