IL PADRE


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  • Crediti

    Di: Florian Zeller

    Regia: Piero Maccarinelli

    Interpreti: Alessandro Haber, Lucrezia Lante della Rovere, David Sebasti, Daniela Scarlatti, Ilaria Genatiempo, Riccardo Floris

    Scene: Gianluca Amodio

    Costumi: Alessandro Lai

    Musiche: Antonio Di Pofi

    Luci: Disegno luci: Umile Vainieri

    Produzione: Goldenart Production

    Repliche: 5

Andrea è un uomo anziano, ma si è mantenuto forte e dinamico: mostra però i primi segni di una malattia che scompagina la sua mente, il morbo di Alzheimer. Florian Zeller, autore contemporaneo di assoluto talento, pone tutta la sua perizia e sensibilità umana nel ricostruire – fra dramma e commedia – queste dinamiche ne “Il padre”. La regia è affidata a Piero Maccarinelli mentre è un magistrale Alessandro Haber a dare vita al personaggio di Andrea.

PREZZO DEI BIGLIETTI

Platea A-B Interi € 31 | Ridotti € 28 | 2

Platea C Interi € 26 | Ridotti € 242

I galleria Interi € 20 | Ridotti € 181

II galleria Interi € 15 | Visibilità ridotta € 121

 

Prenotazioni stelle 19/12

Vendita biglietti 21/12

Mercoledì 21 Febbraio
20:30
Giovedì 22 Febbraio
20:30
Venerdì 23 Febbraio
20:30
Sabato 24 Febbraio
20:30
Domenica 25 Febbraio
16:00

Andrea è un uomo anziano, ma si è mantenuto forte e dinamico: mostra però i primi segni di una malattia che scompagina la sua mente, il morbo di Alzheimer. La sua lucidità sfuma in momenti di spaesamento e di amnesia. La figlia Anna, che gli è legatissima, lo ospita nell’appartamento parigino che divide con il compagno, pur di assicurargli assistenza e benessere. Ma simili convivenze non sono facili: Anna è consapevole di mettere a rischio il proprio rapporto sentimentale, ma non immaginava la caparbietà di Andrea nel difendere la propria indipendenza... Florian Zeller, autore contemporaneo di assoluto talento, pone tutta la sua perizia e sensibilità umana nel ricostruire – fra dramma e commedia – queste dinamiche ne “Il padre”, affrontando con amara leggerezza e con accenti di spiccata ironia quello che è uno dei drammi della società contemporanea, oltre che una prospettiva che ognuno di noi, per sé e per i propri cari, teme profondamente. Il suo coraggio nel trattare un tema tanto vero e delicato, nonché le modalità stilistiche scelte, sono stati molto premiati: non solo dall’ambìto Prix Molière ricevuto nel 2014, ma anche da un successo che non è mai diminuito dal debutto parigino ad oggi, dalle platee di Londra e Broadway al grande schermo dove la pièce è giunta nel 2015 con il titolo “Florida”.

Sotto la guida di Piero Maccarinelli, è un magistrale Alessandro Haber a dare vita al personaggio di Andrea e, a detta dei recensori, nessun altro in Italia avrebbe potuto interpretarlo così: «Tratteggia un personaggio delicato e dolcissimo – scrive teatro.it – dall’esito stilistico indimenticabile. Una prova d’attore che inchioda alla poltrona, tra sorrisi amari, fiato trattenuto e risate liberatorie». Accanto a lui un cast all’altezza, con Lucrezia Lante Della Rovere nel ruolo di Anna, che dello stato del padre soffre e al contempo deve occuparsi nel concreto. L’avanzare della malattia, infatti, la costringe presto alla devastante esperienza dell’“inversione dei ruoli”, a prendere decisioni al posto di Andrea e anche contro la sua volontà; e la pone davanti all’immagine di un padre – che ogni figlia ha percepito forte, protettiva, generosa – condannato alla fragilità del disorientamento, alla rabbia della dipendenza, all’angoscia emotiva.

Scelta geniale di Zeller è poi di creare una forte empatia verso chi subisce questa dolorosa regressione, affiancando alle scene “reali” alcuni brevi segmenti “deformati” (come nella mente di Andrea), immergendo così la platea nel labirinto percettivo in cui si perde il protagonista. 

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