"ELISABETH" IL MUSICAL DEI RECORD DEL MONDO TEDESCO FINALMENTE AL DEBUTTO. PRIMA ED ESCLUSIVA ITALIANA ALLO STABILE REGIONALE
  • 26 Aprile 2012
  • Generale
Il musical Elisabeth di Michael Kunze e Sylvester Levay era da molti anni fra i titoli a cui il Teatro  Stabile del Friuli Venezia Giulia ambiva, e finalmente l’allestimento in tour in Europa, prodotto da Andrea Friedrichs per La Belle Tournee con i Vereinigten Bühnen Wien, arriva a Trieste – in esclusiva e in prima nazionale – dal 26 aprile al 6 maggio prossimi.
Il progetto si avvale del fondamentale sostegno della Fondazione CRTrieste.

L’evento è stato presentato nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta giovedì 26 aprile alle ore 10.30 presso la sede della Fondazione CRTrieste e alla presenza di Renzo Piccini, Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione CRTrieste e di Stefano Curti, Direttore organizzativo dello Stabile regionale. Dell’appuntamento sono stati inoltre protagonisti alcuni dei principali interpreti del musical, fra cui Mark Seibert (Der Tod/La Morte) e Kurosh Abbasi (Luigi Lucheni).

Notizia freschissima è che i due attori assieme a Annemieke van Dam (Elisabeth) sono stati scelti per interpretare gli stessi ruoli da protagonisti anche nel grande riallestimento stanziale che verrà messo in scena a Vienna dai Vereinigten Bühnen Wien a partire dal prossimo settembre. Un’occasione dunque di grandissimo prestigio, quella di averli qui a Trieste in anteprima e un’ulteriore conferma – se ce ne fosse bisogno – del loro spessore artistico.

Applaudito da oltre 8 milioni di spettatori fra l’Europa e il Giappone, Elisabeth è il musical dei record del mondo tedesco, fin dal debutto avvenuto nel 1992 a Vienna.
E proprio il ventennale di quel felice debutto, è celebrato dal ricchissimo allestimento che arriva a Trieste, ricco di costumi, cambi scena, effetti luce e videoproiezioni e con un elemento scenografico mobile e sopraelevato che permette agli attori di recitare su livelli diversi…
Una messinscena da vedere per l’imponenza (è il più grande mai ospitato al Politeama Rossetti, concepito per i teatri tedeschi più grandi e all’avanguardia, da Berlino a Brema, passando per palcoscenici come l’Alten Oper Frankfurt e il Deutschen Theater di Monaco) ma anche per l’accuratissima scelta degli interpreti, tutti intensi, espressivi e – capacità per nulla scontata – in grado di cantare e recitare il proprio ruolo caratterizzandolo nell’evoluzione dell’intera esistenza (Sissi – come altri protagonisti – viene ritratta da ragazzina in apertura dello spettacolo e poi è raccontata nella sua maturazione e fino al momento della morte) e per il taglio nitido e nuovo che i due autori hanno dato alla storia.

«La Fondazione ha voluto dare anche quest’anno il proprio sostegno per consentire al Rossetti di continuare a presentare al pubblico triestino le migliori produzioni italiane ed estere» ha sottolineato in apertura Renzo Piccini . «Tra di esse i musical dove il teatro ha confermato e superato il livello di eccellenza, tanto da far diventare Trieste la capitale di questo genere in Italia. E davanti a questo risultato la Fondazione non può che essere lieta di aver dato il proprio contributo».

Quella di Elisabeth, è una figura femminile di grande modernità, che continua ad essere amata e sentita intensamente. Studi, documentari, un suggestivo museo all’Hofburg di Vienna, seguitano ad esserle dedicati e ugualmente viva è la sua fortuna nel mondo dello spettacolo.
Se il popolare ciclo di film firmati negli anni Cinquanta da Ernst Marischka e con la deliziosa Romy Schneider ha legato il profilo di Sissi a clichés un po’ stucchevoli, di tutt’altra incisività è il punto di vista assunto nal musical di Michael Kunze e Sylvester Levay.
I due infatti tratteggiano un’Elisabeth complessa e moderna, come era veramente: dolce, innamorata, fragile, ma anche consapevole, volitiva, anticonformista.

Le donne di oggi si riconoscono in molti dei suoi lati, dai più esteriori (fu antesignana per le cure – dalla ginnastica ai trattamenti di bellezza – che dedicava al proprio corpo) al suo io più profondo, tormentato fra doveri di corte e aneliti di libertà, fra rigori da cerimoniale e slanci d’amore per il suo uomo ed i suoi figli, lacerazioni che la condussero a soffrire di anoressia nervosa.

Il musical ne ripercorre la vita, dall’infanzia felice a Possenhofen, alle nozze da favola con Franz Josef, dai trionfi politici ai drammi familiari, fino alla morte per mano dell’anarchico italiano Lucheni.
È proprio lui il narratore che ci accompagna lungo la storia, nel tentativo di raccontarci la “vera” Elisabeth e giustificare il suo gesto, impostogli dalla Morte. La Morte (Der Tod) è una figura centrale nello spettacolo, un giovane bellissimo che seduce – e alla fine possiede – Sissi e molti suoi cari: fra la Morte e l’Imperatrice – sostengono gli autori – c’è stata un’attrazione fatale, che si scioglie alla fine in un appassionato bacio liberatorio.

