QUANDO LA DANZA È GIOIA E STUPORE: "WHY" DI DANIEL EZRALOW
  • 23 Novembre 2007
  • Generale
«La vita è un meraviglioso caleidoscopio di mille azioni semplici ma uniche, come è unico ciascuno di noi. Solo che a volte lo dimentichiamo.
Ogni espressione della vita ha in sé una danza: anche il più impercettibile dei sussulti può diventare “bello”. Vorrei svelare la meraviglia a volte nascosta sotto l’abitudine».
Daniel Ezralow assume tali riflessioni quale punto di partenza per il suo nuovo spettacolo, intitolato significativamente WHY_be extraordinary when you can be yourself con cui si apre il cartellone Danza del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

Appuntamento da non perdere, dunque, quello di martedì 27 novembre – in replica solo mercoledì 28 – sempre alle 20.30 nella cornice del Politeama Rossetti.
Ezralow – fra i più geniali coreografi contemporanei – crea in WHY uno spettacolo ricco di incanto e poesia, che ci fa riscoprire il senso della meraviglia.
Attento osservatore del mondo che ci circonda, Ezralow ha saputo rendersi lente d’ingrandimento delle tante e piccole sfaccettature della realtà che spesso sfuggono ai nostri occhi perché le consideriamo talmente normali che finiscono per risultarci insignificanti. Ma è proprio dal quotidiano – sembra voler suggerire con forza il coreografo – che nasce l’arte.
Un messaggio “controcorrente” in una società come la nostra, dove ognuno sembra votato sempre più a distinguersi dalla massa con ogni mezzo, ad apparire “qualcuno” ancor prima di esserlo. Oggi lo straordinario diventa regola di vita, l’imperativo da perseguire, ovunque e sempre: più che mai nel mondo dello spettacolo, governa quale unica regola la ricerca – sempre più estrema e ormai oltre il limite del buon gusto – dello “strano” e dell’“esotico”.
Ma se lo straordinario è diventato ordinario, forse è proprio la normalità a poterci ancora regalare emozioni, incanto, sorpresa. È quanto ci dice Ezralow nella nuova creazione, fin dal titolo WHY_be extraordinary when you can be yourself: perché essere straordinario se puoi essere te stesso? Tema che poi sviluppa sequenza per sequenza ardendo dall’uomo, spogliato di qualsiasi caratterizzazione, riconosciuto in assoluto come “cosa” eccezionale, meravigliosa. E dell’uomo Ezralow porta sul palco la follia, la gioia e il dolore i sentimenti che lo rendono vivo e unico: li racconta attraverso una danza – la forma d’arte forse più istintiva e ancestrale – che nel suo linguaggio coreografico diviene virtuosismo, energia, sensualità, freschezza, fantasia, passione, poesia… gioia.
Ogni spettacolo firmato da Ezralow ci ha dato tutto questo: chi conosce il coreografo sa che le sue creazioni – anche per il pubblico – sono esperienze coinvolgenti e irripetibili, per i temi trattati come per il “linguaggio” coreografico usato, dal segno personalissimo.

In WHY la notevole compagnia internazionale di Ezralow si impegna dunque in quello che si definirebbe un «real people dance». dove i ballerini sono i primi a rappresentare sé stessi come persone, sovrapponendo poi a ciò il racconto di nuove idee che conquistano, di occasioni che si manifestano, di scelte che ne conseguono, dell’individuazione del tema che caratterizzerà la vita di ciascuno.

Per l’occasione Daniel Ezralow ha aggiunto tre elementi nuovi al gruppo, scegliendoli nell’ambito dell’officina formativa di Amici la trasmissione Mediaset che “forma” per il palcoscenico ragazzi con aspirazioni e velleità artistiche. Il coreografo, che ha partecipato al programma per promuovere lo spettacolo Aeros, conoscendo i partecipanti alla scuola di Amici ha superato i propri pregiudizi rispetto i reality show (in America spesso troppo finti e costruiti) ed ha finito non solo per accettare di dare una propria residenza artistica al format, ma addirittura per far riprendere la prima sessione di prove di Why e inserire nella compagnia tre giovani allievi italiani.
Sul palcoscenico ammireremo dunque Erin Elliott, Marcus Bellamy, Djassi Da Costa Johnson, Santo Giuliano, Tyler Gilstrap, Anthony Heinl, Jeremy Hudson, Roberta Miolla, Ryan Novak, Jessica Villotta.
Le luci sono di Marco D’Andrea, il videoartist noise–video è Michele Fuccio, fra i collaboratori figurano inoltre Francesco Paglia, spark digital entertainment, Marco Iannelli consulente per le musiche, Elena Mazzoli e Alessandra Robbiati per il coordinamento costumi (che sono di Calvin Klein, Vivienne Westwood, Camicerie Poletti, Dance’In). All’avanguardia anche per la scenografia e la tecnologia, lo spettacolo si avvale di belle musiche dei Beatles, Big Bad Voodoo Daddy, Cherry Poppin’ Daddies, Ludovico Einaudi, Lesley Gore, Gorillaz, Buddy Guy & Junior Wells, David Lang, Alanis Morissette, Le Mystère des Voix Bulgares, Sigur Rós, U2, Vangelis. Lo spettacolo è presentato da Antonio Gnecchi Ruscone.

La Stagione 2007-2008 del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste.
I biglietti sono disponibili presso i consueti punti vendita: Biglietteria del Politeama Rossetti (da martedì a sabato 8.30-12.30, 15.30-19) e Ticket Point di Corso Italia (giorni feriali 8.30-12.30, 15.30-19) Agenzie Bagolandia (via S.Marco 45, da lunedì a venerdì 9-13 e 16-19; sabato 9-12), Pansepol (via del Monte, 2, giorni feriali 8.30-12.30, 15.30-19), Peekabooh (Muggia, Riva De Amicis, 21, da lunedì a venerdì 9-12.30, 16-19; sabato 9-12) e le agenzie di Monfalcone (Agenzia Universal), Gorizia (Agenzia Appiani), San Vito al Tagliamento (Agenzia Medina Viaggi), Udine (Biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine), Venezia (Agenzie IAT di Piazzale Roma, San Marco e Bookshop di Venice Pavillon), Mestre (Felicità Viaggi), Vittorio Veneto (Medina Viaggi) e Vicenza (Agenzia Vicenza.com) e presso le altre Agenzie del Circuito Charta presenti sul territorio nazionale (elenco sul sito del Teatro). Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.ilrossetti.it. e al tel. 040/3593511.

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