“ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI” CON I RAGAZZI DELLE SCUOLE
- 10 Maggio 2005
- Generale
Debutta mercoledì 11 maggio il capolavoro goldoniano Arlecchino servitore di due padroni nella edizione portata in scena dagli allievi del “Teatro Stabile dei Ragazzi 2005”.
L’iniziativa, promossa dallo Stabile regionale assieme alla Civica Scuola d’Arte Drammatica di Trieste, accompagna annualmente un gruppo di ragazzi delle scuole medie alla scoperta del magico mondo del palcoscenico: il laboratorio è concepito in modo che ogni fase della creazione teatrale avvenga sotto gli occhi degli allievi, dalla selezione degli attori all’impostazione della recitazione, della voce, del movimento; dall’analisi del testo alla creazione degli elementi scenici e dei costumi… Fino al debutto sul palcoscenico del Politeama Rossetti.
Diretti da Maurizio Soldà e seguiti anche da altri insegnanti, i giovani partecipanti si sono preparati al debutto per mesi: mercoledì 11 maggio alle ore 20.30 saranno protagonisti dunque del loro Arlecchino servitore di due padroni, per la regia dello stesso Soldà.
Dopo questa recita serale, giovedì 12 e venerdì 13 maggio lo spettacolo replicherà in mattinée per il pubblico delle scuole.
Per la seconda volta dall’anno della sua fondazione, il “Teatro Stabile dei Ragazzi” incentra la propria attenzione e il proprio lavoro su Carlo Goldoni: dopo Il Bugiardo infatti – che nel marzo 1997 fu il primo spettacolo portato in scena dai giovani allievi coinvolti nell’iniziativa dello Stabile regionale – la Civica Scuola d’Arte Drammatica ha scelto ora nuovamente un testo del grande autore veneziano per avvicinare i ragazzi all’arte del teatro.
Arlecchino servitore di due padroni è adattissimo a impostare un discorso sulla storia del teatro e sull’arte della messinscena senza correre il rischio di annoiare i giovanissimi partecipanti, che – come sempre – anche per l’edizione 2005 dell’iniziativa sono accorsi numerosi alle selezioni e hanno partecipato con grande entusiasmo al laboratorio e alle prove.
Con Arlecchino servitore di due padroni Soldà introduce i ragazzi al mondo della prosa classica, ma anche del teatro divertente, costruito sull’attore e sulle sue ampie potenzialità e sulla genilaità di un autore capace di costruire un testo ricco di fantasia, d’invenzione e di sorprese composte in un meccanismo perfetto.
Scritto armonizzando la creatività drammaturgica di Goldoni e gli amatissimi “lazzi” tipici dell’antica Commedia dell’Arte, il testo porta in scena le vicende di due coppie di innamorati, le cui storie sentimentali si ingarbugliano e si risolvono grazie all’intervento di Arlecchino, un servitore imbranato, furbissimo, comico e sempre affamatissimo.
È proprio la fame – e il conseguente continuo bisogno di denaro – a spingere Arlecchino ad accettare di lavorare per due diversi padroni: l’uno è all’oscuro dell’esistenza dell’altro e il povero servitore deve cercare di accontentare entrambi senza metterli in sospetto. Ovviamente il trucco non potrà reggere a lungo e Arlecchino sarà costretto a vere prove di temerario virtuosismo per servire loro contemporaneamente due ricchissimi pranzi (senza poter assaggiare niente), per riordinare stanze e bagagli, consegnare lettere ai rispettivi innamorati… impossibile non combinare qualche pasticcio rivelatore!
Della commedia, Giorgio Strehler offrì nel 1947 un’edizione irraggiungibile, uno spettacolo che da allora il Piccolo Teatro di Milano ha mantenuto quasi costantemente in cartellone, portandolo in tournèe in tutto il mondo. Uno spettacolo che nella sua semplice perfezione, è considerato una pietra miliare per chi fa teatro e che sicuramente ha rappresentato una lezione fondamentale anche per i giovani allievi della Civica Scuola, che con impegno, guidati da Soldà, daranno vita a tutte le maschere e ai personaggi previsti dal copione e saranno accompagnati sul palcoscenico dalla musica eseguita dal vivo da alcuni ragazzi diretti e preparati dalla maestra Sara Gobbo.
