"CYRANO DE BERGERAC" CON MASSIMO POPOLIZIO È L'ATTESO APPUNTAMENTO CON LA GRANDE PROSA DELLO STABILE REGIONALE: DALL'1 AL 6 DICEMBRE
  • 27 Novembre 2009
  • Generale
Dopo l’ottima prova in Ritter/Dene /Voss di Bernhard, applaudito lo scorso anno anche al Politema Rossetti, Massimo Popolizio è nuovamente protagonista al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, questa volta di uno dei personaggi più affascinanti della letteratura teatrale, Cyrano de Bergerac.
Lo spettacolo è firmato da Daniele Abbado e prodotto dal Teatro di Roma e – a poche settimane dall’esordio nazionale – va in scena a Trieste da martedì 1 a domenica 6 dicembre, per il cartellone Prosa dello Stabile regionale.

Impossibile non restare sedotti da Cyrano de Bergerac! Acrobata della parola e della spada, scienziato, musicista, acuto intellettuale e sensibile innamorato, nemico di ogni bassezza… Poeta, pensatore, seduttore, ma amante infelice, da tutti ammirato eppure tormentato dal complesso di un naso troppo grande. Un intreccio irripetibile di esuberanza e timidezza, di eroismo e fragilità, fanno di questo personaggio uno dei più amati di ogni tempo. Ispirato a un uomo realmente esistito nella Francia del XVII secolo, Cyrano nasce dall’estro poetico del marsigliese Edmond Rostand, autore che sembrava destinato alla mediocrità fino al 27 dicembre 1897, quando a Parigi debuttò il suo Cyrano de Bergerac. Il successo della piéce fu tale che a Rostand, la sera stessa fu consegnata la Legion d’Onore.

Da allora Cyrano conquista senza posa le platee e i migliori attori, che non si esimono dal provare ad entrare nella sua anima, nella sua personalità così ricca di luci e di ombre.
Accade anche a Massimo Popolizio, uno dei più completi e preparati protagonisti della scena italiana, di avvicinarsi a questo personaggio, in un’interpretazione che si annuncia acuta e generosa, guidata da un regista molto interessante, Daniele Abbado che ha approfondito con eccellenti esiti il teatro musicale mozartiano e gli autori contemporanei.

«Cyrano di Rostand – spiega Abbado, illustrando il taglio nuovo che ha dato alla messinscena – è un testo complesso e ingannevole. Evoca una tradizione di teatro popolare, ricco di enfatica spettacolarità, quasi fosse un melodramma. Nei mesi di preparazione allo spettacolo, lavorando con Massimo Popolizio, ci siamo detti da subito che tutto questo non andava preso alla lettera. Siamo partiti dal mettere in discussione alcuni snodi del testo: cosa succedeva se si eliminavano i mondi che costellano la figura di Cyrano?». Lo studio è proseguito in questa direzione, fino a scoprire che erano molte le dimensioni, le sfaccettature del testo e del personaggio ancora da scoprire e da porre in luce.

È a tutti noto il plot, dove Cyrano segretamente innamorato della soave Roxanne censura i propri sentimenti, convinto che una creatura tanto perfetta non amerebbe mai un uomo come lui, con un simile naso… La giovane da parte sua si invaghisce del vacuo Christian. Nemmeno l’aitante cadetto però può aspirare al cuore della donna che oltre alla bellezza desidera spirito, parole d’amore, coinvolgimento emotivo. Così Cyrano e Christian fanno un patto, fanno assieme “una persona sola e completa”: Christian possiede la prestanza, Cyrano offre il proprio animo. Roxanne cade fra le braccia del cadetto e la scena del corteggiamento della donna, con Cyrano che, celato dalla notte, suggerendo all’amico, le parla per la prima volta d’amore,  è fra le più dolci pagine del teatro moderno.
Una volta sposati, Cyrano rimane prigioniero del patto, leale anche dopo la morte dell’amico: solo con il suo ultimo soffio di vita saprà confessare alla donna la realtà dei suoi sentimenti.

«Nel testo che stiamo mettendo in scena – conclude Abbado – la “leggerezza” viaggia attraverso l’agilità del verso. La centralità è della parola: il verso condensa le verità emotive, va aperto per rendere concrete le situazioni e le trasformazioni continue dei pensieri dei personaggi. Richiama a sé una precisione indispensabile legata alla sua musicalità. Il verso in qualche modo è Cyrano, acrobata del pensiero e della parola più che della spada e del cappello col pennacchio. Detto tutto questo credo rimanga da porsi una domanda non retorica: che cosa resta della Commedia Eroica di Rostand? (…) Dietro la  Commedia eroica viene alla luce un contenuto che ci parla della grandezza e dell’imperfezione dell’essere umano, dei suoi sentimenti e tentativi di travalicare la sua essenza naturale. Una commedia di pensiero, fatta di rapidità, in cui vita immaginaria e concretezza delle situazioni sono fuse insieme, nello spazio del palcoscenico».

Daniele Abbado si è avvalso per le scene e i costumi della collaborazione di Graziano Gregori e per i costumi di Carla Teti.

Attorno al Cyrano di Popolizio, i ruoli sono così distribuiti: Rossana, una Nobile Viola Pornaro, Cristiano di Nuevillette, un Nobile Luca Bastianello; Conte De Guiche Dario Cantarelli; Ragueneau, un Nobile Stefano Alessandroni; Le Bret Giovanni Battaglia; Capitano Carbone, un Poeta Andrea Gherpelli; Montfleury, Lignière, un Cadetto Marco Maccieri; Lisa, una Nobile, una Suora Carlotta Viscovo; La Governante, una Nobile, una Suora Elisabetta Piccolomini; Bellarosa, un Cadetto Luca Campanella; Visconte di Valvert, un Poeta, un Cadetto, un Musicista Mauro Santopietro; Il Seccatore, un Poeta, un Cadetto, il Cappuccino Roberto Baldassari; Un Nobile, un Poeta, cadetto Bertrand, un Musicista Simone Ciampi; Un Nobile, un Poeta, un Cadetto Flavio Francucci; Un Nobile, un Cadetto Davide Lora.

Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand va in scena al Politeama Rossetti da martedì 1 a domenica 6 dicembre: repliche serali alle ore 20.30, mercoledì e domenica alle ore 16 vanno in scena le recite pomeridiane.


La Stagione 2009-2010 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste.

Prenotazioni e acquisti di biglietti possono essere effettuate presso tutti i punti vendita del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e naturalmente presso la Biglietteria del Politeama Rossetti.
Ulteriori informazioni sono disponibili anche sul sito internet del Teatro www.ilrossetti.it e al numero telefonico 040-3593511.


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