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Crediti
tratto da "La lingua virale" di Diego Marani
adattamento e regia Silvia Mercuriali
con Emiliano Albor Boscato, Federica Lea Cavallaro, Marta Cellamare, Alessandro Colombo, Claudio Gattulli, Carlotta Grimaldi, Irene Lay, Guido Sciarroni, Silvia Viviani, Giorgio Zobel
produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per GO! 202
Diego Marani ha scritto questa pièce in “europanto”, lingua artificiale creata contaminando lingue europee. Reciteranno - diretti da Silvia Mercuriali - alcuni degli attori formati nel laboratorio di preparazione.
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PREZZO DEI BIGLIETTI
Posto unico Interi € 19 | Ridotti € 16 | 1★
Last minute € 15
Prenotazioni stelle/abbonamento libero 08/10 h. 10.00
Vendita biglietti/school card 10/10 h. 10.00
«C’è soddisfazione da parte della Regione per il premio attribuito al racconto di Diego Marani, perché l'opera è perfettamente coerente con la visione in ambito culturale di questa Amministrazione, improntata al superamento della concezione di confine inteso come divisione, il quale invece diventa opportunità di dialogo e di confronto» ha detto il vicepresidente della Regione con delega alla Cultura, Mario Anzil, annunciando il conferimento - che avverrà a Pordenonelegge - del “Premio letterario Friuli Venezia Giulia. Il racconto dei luoghi e del tempo” allo scrittore Diego Marani per il libro “La lingua virale”.
Un testo che il direttore del Teatro Stabile aveva già notato e attorno al quale ha scelto di costruire un laboratorio per giovani attori, condotto da Silvia Mercuriali, artista che vive a Londra e che ha lavorato in tutto il mondo, dalla Brisbane Powerhouse (Australia), al Museo d’arte di Kochi (Giappone), all'Heritage Fund (Stati Uniti), oltre alle molte commissioni nel Regno Unito. La particolarità del teso è di essere scritto in Europanto, un idioma costituito da un insieme di tutte le lingue europee che Diego Marani ha ideato come provocazione contro l’integralismo di chi predica la “purezza” delle lingue: Marani invita invece a vedere le lingue come strumenti identitari che sono in continuo mutamento e soggette a contaminazioni, senza confini netti e invalicabili. Un tema perfettamente in linea con i principi di GO!2025 e che prenderà forma teatrale per la regia della stessa Mercuriali e con protagonisti i partecipanti al laboratorio.