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Crediti
a cura di Monica Codena, Marco Ongaro e Paolo Valerio
con Paolo Valerio
scena di Antonio Panzuto
progetto fonico di Nicola Fasoli
fonica Carlo Turetta, Borut Vidau
direttore di scena Paolo De Paolisdisegno luci di Marco Spagnolli
luci di Davide Comuzzi, Alessandro Macorighuna coproduzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Teatro Stabile di Verona
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Lo spettacolo si svolge il 5 e 6 maggio alla Sala Assicurazioni Generali, mentre sarà alla Sala Bartoli dal 12 al 16 maggio e dal 25 al 30 maggio.
PREZZO DEI BIGLIETTI
posto unico Interi € 19 | Ridotti € 16 | 1★
Last minute € 15 (solo per le repliche alla Sala Bartoli)
Prenotazioni e vendita biglietti 4/5 h. 10.00
Lo spettacolo rientra nell' abbonamento PASSAGES.
“Il muro trasparente. Delirio di un tennista sentimentale” coprodotto con il Teatro Nuovo di Verona, è uno spettacolo molto particolare: sul palcoscenico c’è solo Max, il protagonista, interpretato da Paolo Valerio. Max affronta la crisi della sua vita come ha sempre fatto: giocando a tennis. Si misura con la passione del tennis e la passione amorosa. Gioca, pensa, racconta, si dibatte. Emergono emozioni e ossessioni. Momenti di silenzio si alternano a urli di sfida, quasi disperati, di un uomo alle prese con gerarchie di sentimenti che si travasano l’uno nell’altro. Le soluzioni si fanno problemi, l’agonismo dell’innamoramento trascolora nella rivalità tra solitudine e vita. Avrà il fiato necessario per portare a termine la partita? Max scandisce il suo sfogo palleggiando quasi mille volte… contro il pubblico. Che però osserva protetto da un muro trasparente, un muro di plexiglass. Ecco l’altro elemento curioso dello spettacolo. Se il dibattito sulla “quarta parete” ha animato una parte importante della storia del teatro, qui la quarta parete è tangibile e, in tempi di pandemia, si ammanta di ulteriori significati: divide e protegge, inquieta e rassicura, stupisce pur essendo stato il “muro” con cui più spesso ci siamo rapportati negli ultimi mesi… Un muro trasparente campeggerà sul boccascena del Rossetti in occasione di questo anelato ritorno in sala: difenderà dai potenti servizi di Max, ma non dalla corrente di emozioni che finalmente scorreranno fra l’attore e la platea.