In questi anni, diversi gruppi di giovanissimi interpreti hanno coronato il loro sogno di “attori in erba” interpretando – dopo Il Bugiardo – lo shakespeariano Sogno di una notte di mezza estate, poi classici della letteratura infantile come il Pinocchio di Collodi e Alice nel paese delle meraviglie, la Storia di Bertoldo nella stesura di Fulvio Tomizza, il commovente Oliver Twist. Per concludere, nel 2004, con uno dei lavori più felici del cinema per ragazzi: Mary Poppins, dato addirittura in forma di musical.
Con Arlecchino servitore di due padroni si ritorna al teatro puro. In scena ammireremo attori e musici: Maria Cristina Bussani interpreterà Clarice, Paolo Cartago sarà Silvio, Rosaura Conti darà vita alla deliziosa servetta Smeraldina, Carla Di Leva darà vita a Brighella, mentre il vecchio Balanzone sarà interpretato da Muriel Doz. Alessandra Peruch reciterà nel ruolo di Pantalone mentre ad Adelaide Peruzzi andrà il personaggio di Beatrice; il virtuosismo di Arlecchino metterà alla prova il talento di Giacomo Segulia, Florindo avrà il volto di Massimiliano Vascotto e infine Giovanni Matthias Versa interpreterà il Cameriere.
Accompagneranno dal vivo con la loro musica le azioni dello spettacolo Diego Geri (mandolino), Matteo Maver (percussioni), Sanja Mikac (violino), Martina Sanna e Nina Vodopivec (flauto traverso) e Giulio Speranza (flauto dolce) istruiti dalla maestra Sara Gobbo.
Lo spettacolo si avvarrà delle scene realizzate da Flavio Dogani – veri e propri fondali dipinti, nel segno della tradizione settecentesca dei comici dell’arte – mentre ha curato la realizzazione dei costumi Marina Arcion.
I biglietti (che per le scuole sono in vendita al prezzo speciale di €3, previa prenotazione allo 040-3593511) sono disponibili per tutti gli interessati a €5, per la serata di mercoledì 11 maggio. La Biglietteria del Politeama Rossetti è aperta da martedì a sabato con orario 8.30-12.30, 15.30-19. Informazioni anche sul sito www.ilrossetti.it e al numero del teatro, 040/3593511.
L’iniziativa, promossa dallo Stabile regionale assieme alla Civica Scuola d’Arte Drammatica di Trieste, accompagna annualmente un gruppo di ragazzi delle scuole medie alla scoperta del magico mondo del palcoscenico: il laboratorio è concepito in modo che ogni fase della creazione teatrale avvenga sotto gli occhi degli allievi, dalla selezione degli attori all’impostazione della recitazione, della voce, del movimento; dall’analisi del testo alla creazione degli elementi scenici e dei costumi… Fino al debutto sul palcoscenico del Politeama Rossetti.
Diretti da Maurizio Soldà e seguiti anche da altri insegnanti, i giovani partecipanti si sono preparati al debutto per mesi: mercoledì 11 maggio alle ore 20.30 saranno protagonisti dunque del loro Arlecchino servitore di due padroni, per la regia dello stesso Soldà.
Dopo questa recita serale, giovedì 12 e venerdì 13 maggio lo spettacolo replicherà in mattinée per il pubblico delle scuole.
Per la seconda volta dall’anno della sua fondazione, il “Teatro Stabile dei Ragazzi” incentra la propria attenzione e il proprio lavoro su Carlo Goldoni: dopo Il Bugiardo infatti – che nel marzo 1997 fu il primo spettacolo portato in scena dai giovani allievi coinvolti nell’iniziativa dello Stabile regionale – la Civica Scuola d’Arte Drammatica ha scelto ora nuovamente un testo del grande autore veneziano per avvicinare i ragazzi all’arte del teatro.
Arlecchino servitore di due padroni è adattissimo a impostare un discorso sulla storia del teatro e sull’arte della messinscena senza correre il rischio di annoiare i giovanissimi partecipanti, che – come sempre – anche per l’edizione 2005 dell’iniziativa sono accorsi numerosi alle selezioni e hanno partecipato con grande entusiasmo al laboratorio e alle prove.
