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Crediti
di Patrik Ouredik © 2001 Patrik Ourednik
traduzione Andrea Libero Carbone © 2017 Quodlibet srldiretto e interpretato da Lino Guanciale
regia Lino Guancialecostumi ed elementi di scena Gianluca Sbicca
musiche eseguite dal vivo da Marko Hatlak, fisarmonica
luci Carlo Pediani
co-produzione Wrong Child Production e Mittelfest2021
in collaborazione con Ljubljana Festival
Presentato come una serie di eventi alla rinfusa, alla stregua di vecchi ritagli di giornale conservati gelosamente, dove omicidi, scoperte, tragedie, progresso, guerre e politica si susseguono senza cronologia alcuna, il Novecento, il vero protagonista di questo spettacolo, si rivela in tutta la sua complessità e contraddizione.
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PREZZO DEI BIGLIETTI
Platea A-B Interi € 27 | Ridotti € 24 | 2★
Platea C Interi € 23 | Ridotti € 19 | 1★
Gallerie Interi € 18 | Ridotti € 16 | 1★
Prenotazioni stelle 13/12 h. 10.00
Vendita biglietti 15/12 h. 10.00
Eventi tragici come l’Olocausto o l'uso dei gas nelle trincee della Grande Guerra vengono accostati a invenzioni più frivole come quella del reggiseno, del frigorifero e dell’asciugacapelli, riproponendo anche sul palco quella narrazione articolata e sincopata che si ritrova nel libro “Europeana” del praghese Patrik Ourednik dal quale lo spettacolo è stato tratto. Come fosse un cronista proveniente dal futuro venuto a raccogliere i brandelli della civiltà europea del XX secolo, Lino Guanciale, regista e unico interprete sulla scena insieme al fisarmonicista sloveno Marko Hatlak, regala al pubblico un lungo e diacronico excursus sul secolo passato ripercorrendo la linea del tempo più volte per raccontare da diversi punti di vista eventi avvenuti o contemporaneamente o molto distanti fra loro nel tempo e nello spazio, oscillando con disinvoltura tra la tragedia e la farsa. Nel suo adattamento teatrale Lino Guanciale è riuscito a render sulla scena tutte le potenzialità drammatiche del testo di Ourednik mantenendo la sua abilità di sintesi ed esaltando la capacità del testo di essere raccontato e non solo letto grazie anche al serrato dialogo fra parola e musica.