I MOMIX APRONO A TRIESTE IL TOUR ITALIANO 2007 DI "SUN FLOWER MOON"
  • 18 Gennaio 2007
  • Generale
Aprono il tour italiano 2007 proprio da Trieste i Momix, eccezionale compagnia di ballerini-illusionisti che tutto il mondo acclama. L’appuntamento – inserito nel cartellone Danza & dintorni del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia – è per il 19, 20 e 21 gennaio 2007.

Grazie all’incantesimo dei Momix, per tre giorni il palcoscenico del Politeama Rossetti si trasforma in un algido e crepuscolare mare lunare, popolato da fantasiose creature, a volte inquietanti, altre sorprendenti, altre solo buf: opera di dieci danzatori di eccezionale originalità, che guidati dal geniale coreografo Moses Pendleton, dal 1980 – anno della fondazione del gruppo – seducono con la loro capacità di evocare immagini surreali utilizzando il corpo.
Al Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia sono ospiti attesi e graditissimi: applauditi per la prima volta nel 1989 nell’ironico Momix Show, sono ritornati nel 2001 con il meraviglioso Opus Cactus dedicato alle creature vegetali e animali che abitano il deserto ed hanno creato nel 2004 splendidi sortilegi nel Parco di Miramare con il loro The Best of, nell’ambito della programmazione estiva curata quell’anno proprio dallo Stabile. E ora, vi propongono Sun Flower Moon, creato per celebrare il loro 25° anno d’attività.

Sole, fiore, luna dunque: fin dal titolo, l’ultimo spettacolo di Moses Pendleton si propone come un gioco con elementi diversi che riconducono alla natura. Sun Flower Moon scaturisce dai sovvertimenti e dalle seduzioni visuali che i dieci danzatori dei Momix creano davanti agli occhi stupefatti degli spettatori: usano tecniche che sfiorano l’acrobazia, s’ispirano al Teatro Nero di Praga, contano su corpi abituati a sfiorare il limite estremo delle loro potenzialità, tanto che in scena riescono a volare, nuotare, scomporsi e ricomporsi… Fluttuano seguendo dinamiche fantasmagoriche in un paesaggio cosmico e irreale, popolato da creature nate dalla fantasia di Pendleton e dei danzantori: aeree meduse, ragni voraci, esseri composti da solo braccia o solo gambe, figure fiabesche…Con questo repertorio di magie e di astuzie visuali, di immagini in movimento quasi da caleidoscopio, i Momix ci invitano alla fuga dal mondo reale e a un tuffo nel mistero che ci induce a confrontarci stavolta con il diverso, l’altro, l’oltre: il super-umano, il sub-umano, il mondo animale, il vegetale, il paesaggio cosmico.

Un mondo “altro” da cui scaturisce naturale un richiamo opportuno e allarmato ai problemi dell’ambiente, alle parti disattese del protocollo di Kyoto, alla preoccupazione per una natura un tempo gioiosa, ma che ora si ammala e incattivisce. Proprio come il sunflower, il girasole, sempre simbolo di luce e gioia che in questo spettacolo si incupisce nel crepuscolo lunare.

«La danza è una forma di comunicazione – ha dichiarato Pendleton in un’intervista – i coreografi di oggi non debbono rinunciare a questo potere della danza»: è giusto allora invitare a questa riflessione sull’ambiente che, comunque, non tradisce l’idea su cui si fonda la poetica dei Momix, quella cioè di sviluppare l’arte della danza divertendo il pubblico. «È vero – conclude infatti il coreografo a proposito dello spettacolo – questa luna non è romantica, gli alberi sono spettrali, i pianeti impazziscono ma poi ritorniamo ad essere felici nel nostro mondo. Raccontiamo una favola che all’inizio deve spaventare, perché bisogna capire che un mondo senza sole è un mondo morto». Ecco allora che allo humor originario dei Momix – che non viene affatto messo da parte – si aggiunge una dimensione nuova, matura, impegnata.

Sulle note affascinanti della colonna sonora – in cui si fondono musiche di Buddha Experience, di Brian Eno, Waveform e Hans Zimmer – i dieci danzatori si muovono quasi immateriali, celando la loro identità con la complicità dei geniali costumi, delle suggestioni di un sofisticato progetto illuminotecnico, delle complesse proiezioni video alla cui creazione ha preso parte lo stesso Pendleton.
I Momix – che prendono il nome da un assolo ideato da Pendleton, al tempo membro dei Pilobolus Dance Theatre, per i Giochi Olimpici invernali di Lake Placid nel 1980 – sono acclamati in tutto il mondo: oltre alle annuali apparizioni al Joyce Theater di New York si esibiscono costantementein tournée internazionali. Fra i loro successi vanno ricordati Passion, del 1992, sulla musica di Peter Gabriel, Baseball del 1994, nato da una coreografia per i “San Francisco Giant”, Supermomix del 1996 e il già citato Opus Cactus.

Sun Flower Moon – spettacolo di Moses Pendleton – si avvale del disegno luci di Joshua Starbuck e Moses Pendleton, dei costumi creati da Phoebe Katzin, Moses Pendleton e Cynthia Quinn, mentre il disegno del pupazzo che vedremo nello spettacolo è di Michael Curry e la videoproiezione è nuovamente di Pendleton.

Gli interpreti che applaudiremo in scena sono Danielle Mc Fall, Simona Di Tucci, Cassandra Taylor, Jamie Hall, Rebecca Rasmussen, Jennifer Babouta, Ari Loeb, Donatello Iacobellis, Joshua Christopher,  Jared Wootan, Christopher Patterson, Roberto Olvera.

Lo spettacolo è promosso in Italia da Duetto 2000 srl.

Sun Flower Moon va in scena venerdì 19 gennaio alle ore 20.30, sabato 20 gennaio sia alle ore 16 che alle ore 20.30 e domenica 21 nuovamente alle ore 16.

La Stagione 2006-2007 del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia viene realizzata con il contributo della Fondazione CrTrieste.

Acquisti e informazioni presso la Biglietteria del Politeama Rossetti (da lunedì a sabato 8.30-12.30, 15.30-19), il Ticket Point di Corso Italia (giorni feriali 8.30-12.30, 15.30-19) e Agenzia Pansepol (via del Monte, 2) Agenzia Bagolandia (Via San Marco, 45) e presso le agenzie di Muggia (Agenzia Peekabooh), Monfalcone (Agenzia Universal), Gorizia (Agenzia Appiani), San Vito al Tagliamento (Agenzia Medina Viaggi) e presso le Agenzie del circuito Charta presenti sul territorio nazionale (elenco sul sito del Teatro). Informazioni anche sul sito www.ilrossetti.it. e al tel. 040/3593511.

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