PAOLA CORTELLESI PROTAGONISTA DE "GLI ULTIMI SARANNO ULTIMI": DAL 7 NOVEMBRE AL ROSSETTI PER IL CARTELLONE "PROSA"
- 3 Novembre 2006
- Generale
Paola Cortellesi è protagonista al Politeama Rossetti: debutta infatti il 7 novembre per la stagione Prosa dello stabile regionale Gli ultimi saranno ultimi, con la brava attrice ecletticamente impegnata in tutti i ruoli del testo.
Per Gli ultimi saranno ultimi Paola Cortellesi ha ricevuto il “Premio Eti – Gli Olimpici del Teatro” come “migliore interprete di monologo”, il prestigioso “Premio della Critica”, il Premio Anima, consegnato all’attrice per l’interpretazione e a Massimiliano Bruno in qualità di autore per l’attualità del testo che affronta importanti tematiche sociali legate al mondo del lavoro…
È chiaramente uno spettacolo davanti al quale non si resta indifferenti, questo Gli ultimi saranno gli ultimi: conquista, diverte, fa riflettere… innervosisce anche, vista la verità del tema affrontato e la sua pregnanza nella vita dei tanti che si affacciano – pieno di speranza ed entusiasmo – al mondo del lavoro.
Dopo l’enorme successo ottenuto nella passata stagione, Paola Cortellesi riprende ora la tournée e dopo i moltissimi applausi ottenuti a Roma, in queste settimane, al Teatro Ambra Jovinelli, arriva subito al Politeama Rossetti di Trieste, a perorare la causa di tutte le persone – e sono davvero tantissime – “ricattabili” da una società che non garantisce il lavoro.
Sul fatto che anche dopo ottenuto un lavoro, per conservarselo, molte “nuove leve” siano per anni ancora “ricattabili”, che sia fatto passare troppo spesso come un premio per loro il fatto di doversi assoggettare a ritmi di lavoro impossibili, a compromessi poco dignitosi, a trattamenti economici che non meritano commenti… stendiamo un velo pietoso, per ora, e rimaniamo in attesa di una nuova “invettiva” dell’energica Cortellesi, godendoci intanto questo Gli ultimi saranno ultimi.
«Io non licenzio nessuno, ho detto solo che non rinnovo i contratti a termine, lo capite l’italiano?» chiunque appartenga alla generazione dei trentenni si è sentito apostrofare così al meno una volta durante la “gavetta”, ha conosciuto l’ansia del precariato “mascherato” da “stimolante e formativa mobilità d’impiego”, per non parlare delle sfilze di curricula inviati, dei mille colloqui conclusi da un sibillino “la ricontatteremo” o peggio, dal più definitivo “ora siamo al completo”… Davanti all’arroganza degli interlocutori, al cinismo delle leggi di mercato, di solito si china la testa: ma ad un certo punto si raggiunge l’esasperazione, arriva il momento in cui non si riesce più a credere che “gli ultimi saranno i primi”. E allora se uno ti dà uno schiaffo è meglio restituirglielo subito, e se non ti rinnovano il contratto è il caso di reagire.
Come fa Luciana ne Gli ultimi saranno ultimi: operaia, incinta, alla vigilia del parto si ritrova disoccupata e decide d’impulso d’irrompere nell’azienda e prendere in ostaggio la responsabile del suo licenziamento, pur di riavere quel lavoro incerto e mal pagato. Una tragicommedia che si accende e si consuma nel tempo di una notte ed intreccia alla vicenda di Luciana quelle di altri personaggi: la fredda dirigente carrierista, la saggia donna delle pulizie con la passione delle canzonette, l’ingenua poliziotta di provincia che crede di salvare un transessuale dalla sua disillusione, il guardiano notturno sciatto e indolente in attesa del pensionamento. E infine Mario, il figlio di Luciana che decide cocciutamente di nascere proprio quella notte, e che speriamo si porrà con la stessa ostinazione davanti a ogni ostacolo della vita.