Con Arlecchino servitore di due padroni Soldà introduce i ragazzi al mondo della prosa classica, ma anche del teatro divertente, costruito sull’attore e sulle sue ampie potenzialità e sulla genilaità di un autore capace di costruire un testo ricco di fantasia, d’invenzione e di sorprese composte in un meccanismo perfetto.
Scritto armonizzando la creatività drammaturgica di Goldoni e gli amatissimi “lazzi” tipici dell’antica Commedia dell’Arte, il testo porta in scena le vicende di due coppie di innamorati, le cui storie sentimentali si ingarbugliano e si risolvono grazie all’intervento di Arlecchino, un servitore imbranato, furbissimo, comico e sempre affamatissimo.
È proprio la fame – e il conseguente continuo bisogno di denaro – a spingere Arlecchino ad accettare di lavorare per due diversi padroni: l’uno è all’oscuro dell’esistenza dell’altro e il povero servitore deve cercare di accontentare entrambi senza metterli in sospetto. Ovviamente il trucco non potrà reggere a lungo e Arlecchino sarà costretto a vere prove di temerario virtuosismo per servire loro contemporaneamente due ricchissimi pranzi (senza poter assaggiare niente), per riordinare stanze e bagagli, consegnare lettere ai rispettivi innamorati… impossibile non combinare qualche pasticcio rivelatore!
Della commedia, Giorgio Strehler offrì nel 1947 un’edizione irraggiungibile, uno spettacolo che da allora il Piccolo Teatro di Milano ha mantenuto quasi costantemente in cartellone, portandolo in tournèe in tutto il mondo. Uno spettacolo che nella sua semplice perfezione, è considerato una pietra miliare per chi fa teatro e che sicuramente ha rappresentato una lezione fondamentale anche per i giovani allievi della Civica Scuola, che con impegno, guidati da Soldà, daranno vita a tutte le maschere e ai personaggi previsti dal copione e saranno accompagnati sul palcoscenico dalla musica eseguita dal vivo da alcuni ragazzi diretti e preparati dalla maestra Sara Gobbo.
In questi anni, diversi gruppi di giovanissimi interpreti hanno coronato il loro sogno di “attori in erba” interpretando – dopo Il Bugiardo – lo shakespeariano Sogno di una notte di mezza estate, poi classici della letteratura infantile come il Pinocchio di Collodi e Alice nel paese delle meraviglie, la Storia di Bertoldo nella stesura di Fulvio Tomizza, il commovente Oliver Twist. Per concludere, nel 2004, con uno dei lavori più felici del cinema per ragazzi: Mary Poppins, dato addirittura in forma di musical.
Con Arlecchino servitore di due padroni si ritorna al teatro puro. In scena ammireremo attori e musici: Maria Cristina Bussani interpreterà Clarice, Paolo Cartago sarà Silvio, Rosaura Conti darà vita alla deliziosa servetta Smeraldina, Carla Di Leva darà vita a Brighella, mentre il vecchio Balanzone sarà interpretato da Muriel Doz. Alessandra Peruch reciterà nel ruolo di Pantalone mentre ad Adelaide Peruzzi andrà il personaggio di Beatrice; il virtuosismo di Arlecchino metterà alla prova il talento di Giacomo Segulia, Florindo avrà il volto di Massimiliano Vascotto e infine Giovanni Matthias Versa interpreterà il Cameriere.
Accompagneranno dal vivo con la loro musica le azioni dello spettacolo Diego Geri (mandolino), Matteo Maver (percussioni), Sanja Mikac (violino), Martina Sanna e Nina Vodopivec (flauto traverso) e Giulio Speranza (flauto dolce) istruiti dalla maestra Sara Gobbo.
Lo spettacolo si avvarrà delle scene realizzate da Flavio Dogani – veri e propri fondali dipinti, nel segno della tradizione settecentesca dei comici dell’arte – mentre ha curato la realizzazione dei costumi Marina Arcion.
I biglietti (che per le scuole sono in vendita al prezzo speciale di €3, previa prenotazione allo 040-3593511) sono disponibili per tutti gli interessati a €5, per la serata di mercoledì 11 maggio. La Biglietteria del Politeama Rossetti è aperta da martedì a sabato con orario 8.30-12.30, 15.30-19. Informazioni anche sul sito www.ilrossetti.it e al numero del teatro, 040/3593511.
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