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Crediti
di Laura Marchig
regia di Tommaso Tuzzoli
con Bruno Nacinovich, Mirko Soldano, Andrea Tich, Ivna Bruck e Serena Ferraiuolo
scenografia di Marta Crnobrnja
assistente alla scenografia Kata Gugićcostumi di Morana Petrović
progettista del suono e direttore di scena Marin Butorac
suggeritrice Sintja Lacmandisegno luci di Predrag Potočnjak
coproduzione Teatro Nazionale Croato Ivan pl. Zajc Fiume, Golden Show srl – Impresa Sociale, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Associazione Culturale Tinaos
si ringraziano i partner che hanno sostenuto il progetto e finanziato il lavoro di ricerca storico: Organizzazione culturale Fedra art project, Associazione Stato Libero di Fiume
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ATTENZIONE: a seguito del cambiamento dei termini del coprifuoco notturno, le repliche serali dello spettacolo inizieranno alle ore 21:00 , i biglietti già acquistati restano validi pur riportando un'orario diverso.
PREZZO DEI BIGLIETTI
Posto unico € 19 | Ridotti € 16 | 1★
Last minute € 15
Prenotazioni e vendita biglietti 18/5 h. 10.00
Lo spettacolo rientra nell' abbonamento PASSAGES.
NOTE DI REGIA
Come spesso accade in teatro mi fu fatta leggere una prima stesura del testo e mi apparve subito lampante la forza di questa storia vera dei fratelli Jankovits che ha dell’incredibile.
Il silenzio venutosi a creare intorno alle vicende dei fratelli Jankovits e di come la Storia avesse travolto le loro vite, sottraendo importanti affetti familiari fino alla paternità della loro creazione, ha smosso in me qualcosa di profondo. Qualcosa che lega la memoria delle storie passate mai raccontate, agli in-visibili del nostro presente e alla necessità del raccontare di cui il teatro si nutre.
Il sogno. La capacità di questi due fratelli di sognare ad occhi aperti e riuscire a realizzare l’oggetto del loro desiderio. L’Alfa Romeo 6 cc 2300 per loro credo nascondesse anche altro.
Dagli appunti di Marisa Jankovits trascritti da Enrico, entrambi figlia e figlio di Eugenio, prende le mosse la nostra storia. Appunti che vivono delle vicende e delle abitudini della famiglia e all’interno dei quali abbiamo scoperto la grande passione per le auto da parte del padre dei nostri due protagonisti.
La storia ha in sé dell’incredibile se pensiamo che due fratelli, mossi dal fuoco sacro, riescono a realizzare da soli in quattro anni dal 1935 al 1939 un esemplare di auto unica per l’innovazione aerodinamica e nonostante il vortice della guerra li abbia travolti, cambiando il loro sguardo sul mondo, misero prima in salvo la propria famiglia e poi loro stessi. Fuggirono da Fiume a Trieste a bordo della loro auto la notte della vigilia di Natale del 1946. Il sogno dell’auto diviene sogno di salvezza ma anche dolorosa separazione dalla propria terra. Questo lavoro è un lavoro incentrato sul tema della trasmissione. La trasmissione della memoria di queste vicende si devono ai figli di Eugenio. Grazie al loro essere testimoni diretti o indiretti e al lavoro di Laura Marchig abbiamo potuto riportare alla luce questa storia.
A tutto l’ensamble del Dramma Italiano va il mio grazie per aver condiviso un percorso vitale e delicato, violento e divertente, dentro queste vite non immaginarie ma reali a cui si sono sovrapposte le memorie personali degli stessi attori che si intrecciavano alla storia dei personaggi e di questa città.
Cosa vorrei si restituisse di questo percorso? Lo stesso respiro di condivisione e fiducia, vissuto durante le prove, che ci permette di raccontare ciò che altrimenti resterebbe nel silenzio.
Tommaso Tuzzoli