- 19 Dicembre 2009
- Generale
«C’era una volta una bella principessina,
che la cattivissima Regina dei Topi aveva imprigionato, rinchiudendola in un
guscio di noce. Solo un principe poteva salvarla, rompendo il guscio e
l’incantesimo e così avvenne. La principessa fu liberata ma la terribile Regina
si adirò e trasformò il coraggioso principe in uno schiaccianoci…» La favola
che il giocattolaio Drosselmeyer racconta ai bambini e alla piccola Marie – la
protagonista del balletto Lo Schiaccianoci – ha un fascino eterno e
particolarmente natalizio…
Non può dunque mancare, a dicembre, Lo
Schiaccianoci dal programma del Teatro Stabile regionale, dove è
ritornato spesso e in differenti edizioni: quest’anno arriva in un allestimento
accuratissimo coreografato da Vainonen ed Elena Radchenko, sulla meravigliosa
partitura di Tchaikovsky e sul libretto di Marius Petipa.
Ne sono
protagonisti i solisti ed il corpo di ballo del Moscow Festival Ballet diretto
da Sergei
Radchenko.
Il Moscow
Festival Ballet è una compagnia di danza di altissimo livello, formata da oltre
50 elementi e composta da ballerini formatisi nelle grandi scuole di danza di Mosca, San
Pietroburgo e Perm. I solisti invece provengono da templi della danza quali il
Bolshoi e il Kirov e dallo Stanislavsky Ballet.
Brilleranno
dunque per capacità tecniche e interpretative, nei molti personaggi che
popolano questo amatissimo titolo del repertorio.
Fondato da Maris Liepa e Sergei Radchenko
alla fine degli anni Ottanta, durante il periodo della Perestroika, il Moscow Festival Ballet è stata la prima
compagnia di danza indipendente a Mosca e questo dà un segno molto
significativo alla sua storia.
Radchenko
è un artista molto apprezzato: è stato etoile del Bolshoi Ballet oltre che
direttore artistico del Balletto Nazionale Russo. Con il Moscow Festival
Ballet ha inteso sviluppare e ampliare
il balletto di tradizione concentrandosi nella ricerca di nuovi talenti e
assicurando alla compagnia un ampio repertorio, dai grandi balletti di Petipa a
classici intramontabili quali La Sylphide e La Fille Mal Gardée.
Il balletto si avvale del libretto di Marius Petipa dal racconto di Alexandre Dumas e di E.T.A. Hoffman, le belle scenografie sono
firmate da Lev Solodovnikov mentre i costumi sono creazioni di Elena e Sergey
Radchenko.
Atto I
L’azione
si svolge in una vecchia città tedesca all’inizio del 19° secolo. È la vigilia
di Natale e per le strade della città c’è aria di festa.
La
casa della famiglia Stahlbaum è piena di luci. Gli ospiti sono riuniti nella
sala addobbata a festa.
Drosselmeier
entra. L’eccentrico vecchietto è un ingegnoso costruttore di giocattoli ed è
molto amato dai bambini ai quali ha portato molti regali. Uno di questi cade a
terra. È uno Schiaccianoci, il più bello dei giocattoli.
Tutto
è pronto per la festa. I bambini arrivano di corsa nella sala, Franz, il figlio
del padrone di casa, arriva per primo. I ragazzi girano attorno all’albero di
Natale con i fucili sulle loro spalle.
I
bambini iniziano a giocare a moscacieca e anche Drosselmeier vi prende parte.
Gli annodano un fazzoletto attorno agli occhi. Drosselmeier e Masha iniziano a
ballare, e gli altri bambini li seguono. Al termine lasciano la sala ballando.
Drosselmeier
ora appare in veste di mago e prepara alcuni giochi di prestigio. Inizia poi a
presentare uno spettacolo di bambole intitolato: "Il Re Topo trama per
portare via la Principessa ma il coraggioso Schiaccianoci uccide Re Topo e
salva la Principessa“.
La riserva di sorprese di Drosselmeier è
inesauribile. Fa credere di cercare qualche nuovo fantasioso giocattolo I
bambini lo seguono attentamente. Improvvisamente un arlecchino meccanico appare
alle loro spalle.
Una bambola danzante compare poco dopo.
Da una misteriosa capelliera salta fuori un cosacco. Ma il regalo più bello è
lo Schiaccianoci. Dopo una lunga ricerca, lo troviamo sul grande piano. A Masha
piace più di tutti gli altri giocattoli.
Masha
lo accarezza e lo coccola. Franz e i suoi amici la spaventano.
C’è
ancora un momento di danza prima che la festa finisca. Il più anziano degli
ospiti fa un passo in avanti, con fare comico, per ballare il vecchio
Grossvater.
Gli
ospiti lasciano la sala. Le candele dell’albero di Natale si spengono. Masha dà
un bacio della buonanotte allo Schiaccianoci. La tata la porta a letto.
Masha si addormenta. Nei suoi sogni vede di nuovo la
sala e l’albero di Natale.
Tutti
gli oggetti hanno un’apparenza fantastica. Un topo esce da un buco e subito
dopo molti topi sbucano da tutte le parti.
Nel
silenzio l’orologio suona la mezzanotte. Il gufo sull’orologio sbatte le ali. I
topi squittiscono e corrono per la stanza.
L’albero
di Natale cresce sempre più fino a diventare gigantesco. La sala è piena di
topi.
Masha,
terribilemente spaventata, si arrampica su una poltrona. I giocattoli che hanno
preso vita corrono spaventati qua e là. Il Re Topo in persona entra.
Ma
lo Schiaccianoci, a capo del suo reggimento di soldati, si fa avanti in difesa
di Masha. Alla guida del suo piccolo esercito, sferra l’attacco. C’è una battaglia
e Masha ansiosamente guarda il suo amato.
Superando
la paura, corre in suo aiuto e al momento cruciale getta la sua piccola
pantofola contro il Re Topo, salvando lo Schiaccianoci.
Il
Re Topo è sconfitto e scompare con il suo esercito.
Drosselmeier trasforma Masha e lo
Schiaccianoci in una graziosa fanciulla e in un bel giovane. Iniziano il loro
viaggio nel mondo delle fiabe.
Atto II
Iniziano
le feste. Una danza spagnola è seguita da una araba e da una cinese. Poi è il
momento della danza russa e del Valzer dei Fiori. Masha e lo Schiaccianoci sono
felici e danzano insieme agli altri.
Epilogo
Masha
è addormentata. Si sta facendo giorno. Il meraviglioso mondo die sogni è
finito. Masha si risveglia.
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
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