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Crediti
di William Shakespeare
drammaturgia Dacia Marainiadattamento scenico Antonio Prisco
regia Giorgio Pasotti
con Giacomo Giorgio, Giorgio Pasotti, Claudia Tosoni, Davide Paganini, Gerardo Maffei, Salvatore Rancatore, Andrea Papale, Anna Dalia Aly
scena Giovanni Cunsolo
immagini Thierry Lechanteurcostumi Sabrina Beretta
musiche originali Patrizio Maria D’Artista
Produzione Teatro Stabile d’Abruzzo In coproduzione con Marche Teatro, Stefano Francioni Produzioni, Virginy L’isola trovata
in collaborazione con Teatro Maria Caniglia
«Dopo cinque secoli quest’opera ci mette ancora di fronte a una realtà malata e incattivita, l’“Otello” è tragicamente attuale» assicura Giorgio Pasotti, artista poliedrico ammirato dal pubblico per i successi cinematografici e televisivi, ma che si dedica al teatro - da direttore, regista, interprete - con grande passione.
PREZZO DEI BIGLIETTI
Premium Seat Interi € 34,00 | Ridotti € 29,00 | 3★
Platea GOLD Interi € 28,00 | Ridotti € 23,00 2★
Platea SILVER Interi € 25,00 | Ridotti € 21,00 2★
Platea SMART Interi € 22,00 | Ridotti € 18,00 1★
Palchi Platea Interi € 110,00 | Ridotti € 92,00 8★
Galleria GOLD Interi € 21,00 | Ridotti € 17,00 1★
Galleria SILVER Interi € 18,00 | Ridotti € 15,00 1★
Galleria SMART Interi € 15,00 | Ridotti € 13,00 1★
Economy 1 (visibilità ridotta) Interi € 11,00
Economy 2 (visibilità ridottissima) Interi € 9,00
Prossimamente verranno comunicate le date di prevendita.
Di Shakespeare ama l’universalità del messaggio, che sottolinea, in questo nuovo allestimento, scegliendo la traduzione di una scrittrice contemporanea come Dacia Maraini e puntando fortemente l’attenzione sul piano di lettura che con più sgomento rimanda all’oggi: quello dell’amore violento, dell’insicurezza, delle vite non rispettate. La drammaturgia di Dacia Maraini segue infatti il filo rosso di una violenza che cresce senza motivo, l’illusione del possesso, fino al delitto e al suicidio per stupidità. Uguali ai molti che popolano le pagine dei nostri giornali, raccontando la fragilità, l’amore incondizionato di tante Desdemona moderne e le insicurezze inspiegabili di tanti Otello sperduti nelle nostre città.
Per Shakespeare c’erano la sfida di Desdemona - per amore - alle convenienze sociali e la lotta per l’accettazione e per la libertà di essere e di amare da parte del moro, dello straniero: incapace di tremare in battaglia ma marito insicuro, raggirabile dalla lucida perfidia di Jago. Tanto da uccidere e uccidersi per gelosia. È qui l’urgenza dello spettacolo, secondo Pasotti che sarà Jago, accanto a un Otello capace di commuovere e turbare, interpretato da Giacomo Giorgio, divo di “Mare fuori”.