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Crediti
di e con Sergio Bernal
ballerini: Sergio Bernal, Cristina Cazorla, Carlos Romero, Ana Sophia Scheller
musiche eseguite da: Orquesta Cruz Diez cantante: Antón
cantaora: Paz de Manuel
chitarra: Daniel Jurado
percussioni: Javier Valduncielproduttore esclusivo per l’Italia Daniele Cipriani Entertainment
“Ser” come “essere” in spagnolo: un modo di presentarsi prima ancora di danzare per il grande ballerino e coreografo spagnolo Sergio Bernal, per la prima volta, e finalmente, al Rossetti.
PREZZO DEI BIGLIETTI
Premium Seat Interi € 50,00 | Ridotti € 41,00 | 4★
Poltronissima Interi € 48,00 | Ridotti € 40,00 | 4★
Platea GOLD Interi € 40,00 | Ridotti € 33,00 | 3★
Platea SILVER Interi € 36,00 | Ridotti € 30,00 | 3★
Platea SMART Interi € 33,00 | Ridotti € 26,00 | 3★
Palchi Platea Interi € 158,00 | Ridotti € 132,00 | 14★
Galleria GOLD Interi € 30,00 | Ridotti € 25,00 | 2★
Galleria SILVER Interi € 26,00 | Ridotti € 22,00 | 2★
Galleria SMART Interi € 22,00 | Ridotti € 18,00 | 2★
Economy 1 (visibilità ridotta) Interi € 16,00 | Ridotti € 13,00 1★
Economy 2 (visibilità ridottissima) Interi € 12,00 | Ridotti € 10,00 1★
Prenotazioni stelle/abbonamento libero 17/12 h. 10.00
Vendita biglietti 19/12 h. 10.00
Pluripremiato, conteso dalle più prestigiose compagnie di danza e di flamenco, Sergio Bernal è un’icona e il suo flamenco folgorante e nato su solide basi di danza classica e su una sapienza e un eclettismo ammirevoli, magnetizza il pubblico di tutto il mondo. In questo spettacolo parla di sé attraverso nove coreografie in cui è quasi sempre coinvolto e in scena: tocca tutti gli stili che gli sono appartenuti dagli esordi della sua carriera alla notorietà di oggi. A partire dal balletto classico al quale si è formato giovanissimo e che continua a studiare come base quotidiana di ogni disciplina coreutica.
«Ne ritroviamo echi in Spring, un passo a due da lui composto, coreografo eclettico come pochi altri, capace di creare brani per gli altri così come per sé stesso - scrive nel programma di sala Valentina Bonelli - un impegno arduo quanto mai per l’obiettività che richiede e l’autocompiacimento da evitare».
Ripercorrendo la sua parabola artistica e le proprie ispirazioni, Bernal passa poi da brani che rispondono alla «forma più classica di flamenco» alla danza stilizzata dal pop americano, che irrompe sul palco con una canzone di Beyoncé, fino ad arrivare a un irresistibile ma raffinato finale, “A Bailar” quasi un invito al pubblico in cui sceglie di esprimere un’energia «ispirata a William Forsythe». Sarà di certo una serata memorabile, da non mancare.