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  • Crediti

    di e con Pietro Giannini
    consulenza drammaturgica Comitato Parenti Vittime Ponte Morandi

    visual artist Loredana Antonelli

    luci Aldo Mantovani

    produzione Teatro Nazionale di Genova

Ha solo 24 anni Pietro Giannini, ma è già un brillante attore e un drammaturgo risoluto e nitido, che magnetizza il pubblico con un Teatro potente e consapevole. Un Teatro che ritrova la sua forza nella funzione critica, di rito civile collettivo. Ne “La traiettoria calante” Giannini fonde teatro civile, d’inchiesta, d’emozione ripercorrendo la storia del Ponte Morandi di Genova. I

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Venerdì 27 Febbraio
19:30
Sabato 28 Febbraio
21:00
Domenica 1 Marzo
17:00

Ha solo 24 anni Pietro Giannini, ma è già un brillante attore e un drammaturgo risoluto e nitido, che magnetizza il pubblico con un Teatro potente e consapevole. Un Teatro che ritrova la sua forza nella funzione critica, di rito civile collettivo.

Ne “La traiettoria calante” Giannini fonde teatro civile, d’inchiesta, d’emozione ripercorrendo la storia del Ponte Morandi di Genova. Il 14 agosto del 2018 è uno di quei giorni di cui tutti i genovesi - e anche moltissimi italiani - ricordano perfettamente dove fossero, cosa stessero facendo, mentre apprendevano una notizia inimmaginabile: il crollo - a causa del degrado dei materiali - dell’enorme ponte, che trascinava con sé 43 persone innocenti e precipitava nella tragedia assieme alle loro vite, quelle delle loro famiglie, stravolgendo un’intera comunità. L’attore ne è il testimone inerme, solo in scena, nel vuoto di oggetti e di suoni del “post catastrofe”, supportato solo dalle proiezioni della visual artist Loredana Antonelli. Ma il teatro, il monologo, la testimonianza sono per lui armi appuntite. Inizia a raccontare dalla costruzione del ponte, avvenuta fra il 1963 e il 1967 e attraversa il tempo, la demagogia, le bugie, la corruzione, l’omertà fino a quel terribile 14 agosto.

Così si piange e si ride, calamitati dall’intensità di Pietro Giannini, e ci si indigna: l’indignazione, secondo l’attore è un sentimento importante da suscitare, perché dura nel tempo. Proprio su questo sentimento ha voluto lavorare, in un teatro che per lui è «incontro a cuore aperto. La risposta più attuale a quest’epoca».

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