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Crediti
da William Shakespeare
a cura di Paolo Valerio
elaborazione drammaturgica Laura Pelaschiar e Paolo Quazzolocon Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Andrea Germani, Riccardo Maranzana, Jacopo Morra, Zoe Pernici, Maria Grazia Plos
e con Caterina Benevoli, Alessandro Colombo, Giulio De Santi, Giacomo Faroldi, Cristina Greco, Radu Murarasu
Alice Lovrinic, danzatrice
Snezana Acimovic violino
Beatrice Tagliapietra arpa
si ringraziano per la collaborazione Laura Pelaschiar e Paolo Quazzolo dell’Università degli Studi di TriesteproduzioneProduzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
in collaborazione con il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare
Cuore di una rassegna declinata nel segno del rispetto per l’ambiente, anche lo spettacolo shakespeariano a cura di Paolo Valerio pone al suo centro il “green”. Mantiene l’originaria essenza itinerante nel Parco, alla luce del tramonto, e attraversa la produzione drammaturgica di Shakespeare ispirata alla Natura. Stupisce la bellezza dei passi in cui il grande drammaturgo scrisse di fiori, foreste, venti tempestosi, cieli notturni… Gli attori li interpretano negli scorci più incantevoli di Miramare, dove il pubblico è accompagnato da altri personaggi che introducono al concetto di natura nel mondo elisabettiano. Per Shakespeare la Natura non era solo la “madre benigna” che oggi si vuole preservare e proteggere: era connotata da un potente dualismo, era anche “matrigna” capace di uccidere con la sua imprevedibilità. Lo stesso colore verde, “green”, incarna ad un tempo un simbolo d’amore e rinascita e - seguendo la tradizione dei morality play - l’ombra minacciosa del diavolo, della malattia, dell’ossessione. Secondo questa “Duality”, allora, ecco risuonare nel parco le celeberrime battute di Otello sulla gelosia, “mostro dagli occhi verdi”, ecco richiamate dai flutti del mare le mille tempeste shakespeariane, ecco che gli alberi del Parco divengono le dolci foreste di “As you like it” ed i boschi incantati del “Sogno di una notte di mezza estate”… E poi la poesia della luna, e il fascino senza tempo dei fiori: coltivati dall’Arciduca nelle serre, studiati nella biblioteca, come testimonia la mostra “Ars Botanica” ed evocati nei passi delicati di “Racconto d’inverno”, nelle ultime parole pronunciate da Ofelia, o dalla presaga “Canzone del Salice” della sfortunata Desdemona.
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Biglietti in vendita dalle ore 10 di martedì 6 giugno
PREZZO DEI BIGLIETTI
Intero € 18 | Ridotto € 15
Vendita biglietti 6/6 h. 10.00
EVENTO PER 180 SPETTATORI
Il biglietto ridotto è riservato agli spettatori under26, over65 e abbonati del Politeama Rossetti.