• Crediti

    di Nicola Fano e Antonio Calenda
    da William Shakespeare

    regia di Antonio Calenda

    con Franco Branciaroli e Massimo De Francovich
    e con Valentina Violo, Valentina D’Andrea, Alessio Esposito, Matteo Baronchelli

    produzione Ctb Centro Teatrale Bresciano, Teatro de Gli Incamminati, Teatro Stabile D'Abruzzo

“Falstaff e il suo Servo” offrirà il privilegio di ammirare nuovamente due protagonisti di immensa statura: Franco Branciaroli e Massimo De Francovich.

PREZZO DEI BIGLIETTI

Platea A Interi € 25 | Ridotti € 22 | 2★

Platea B-C Interi € 16 | Ridotti € 14 | 1★

 

Prenotazioni stelle 11/11 h. 10.00

Vendita biglietti 14/11 h. 10.00

Mercoledì 22 Gennaio
20:30
Giovedì 23 Gennaio
20:30
Venerdì 24 Gennaio
20:30
Sabato 25 Gennaio
20:30
Domenica 26 Gennaio
16:00

Lo spettacolo segna l’atteso ritorno del regista Antonio Calenda, che un così ricco percorso artistico e un significativo cammino ha condiviso con lo Stabile fino al 2014. Ma non è da cercare unicamente nella compagine dei creatori il valore di questo spettacolo, che sarà un appuntamento irrinunciabile sia per gli appassionati di Shakespeare, sia per chi semplicemente ama il teatro. Non per niente pone al proprio centro una figura che del teatro è l’essenza: Falstaff.

Benché Shakespeare gli abbia dedicato da protagonista soltanto “Le allegre comari di Windsor”, Falstaff rimane uno dei suoi personaggi più amati che giganteggia nei primi drammi dedicati alla Guerra delle due Rose e sembra l’alter ego segreto dei grandi protagonisti del teatro shakespeariano.

Gli autori del testo, Nicola Fano e lo stesso Calenda, sottolineano come Amleto faccia dire ad uno dei suoi attori «La volontà e il destino hanno vie differenti, e sempre i nostri calcoli sono buttati all’aria: i pensieri son nostri, non già gli esiti loro» esprimendo la dicotomia fra Ragione e Caso che è alla base di molto teatro del grande elisabettiano.

«Noi – spiegano – abbiamo trasferito questo duello nel cuore delle avventure di Falstaff (un uomo che confonde i piaceri con la natura, la furbizia con il caso) e gli abbiamo messo di fronte un Servo che – come Iago – crede di poter addomesticare la realtà; o, come Puck, pensa di poter “mettere una cintura al mondo”. E il conflitto fra questi due personaggi (che è poi anche quello tra comicità e drammaticità) evoca tante altre coppie celebri del teatro shakespeariano (Lear e il suo Matto, Iago e Roderigo, Antonio e Shylock) e della letteratura teatrale in genere (da Don Giovanni e Sganarello a Vladimiro ed Estragone).

Nello spettacolo, Falstaff, ormai alla fine della vita, ripercorre le sue avventure come un eroe tragicomico, guidato dal Servo come “regista-demiurgo” e attorniato dai suoi sodali, i compagni di bevute, l’Ostessa e naturalmente le Comari di Windsor.

Congratulazioni

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