Straordinaria la macchina spettacolare concepita per raccontare tutto ciò: a partire da una colonna sonora che fonde sonorità liriche a trascinanti accenti pop e rock, “assolo” emozionanti a possenti numeri d’assieme (Kunze e Levay hanno al proprio attivo molti altri successi, non ultimo Rebecca, che debutterà nei prossimi mesi a Broadway).
Una partitura che il cast – che raduna nomi d’eccellenza nel panorama europeo – valorizza con forti doti interpretative: Annemieke van Dam (Elisabeth) e Mark Seibert che incarna Der Tod (la morte) forte di una carriera già ricca sia nel musical che nel cinema, sono i protagonisti. (segue locandina completa)

Nella regia di Harry Kupfer – che firmò anche la messinscena di Vienna – s’intrecciano tecnologia (con video proiezioni molto efficaci) e sogno, modernità e memoria imperiale come anche nelle scene di Hans Schavernoch e nelle coreografie di Dennis Callahan, con grandi numeri d’assieme. Completano il team creativo Yan Tax per i costumi, Hans Toelstede per le luci, per il suono Cedric Beatty e Thomas Reimer per il videodesign. La direzione musicale è di Daniel Behrens e, naturalmente, l’orchestra è dal vivo.

A Trieste, omaggio alla prima italiana del musical, due canzoni vengono eseguite in italiano: si tratta dell’aria del piccolo Rudolf (Mama wo bist du?/Mamma mi senti?) e del brano principale di Elisabeth, Ich gehör nur mir/Io sono mia. Lo spettacolo è per il resto in lingua originale con soprattitoli in italiano, nella traduzione curata da Franco Travaglio.

Trieste aveva ospitato un’anteprima di Elisabeth in forma di concerto nel luglio 2004 al Castello di Miramare, grazie alla collaborazione dello Stabile regionale con i produttori Vereinigten Bühnen Wien e con il Teatro lirico “G.Verdi” e grazie – anche allora – al contributo della Fondazione CRTrieste.

La prevendita dei biglietti è in corso: Elisabeth va in scena a Trieste, ospite del cartellone Musical dello Stabile, da giovedì 26 aprile a domenica 6 maggio. Le repliche sono tutte serali con inizio alle 20.30 tranne quelle in scena sabato 28 aprile e sabato 5 maggio (doppia replica anche alle 16) domenica 29 aprile, 6 maggio e l’1 maggio Elisabeth è in programma soltanto in pomeridiana alle ore 16.
I biglietti disponibili si possono acquistare  presso i consueti punti vendita e agenzie dello Stabile regionale  e attraverso il sito www.ilrossetti.it.

Tutta la stagione e le possibilità di adesione ai diversi cartelloni sono illustrate anche sul sito  www.ilrossetti.it; inoltre il Teatro può essere contattato telefonicamente al centralino 040.3593511.

L’ufficio stampa

LOCANDINA

Elisabeth (Annemieke van Dam/Ann Christin Elverum/Alice Macura)
La Morte (Mark Seibert/Oliver Arno/Martin Pasching)
L’arciduchessa Sofia (Betty Vermeulen/ Ann Christin Elverum/Linda Konrad/Kira Primke)
Luigi Lucheni (Kurosch Abbasi/Sven Fliege)
Duchessa Ludovica/Signora Wolf (Elissa Huber/ Ann Christin Elverum/Angela Hunkeler)
L’Imperatore Franz Joseph (Christian Alexander Müller/Martin Planz/Lars Rindelaub)
Helene von Wittelsbach (Sophie Blümel)
Il Principe ereditario Rudolph (Oliver Arno/Martin Market/Gernot Romic)
La contessa Esterhàzy (Ann Christin Elverum)
Il Duca Max di Baviera (Dennis Kozeluh/Martin Planz/Thorsten Tinney)
La contessa Sztaray (Kira Primke)
Il Conte Ludwig Grünne (Martin Pasching)
Mary Vetsera (Marthe Romer)
Il Cardinale Arcivescovo Rauscher (Lars Rindelaub)
Fanny Feifalik (Angela Hunkeler)
Il Principe Felix di Schwarzenberg (Thorsten Tinney)
Una dama di corte (Sanne Mieloo)
Il Barone Hübner (Gernot Romic)
Una istitutrice (Linda Konrad)
Il Barone Kempen (Sven Fliege)
La signora Windisch (Alice Macura)
Massimiliano del Messico (Jan Altenbockum)
Swing: Lieselot Meurisse, Claudia Wendrinsky, Sascha Kurt, Martin Planz, Johan Vandamme
Il giovane nobile ungherese (Sascha Kurt)
Un giornalista (Martin Market)
Il principe ereditario Rudolf bambino: Pietro Borghesi, Francesco Felician, Gabriele Pacini, Filippo Zoppolato.*

*la sera della prima il piccolo Rudolf sarà Gabriele Pacini



Congratulazioni

Errore

Iscriviti alla newsletter