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Crediti
traduzione e riscrittura dall'opera di Shelley, Artaud e Stendhal e dagli atti del processo contro Beatrice Cenci a cura di Giorgia Cerruti
regia Giorgia Cerruti tecnico luci Francesco Venturino organizzazione Emanuela Faiazzaregia Giorgia Cerruti
regista assistente Alessia Donadiocon Davide Giglio, Francesco Pennacchia, Francesca Ziggiotti, Giorgia Cerruti
visual Concept e disegno luci Lucio Diana
ideazione costumi Serena Trevisi Marceddu e Giorgia Cerruti
realizzazione costumi Daniela Rostirollasound design, composizione e fonica Guglielmo Diana
uno spettacolo di Piccola Compagnia della Magnolia
in coproduzione con Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale, CTB-Centro Teatrale Bresciano, Sardegna Teatro, Scarti-Centro di Produzione
con il sostegno in residenza di creazione presso Teatro Akropolis
in collaborazione con I.I.C. Istituto Italiano di cultura di Marsiglia e Fundacja Teatr Wschodni di Lublino (progetto Boarding Pass Plus)
1599, Roma: Beatrice Cenci è decapitata. Ha ucciso il padre che la abusava: una storia raccontata dalla Piccola Compagnia della Magnolia diretta da Giorgia Cerruti.
PREZZO DEI BIGLIETTI
Posto unico Interi € 19 | Ridotti € 16 | 1★
Last minute € 15
Prenotazioni stelle/abbonamento libero 07/01 h. 10.00
Vendita biglietti/school card 09/01 h. 10.00
È l’11 settembre 1599 e una nobildonna romana, Beatrice Cenci, viene decapitata per parricidio. Il processo spacca la città: «aver volontà di togliersi dall'ingiustizia è delitto o justizia?». La donna infatti si è semplicemente difesa dal padre e dai suoi abusi violenti.“CENCI_rinascimento contemporaneo” traccia una linea che attraverso i secoli giunge a noi sinistramente intatta, denunciando l’anarchia del male, il sacrilegio come rovescio della religione, la responsabilità personale dell’ingiustizia che si propaga all’intera società, la religione come fondamento e condanna dell’edificio sociale del nostro Paese. La storia di questa famiglia rinascimentale italiana diviene simbolo di vulnerabilità alla violenza contemporanea e al patriarcato dominante. Una donna del passato sfida il potere e parla a noi, traccia il futuro, rivelando le pieghe più subdole dell’odierno potere imperante.
La regista della Compagnia della Magnolia, Giorgia Cerruti, annota «Abbiamo costruito un gruppo di lavoro robusto, in primis dal punto di vista attoriale. Un’unione di artisti che ci auguriamo possa smuovere forze audaci, tra elementi stabili della Compagnia e nuovi compagni di lavoro, accomunati da una decennale esperienza nel teatro contemporaneo nazionale. La componente visiva (scene e luci) è curata – come ormai accade da alcuni anni – dal maestro Lucio Diana; il compositore-sound designer Guglielmo Diana è diventato nel tempo un artista stabile dell’ensemble, capace di arricchire la creazione costruendo imponenti e raffinate partiture sonore che “lavorano” con gli attori».