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Crediti
drammaturgia e regia Stefano Ricci
con Donatella Finocchiaro e cast in via di definizione
produzione Teatro Biondo Palermo
Donatella Finocchiaro interpreterà Thérèse, la protagoni - sta dell’omonima opera di Émile Zola. La magistrale regia di Stefano Ricci, drammaturgo e regista pluripremiato per il suo teatro di ricerca dal distintivo linguaggio con - temporaneo, coglie pienamente l’indagine sulla fragilità umana trasferendola ai giorni nostri.
PREZZO DEI BIGLIETTI
Premium Seat Interi € 34,00 | Ridotti € 29,00 | 3★
Poltronissima Interi € 33,00 | Ridotti € 28,00 2★
Platea GOLD Interi € 28,00 | Ridotti € 23,00 2★
Platea SILVER Interi € 25,00 | Ridotti € 21,00 2★
Platea SMART Interi € 22,00 | Ridotti € 18,00 1★
Palchi Platea Interi € 110,00 | Ridotti € 92,00 8★
Galleria GOLD Interi € 21,00 | Ridotti € 17,00 1★
Galleria SILVER Interi € 18,00 | Ridotti € 15,00 1★
Galleria SMART Interi € 15,00 | Ridotti € 13,00 1★
Economy 1 (visibilità ridotta) Interi € 11,00
Economy 2 (visibilità ridottissima) Interi € 9,00
Prenotazioni stelle/abbonamento libero 4/03 h. 10.00
Vendita biglietti/school card 6/03 h. 10.00
Il naturalismo ottocentesco, ed Émile Zola ne è il principale esponente, si basa principalmente su una puntuale attinenza alla realtà, influenzato dalla scienza, dalla medicina sperimentale e dalla nascente psichiatria, tutti elementi, questi, che affiorano prepotentemente nel suo romanzo “Thérèse Raquin”. Ci troviamo di fronte a un racconto che non è solo la storia di un adulterio che finisce in tragedia ma ad un vero e proprio studio psicologico e fisiologico sulla natura umana e sulle modifiche che in essa avvengono sotto l’influsso dell’ambiente e delle circostanze. Viviseziona scientificamente e senza alcuna pietà i personaggi e le loro pulsioni nascoste ma anche il senso di colpa, sentimento che perseguiterà i due amanti omicidi Thérèse e Laurent, guidati da una bestiale passione e da una natura senza freni inibitori, sotto le “sembianze” del fantasma dell’ex marito Camille e che li indurrà al doppio suicidio. La protagonista, qui interpretata sa una grande Donatella Finocchiaro, donna dominata dai più bassi istinti esacerbati da una vita cui l’hanno costretta e Laurent, spinto dal desiderio di vivere oziando e coltivando i propri vizi, si trovano all’inizio conniventi per poi arrivare ad odiarsi e a desiderare la morte piuttosto che una vita tormentata e infelice. Stefano Ricci, drammaturgo e regista pluripremiato per il suo teatro di ricerca e il suo distintivo linguaggio contemporaneo, coglie pienamente l’indagine sulla fragilità umana fatta da Zola trasferendola ai giorni nostri.