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Crediti
di Euripide
traduzione e adattamento di Laura Sicignano e Alessandra Vannucci
regia di Laura Sicignano
con Aldo Ottobrino, Manuela Ventura, Egle Doria, Lydia Giordano, Silvia Napoletano, Alessandra Fazzino, Antonio Alveario, Franco Mirabella, Silvio Laviano
musiche originali eseguite dal vivo Edmondo Romano
produzione Teatro Stabile di Catania
Nelle “Baccanti” sembra che Euripide rinunci a priori a immaginare che l’Universo sia governato da una forza ordinatrice. Così la tragedia è attraversata da un rito oscuro e inquietante di smembramento e rigenerazione, in cui il razionale e virile Penteo è sedotto e condotto in un gioco al massacro di cui le donne inebriate da Dioniso sono protagoniste. Il Teatro Stabile di Catania inscena la tragedia nella regia sapiente di Laura Sicignano, che a proposito della sua lettura di questo misterioso classico rivela: «Siamo nella stanza di un museo infestato da presenze malefiche, che forse è la traduzione spaziale della mente di Penteo, uno spazio geometrico e razionale, ma minacciato da muffe e infiltrazioni, inquietudini e desideri violentemente repressi. Qui si manifestano apparizioni e scomparse di sogni e di inconfessabili desideri. Siamo in un circo demoniaco, dove regnano metamorfosi e travestimento.
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PREZZO DEI BIGLIETTI
Platea A-B Interi € 27 | Ridotti € 24 | 2★
Platea C Interi € 23 | Ridotti € 19 | 1★
Gallerie Interi € 18 | Ridotti € 16 | 1★
Prenotazioni stelle 1/2 h. 10.00
Vendita biglietti 3/2 h. 10.00
Dal 29 novembre 2021 al 31 marzo 2022 l’accesso agli spettacoli aperti al pubblico è consentito in zona bianca, gialla o arancione esclusivamente ai soggetti muniti di Green Pass "rafforzato" (ottenuto da vaccino o guarigione).
Su musica elettronica, le donne corrono con i lupi: streghe e femmine folli di Dioniso, le Baccanti sono un piccolo esercito impeccabile di principesse inservienti pronte a danzare e a sbranare, sfuggono allo stereotipo dello sguardo maschile e sono libere. “Baccanti” è la celebrazione del mistero prepotente fino all’assurdo di Dioniso, della Zoé - la forza vitale - che non ha morale, la cui sacerdotessa è la potenza dell’imprevedibile forza eversiva femminile. “Baccanti” è una distruzione e una rinascita. In quest’opera Euripide sembra esprimere l’intuizione che nella cultura occidentale stia avvenendo una fine e un nuovo inizio».
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