QUANDO NOI MORTI CI RISVEGLIAMO


Votazioni aperte dal 7 Gennaio
  • Crediti

    ideazione, regia, luci, video Rajeev Badhan

    con (in o. a.) Rajeev Badhan, Alberto Baraghini, Rebecca Sisti, Elena Strada e Yuri Piccolotto alla batteria

    produzione SlowMachine

Rajeev Badhan attualizza l’ultima opera di Ibsen e contamina video live, teatro, musica in un lavoro ricco di suggestioni.
 

PREZZO DEI BIGLIETTI

Posto unico Interi € 19 | Ridotti € 16 | 1★

Last minute € 15

 

Prenotazioni stelle/abbonamento libero 03/12 h. 10.00

Vendita biglietti/school card 05/12 h. 10.00

Martedì 7 Gennaio
19:30
Mercoledì 8 Gennaio
21:00
Giovedì 9 Gennaio
21:00

Lo scorso anno la lettura che Rajeev Badhan e la compagnia Slowmachine hanno dato de “Le notti bianche”, ha colpito il pubblico della Sala Bartoli: per la freschezza del loro linguaggio - fatto di un’affascinante connessione fra teatro tradizionale, musica, video live, - e allo stesso tempo per la grande coerenza nella loro, pur attualizzata, rilettura del capolavoro dostojevskiano. In questa stagione, l’originale gruppo di artisti si concentra su un altro classico del teatro - Henrik Ibsen - e, ispirato da “Quando noi morti ci risvegliamo” porta avanti una riflessione sull’intreccio tra arte e vita, che ogni artista percepisce indissolubile.

Nel testo ibseniano uno scultore in crisi creativa e matrimoniale, reincontra per caso una donna amata nel passato, la sua musa e modella della sua opera più famosa. La donna però gli rinfaccia di averle rovinato la vita. Quando l’artista riesce a convincerla ad abbandonare tutto per ricreare la loro unione nell’arte e nella vita, è però il destino a frapporsi violentemente.

L’ultima livida opera di Ibsen diviene allora per Rajeev Badhan punto di partenza per sviluppare ulteriormente la sua ricerca in un’ottica di contaminazioni fra arti e nuove tecnologie, creando - spiega - «una dimensione in cui tutto è dichiarato, tutto è reale e allo stesso tempo tutto è finzione, tutto è vivo, ma allo stesso tempo tutto è già morto. Una dimensione visiva che cerca di andare oltre le parole, anche attraverso una costruzione sonora live e una scena che combina elementi materici naturali ed elementi tecnici».

Congratulazioni

Errore

Iscriviti alla newsletter