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  • Crediti

    Di: di Guillem Clua

    Traduzione: Martina Vannucci
    adattamento di Pino Tierno

    Regia: Francesco Randazzo

    Interpreti: Lucia Sardo e Luigi Tabita

    Costumi: Riccardo Cappello

    Musiche: Massimiliano Pace

    Luci: Salvo Orlando

    Produzione: Teatro Stable di Catania

    Repliche: 6

PREZZO DEI BIGLIETTI

Posto unico Interi € 19 | Ridotti € 16 | 1

Last minute € 15

 

Prenotazioni abbonati altri-percorsi 11/1 h. 10.00

Prenotazioni stelle 15/1 h. 10.00

Vendita biglietti 17/1 h. 10.00

Martedì 19 Marzo
19:30
Mercoledì 20 Marzo
21:00
Giovedì 21 Marzo
21:00
Venerdì 22 Marzo
19:30
Sabato 23 Marzo
21:30
Domenica 24 Marzo
17:00

Dopo una formazione nel giornalismo, il catalano Guillem Clua si è imposto nel panorama del teatro internazionale come una delle voci più innovative e versatili della drammaturgia contemporanea. La critica ha apprezzato la multidisciplinarietà e l’eclettismo della sua produzione teatrale, che nondimeno risulta molto attenta sia alla scelta degli argomenti che alla finezza della scrittura. Il principale obiettivo di Clua è infatti quello di proporre allo spettatore storie e temi che si possano sentire vicini: per questo fine l’autore ricorre a giochi drammaturgici interessanti, ritmi incalzanti e anche a contaminazioni con altri codici espressivi, quelli ad esempio del cinema o dei social. Grazie alla sensibilità di giornalista, che gli assicura particolare incisività e intuizione, e in seguito all’esperienza d’autore vissuta in Spagna, ma anche all’estero, fra Londra e New York, Clua possiede una Weltanschauung di ampio respiro ed è molto attento all’attualità. I suoi testi s’incardinano spesso sui grandi temi contemporanei e della politica: le guerre, la situazione mediorientale, il cambio climatico, il pericolo dei nazionalismi...

Ne “La rondine”, che lo Stabile di Catania ha messo in scena per la prima volta in lingua italiana, Guillem Clua trae ispirazione dalla strage di Orlando per lanciare un appello contro l’intolleranza, l’omofobia e contro ogni odio cieco che fa strage di innocenti. Ma nella piéce non riecheggia soltanto l’attentato del 2016 in Florida, in cui morirono 49 avventori del Bar Pulse, ma anche l’ingiustizia assurda degli atti terroristici compiuti al Bataclán di Parigi, sul lungomare di Nizza, sulle Ramblas a Barcellona. Il pensiero di Clua sgorga dal dialogo fra due personaggi: Marta, severa maestra di canto, e Matteo che si rivolge a lei per poter interpretare al meglio un’aria alla commemorazione della madre scomparsa. Nel corso della lezione, i due si confrontano e si rivelano dettagli di un passato che li accomuna, nell’esperienza dolorosa della perdita, nella coscienza della propria fragilità, nella conoscenza dell’amore.

Lo Stabile di Catania ha scelto per i due ruoli degli interpreti di talento, come Lucia Sardo e Luigi Tabita, diretti da Francesco Randazzo che rispetto al tema dello spettacolo osserva: «Senza mai essere sentenziosa, ma attraverso un appassionante percorso drammaturgico, questa storia ci dice quanto sia importante non solo l’amare, ma anche e soprattutto la sincerità, l’accettazione dell’altro nella sua verità, e che questa è l’essenza pura dell’amore». 

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