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Crediti
tratto dal romanzo “La Vie Devant soi” di Romain Gary Emile Ajar
© Mercure de France
diritti teatrali gestiti dalle edizioni Gallimard con il nome di “Roman Gary come autore dell’opera originale
traduzione Giovanni Bagliolo, edizione Biblioteca Neri Pozzariduzione e regia di Silvio Orlando
con Silvio Orlando
scene di Roberto Crea
costumi di Piera Mura
direzione musicale Simone Campa
con l’Ensemble dell’Orchestra Terra Madre:
Simone Campa (chitarra battente, percussioni), Gianni Denitto (clarinetto, sax), Maurizio Pala (fisarmonica), Kaw Sissoko (kora, Djembe)disegno luci Valerio Peroni
organizzazione Maria Laura Rondanini
direttore di scena Luigi Flammia
fonico Gianrocco Bruno
amministrazione Teresa Rizzoproduzione Cardellino srl
Nel 1975 usciva in Francia il romanzo “La vie devant soi” di Emile Ajar, pseudonimo dello scrittore lituano Romain Gary, che vinse nello stesso anno, tra molte polemiche, il premio Goncourt.
Nella sua meravigliosa interpretazione Silvio Orlando racconta con naturalezza e ironia le vicende del bambino arabo di dieci anni Momò, figlio di una giovane prostituta che vive insieme ad altri bambini, tutti “incidenti sul lavoro” come lui, nella pensione di Madame Rose, ex prostituta ebrea reduce da Auschwitz. Il legame fra i due protagonisti porta a un percorso di crescita e cambiamento per entrambi malgrado la notevole differenza di età che li divide, percorso che li porterà a capirsi e volersi bene fino alla fine.
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PREZZO DEI BIGLIETTI
Platea A-B Interi € 27 | Ridotti € 24 | 2★
Platea C Interi € 23 | Ridotti € 19 | 1★
Gallerie Interi € 18 | Ridotti € 16 | 1★
Prenotazioni stelle 07/03 h. 10.00
Vendita biglietti 09/03 h. 10.00
L’autore fotografa con maestria la difficile vita degli individui che popolano il quartiere multietnico parigino di Belleville, un ambiente claustrofobico dove convivono persone appartenenti ai ceti più popolari e indifesi, prostitute, drogati e travestiti. L’intenso monologo di Silvio Orlando, accompagnato dal commento musicale di Simone Canapa, direttore musicale, ed eseguito dal vivo dell’Ensemble Terra Madre, farà commuovere e divertire gli spettatori regalando uno spaccato di vita estremamente contemporaneo che affronta temi e problematiche odierne come la convivenza non sempre facile fra culture, religioni e stili di vita diversi. Le ultime parole del romanzo di Gary, pur nella loro estrema semplicità, lasciano al lettore e agli spettatori un messaggio molto profondo che ne riassume il senso: BISOGNA VOLERSI BENE.