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Crediti
di Laura Curino
regia di Laura Curino
con la collaborazione artistica di Marco Rampoldicon Laura Curino
e Beatrice Marzoratiscene e costumi Lucio Diana
scene realizzate dal Laboratorio di Scenografia “Bruno Colombo e Leonardo Ricchelli” del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
costumi realizzati dalla Sartoria del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
costruzioni Alberto Parisiluci Claudio De Pace
audio/video Rosario Calì
assistente alla drammaturgia e alla regia Beatrice Marzorati
si ringrazia Federico Negro per le accurate ricerche bibliografiche e le puntuali revisioni del testo
foto di scena Masiar Pasqualiproduzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa in collaborazione con Politecnico di Milano
Il progresso tecnologico allevia la fatica. Ogni nuovo passo avanti nello sviluppo di nuove tecnologie serve a delegare alla macchina la fatica umana: la fatica di lavorare; la fatica di muoversi e andare lontano; la fatica di tenere pulita la casa, accendere il fuoco, guidare. Ma... Ma ogni nuova delega di fatica alla macchina comporta anche una parallela delega della nostra capacità di prendere decisioni, fare scelte, esercitare la nostra responsabilità.
Ecco allora lo spettacolo scritto da Laura Curino, con il contributo di un pool di docenti del META, network del Politecnico di Milano che raccoglie studiosi delle facoltà di Ingegneria, Architettura e Design e si occupa delle istanze etiche, filosofiche ed epistemologiche correlate agli sviluppi della scienza, della tecnica e dell’innovazione.
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PREZZO DEI BIGLIETTI
Posto unico Interi € 19 | Ridotti € 16 | 1★
Last minute € 15
Prenotazioni stelle 07/03 h. 10.00
Vendita biglietti 09/03 h. 10.00
Abita nel Big Data B&B (un grazioso bed and breakfast con uso di cucina) un gruppo di eclettici informatici, ciascuno esperto di una specifica branca del digitale. Questo ostello molto speciale è il pretesto per esaminare i diversi aspetti del problema con occhio laico, senza la pretesa di dare risposte, ma con l’obiettivo di suscitare domande. Luogo di trasformazioni alimentari ma anche alchemiche, la cucina della proprietaria è un’isola di comfort, cura e attenzione, dove si può ancora godere, nel breve spazio dei pasti, di calore e vicinanza. Tutti gli ospiti si fidano della loro padrona di casa e della sua sapienza nel preparare tisane ed intrugli “salutari”, eredità di un passato New Age, e non sospettano che lei frughi fra i loro files, indaghi sulle loro vite e sui loro progetti e si stia costruendo un’opinione personale “fai da te” sull’argomento, adoperando le loro stesse armi. Il gioco del teatro, da millenni, è lo spazio elettivo che una comunità sceglie per dibattere le proprie questioni forti, coinvolgendo, oltre ai pensieri, anche i sensi e le emozioni. Al Big data B&B, ci sono ancora camere... libere.