A dar voce ad ognuna di queste figure un’eclettica e convincente Paola Cortellesi, capace di cambiare registro, tono, mimica con grande naturalezza e di regalare al suo monologo momenti dissacranti, esilaranti e di riflessione: interpreta tutti i protagonisti della pièce senza trucchi, senza travestimenti e senza messa in scena con la sua sola forza d’attrice, sostenuta dalla puntuale regia di Giampiero Solari e Furio Andreotti, nonché dalle musiche di Rocco Tanica.
Il loro talento fa vivere sulla scena l’ottimo lavoro drammaturgico di Massimiliano Bruno (fra gli sceneggiatori del celebre film Notte prima degli esami) che offre una rara pagina di teatro, capace di ritrarre obiettivamente e in modo vivido e palpitante la nostra realtà.
Gli ultimi saranno ultimi debutta al Politeama Rossetti – secondo spettacolo del cartellone Prosa – martedì 7 novembre alle 20.30 e replica fino alla domenica 12 novembre nei consueti orari (pomeridiane alle ore 16 di mercoledì e domenica). Il prossimo spettacolo in programma sarà Lei dunque capirà – dal 10 novembre alla Sala Bartoli – atteso spettacolo di produzione diretto da Antonio Calenda e interpretato da Daniela Giovanetti che porta in scena l’ultimo toccante monologo di Claudio Magris.
Appuntamento con il cartellone Prosa il 13 dicembre con Leo Gullotta ne L’uomo, la bestia e la virtù di Pirandello.
Acquisti di abbonamenti e di biglietti sono ancora possibili presso la Biglietteria del Politeama Rossetti (da lunedì a sabato 8.30-12.30, 15.30-19), il Ticket Point di Corso Italia (giorni feriali 8.30-12.30, 15.30-19) e Agenzia Pansepol (via del Monte, 2) e presso le agenzie di Monfalcone (Agenzia Universal), Gorizia (Agenzia Appiani), San Vito al Tagliamento (Agenzia Medina Viaggi) e presso le Agenzie del circuito Charta presenti sul territorio nazionale (elenco sul sito del Teatro). Informazioni anche sul sito www.ilrossetti.it. e al tel. 040/3593511.
Per Gli ultimi saranno ultimi Paola Cortellesi ha ricevuto il “Premio Eti – Gli Olimpici del Teatro” come “migliore interprete di monologo”, il prestigioso “Premio della Critica”, il Premio Anima, consegnato all’attrice per l’interpretazione e a Massimiliano Bruno in qualità di autore per l’attualità del testo che affronta importanti tematiche sociali legate al mondo del lavoro…
È chiaramente uno spettacolo davanti al quale non si resta indifferenti, questo Gli ultimi saranno gli ultimi: conquista, diverte, fa riflettere… innervosisce anche, vista la verità del tema affrontato e la sua pregnanza nella vita dei tanti che si affacciano – pieno di speranza ed entusiasmo – al mondo del lavoro.
Dopo l’enorme successo ottenuto nella passata stagione, Paola Cortellesi riprende ora la tournée e dopo i moltissimi applausi ottenuti a Roma, in queste settimane, al Teatro Ambra Jovinelli, arriva subito al Politeama Rossetti di Trieste, a perorare la causa di tutte le persone – e sono davvero tantissime – “ricattabili” da una società che non garantisce il lavoro.
Sul fatto che anche dopo ottenuto un lavoro, per conservarselo, molte “nuove leve” siano per anni ancora “ricattabili”, che sia fatto passare troppo spesso come un premio per loro il fatto di doversi assoggettare a ritmi di lavoro impossibili, a compromessi poco dignitosi, a trattamenti economici che non meritano commenti… stendiamo un velo pietoso, per ora, e rimaniamo in attesa di una nuova “invettiva” dell’energica Cortellesi, godendoci intanto questo Gli ultimi saranno ultimi.
