Votazioni aperte dal 27 Ottobre
  • Crediti

    di Enrico Castellani e Valeria Raimondi

    con Ettore Castellani e Orlando Castellani
    e con Valerio Raimondi, Enrico Castellani, Luca Scotton

    video di Francesco Speri

    luci e audio di Luca Scotton

    produzione Babilonia Teatri e La Corte Ospitale
    coproduzione Operaestate Festival Veneto
    in collaborazione con Dialoghi- Residenze delle Arti Performative e Villa Manin 2021

Due bambini soli sulla scena ci raccontano il loro punto di vista sul futuro del mondo. Quale relazione abbiamo instaurato con il nostro pianeta, l’unico, a  quanto pare, abitabile nell’intero universo?

PREZZO DEI BIGLIETTI

Posto unico Interi € 19 | Ridotti € 16 | 1★

Last minute € 15

 

Prossimamente verranno comunicate le date di prevendita.

Lunedì 27 Ottobre
19:30
Martedì 28 Ottobre
21:00

Con “Mulinobianco” si avvia un trittico di spettacoli attraverso cui il Teatro Stabile,  incrementando spinta propulsiva alla sua già consolidata collaborazione con FESTIL - la rassegna diretta da Tommaso Tuzzoli e Federico Bellini - propone agli appassionati di “Scena contemporanea” una sequenza di tre punte di diamante, in ambito di linguaggi teatrali innovativi del panorama italiano. La prima tappa è firmata da Babilonia Teatri, gruppo fondato da Enrico Castellani e Valeria Raimondi: una formazione che a detta di molta critica crea un “teatro pop, rock, punk” e che ha già meritato il prestigioso Leone d’argento della Biennale di Venezia. Lo sguardo dissacrante ed i nuovi codici visuali che contraddistinguono la sua espressività si concentrano qui su una questione fondamentale: «“Mulinobianco” si interroga sulla relazione che abbiamo instaurato con il pianeta che abitiamo, a quanto pare l'unico abitato, nonché l'unico abitabile nell'intero universo» raccontano gli autori, Castellani e Raimondi. «Due bambini soli sulla scena. Due bambini parlano ad una platea di adulti. Due bambini ci raccontano il loro punto di vista sul futuro del mondo. Ci consegnano un mazzo di fiori finti, senza chiarire se siamo chiamati a riconoscere che anche i polimeri sintetici possono essere belli o se vogliono ricordarci che le piante torneranno presto ad essere le sole padrone del mondo». La pièce è molto apprezzata dalla critica: «a recitare sono due bambini veri - ha commentato ad esempio Franco Cordelli sul Corriere della Sera - prodigiosi, meravigliosi, commoventi».Due bambini soli sulla scena ci raccontano il loro punto di vista sul futuro del mondo. Quale relazione abbiamo instaurato con il nostro pianeta, l’unico, a  quanto pare, abitabile nell’intero universo?

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