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Crediti
Regia: Pippo Delbono
Interpreti principali: Pippo Delbono
Interpreti: Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Bobò, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Pepe Robledo, Zakria Safi, Grazia Spinella
Scene: Composizione floreale di Thierry Boutemy Capo macchinista: Enrico Zucchelli-
Costumi: Elena Giampaoli
Musiche: Pippo Delbono, Antoine Bataille, Nicola Toscano e autori vari- Suono di Giulio Antognini
Luci: Orlando Bolognesi
Produzione: Emilia Romagna Teatro Fondazione - Coproduzione: Théâtre de Liège, Le Manège Maubeuge – Scène Nationale
Responsabile di produzione:Alessandra Vinanti
Organizzazione: Silvia CassanelliRepliche: 2
PREZZO DEI BIGLIETTI
Speciale PROMO BLACK FRIDAY Platea A € 12,50 (dalle 18 di giovedì 22/11 alle 9 di sabato 25/11)
Platea A Interi € 25 | Ridotti € 22 | 2★
Platea B-C Interi € 16 | Ridotti € 14 | 1★
Prenotazioni stelle 23/10 h. 10.00
Vendita biglietti 25/10 h. 10.00
«“La Gioia” il nuovo spettacolo di Pippo Delbono e della sua compagnia di “barboni”, di rifugiati, di diversi, di attori, pulsante di un’umanità che si cerca e prova a reinventarsi, commuove gli spettatori» ha rilevato il critico de Il Corriere di Bologna appena si è chiuso il sipario sul debutto del nuovo lavoro del grande artista ligure. «Delbono conquista arrivando dritto all’immaginazione, al sentimento, in un’epoca in cui tutti siamo chiusi in un diffuso narcisismo. Apre spazi di ascolto, sbriglia la fantasia, sussurra di bandire la paura. Racconta come la gioia sia possibile anche in fondo ai pozzi più oscuri». Per riuscire in un simile risultato, Delbono parte dal presupposto che ogni spettacolo possa essere un viaggio, diverso di replica in replica, mai finito, perché legato anche alle reazioni di chi guarda e sceglie di condividere quell’esperienza. E sceglie di attraversare – facendosi prendere per mano da questi singolari ed emozionanti attori – un mondo di situazioni, intuizioni, stati d’animo diversi... Perché per fare uno spettacolo sulla gioia – riflette l’autore – è necessario intraprendere un’ampia ricerca, che parte da lontano e attraversa i sentimenti più estremi, a iniziare magari dall’estremo opposto, dall’angoscia e dal dolore per arrivare alla felicità, più sublime. Procede allora per intuizioni, per passi, per incontri diversi: ecco dunque che ci si avvicina alla gioia attraverso il circo ed i suoi clown, e poi attraverso la danza, o magari ricordando uno sciamano che libera anime altrimenti prigioniere. Poi il palcoscenico si popola di una miriade di barchette di carta e di tanti panni colorati – forse a richiamare un “mare nostro” dalle plurime sfaccettature – fino ad un’esplosione floreale che nel finale dello spettacolo toglie il fiato, ed è opera della collaborazione con il fleuriste di fama internazionale Thierry Boutemy (ha lavorato con nomi quali Sofia Coppola e Lady Gaga).
Le visioni che la compagnia produce, si compongono così sul palcoscenico in un mosaico di tessere ricche di dinamismo e suggestioni, ed ogni frammento sa parlare agli spettatori con forza e immediatezza: è questo il linguaggio di Delbono, frutto di una ricerca meticolosa e caparbia, che non produce tradizionali messinscene di testi teatrali ma creazioni totali, che sono valse all’artista i massimi riconoscimenti del teatro italiano (dal Premio Ubu, agli Olimpici, al Premio della Critica) e l’ammirazione dei maggiori festival e palcoscenici internazionali che regolarmente lo ospitano.
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