«Io non licenzio nessuno, ho detto solo che non rinnovo i contratti a termine, lo capite l’italiano?» chiunque appartenga alla generazione dei trentenni si è sentito apostrofare così al meno una volta durante la “gavetta”, ha conosciuto l’ansia del precariato “mascherato” da “stimolante e formativa mobilità d’impiego”, per non parlare delle sfilze di curricula inviati, dei mille colloqui conclusi da un sibillino “la ricontatteremo” o peggio, dal più definitivo “ora siamo al completo”… Davanti all’arroganza degli interlocutori, al cinismo delle leggi di mercato, di solito si china la testa: ma ad un certo punto si raggiunge l’esasperazione, arriva il momento in cui non si riesce più a credere che “gli ultimi saranno i primi”. E allora se uno ti dà uno schiaffo è meglio restituirglielo subito, e se non ti rinnovano il contratto è il caso di reagire.
Come fa Luciana ne Gli ultimi saranno ultimi: operaia, incinta, alla vigilia del parto si ritrova disoccupata e decide d’impulso d’irrompere nell’azienda e prendere in ostaggio la responsabile del suo licenziamento, pur di riavere quel lavoro incerto e mal pagato. Una tragicommedia che si accende e si consuma nel tempo di una notte ed intreccia alla vicenda di Luciana quelle di altri personaggi: la fredda dirigente carrierista, la saggia donna delle pulizie con la passione delle canzonette, l’ingenua poliziotta di provincia che crede di salvare un transessuale dalla sua disillusione, il guardiano notturno sciatto e indolente in attesa del pensionamento. E infine Mario, il figlio di Luciana che decide cocciutamente di nascere proprio quella notte, e che speriamo si porrà con la stessa ostinazione davanti a ogni ostacolo della vita.
A dar voce ad ognuna di queste figure un’eclettica e convincente Paola Cortellesi, capace di cambiare registro, tono, mimica con grande naturalezza e di regalare al suo monologo momenti dissacranti, esilaranti e di riflessione: interpreta tutti i protagonisti della pièce senza trucchi, senza travestimenti e senza messa in scena con la sua sola forza d’attrice, sostenuta dalla puntuale regia di Giampiero Solari e Furio Andreotti, nonché dalle musiche di Rocco Tanica.
Il loro talento fa vivere sulla scena l’ottimo lavoro drammaturgico di Massimiliano Bruno (fra gli sceneggiatori del celebre film Notte prima degli esami) che offre una rara pagina di teatro, capace di ritrarre obiettivamente e in modo vivido e palpitante la nostra realtà.
Gli ultimi saranno ultimi debutta al Politeama Rossetti – secondo spettacolo del cartellone Prosa – martedì 7 novembre alle 20.30 e replica fino alla domenica 12 novembre nei consueti orari (pomeridiane alle ore 16 di mercoledì e domenica). Il prossimo spettacolo in programma sarà Lei dunque capirà – dal 10 novembre alla Sala Bartoli – atteso spettacolo di produzione diretto da Antonio Calenda e interpretato da Daniela Giovanetti che porta in scena l’ultimo toccante monologo di Claudio Magris.
Appuntamento con il cartellone Prosa il 13 dicembre con Leo Gullotta ne L’uomo, la bestia e la virtù di Pirandello.
Acquisti di abbonamenti e di biglietti sono ancora possibili presso la Biglietteria del Politeama Rossetti (da lunedì a sabato 8.30-12.30, 15.30-19), il Ticket Point di Corso Italia (giorni feriali 8.30-12.30, 15.30-19) e Agenzia Pansepol (via del Monte, 2) e presso le agenzie di Monfalcone (Agenzia Universal), Gorizia (Agenzia Appiani), San Vito al Tagliamento (Agenzia Medina Viaggi) e presso le Agenzie del circuito Charta presenti sul territorio nazionale (elenco sul sito del Teatro). Informazioni anche sul sito www.ilrossetti.it. e al tel. 040/3593511.