TEATRO STABILE REGIONALE E UNIVERSITA' FIRMANO UNA NUOVA CONVENZIONE E PRESENTANO UN CONVEGNO
- 20 Settembre 2007
- Generale
Il Magnifico Rettore Francesco Peroni e il Presidente dello Stabile regionale Paris Lippi
hanno sottoscritto una convenzione quadro fra l’Università degli Studi
di Trieste e il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia, nel corso di
una conferenza stampa tenutasi giovedì 20 settembre, alle 11.30, nella Sala Cammarata dell’Ateneo giuliano.
La convenzione – siglata alla presenza del direttore dello Stabile, Antonio Calenda – nasce con lo scopo di sviluppare iniziative e opportunità di collaborazione fra i due Enti per quanto concerne attività di studio, didattica, formazione e ricerca.
Nell’occasione è stato presentato il primo frutto di tale collaborazione: un ciclo di conferenze in cui numerosi relatori di grande prestigio approfondiranno tematiche legate al brechtiano Vita di Galileo, spettacolo che – prodotto proprio dal Teatro Stabile, per la regia di Calenda, protagonista Franco Branciaroli – inaugura la Stagione di prosa 2007-2008.
«La convenzione che oggi stipuliamo con il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia – ha dichiarato il Magnifico Rettore – corona un percorso di collaborazione già avviato da anni e, per così dire, ne dà una consacrazione permanente. Personalmente, trovo naturale che Università e Rossetti, come istituzioni detentrici di considerevoli esperienze di sapere e di cultura, facciano sistema: uniti possiamo essere più efficaci nelle rispettive missioni, a beneficio della comunità universitaria e della cittadinanza tutta».
Pienamente soddisfatti della collaborazione fra l’Ateneo giuliano e il Teatro si sono detti anche il presidente Lippi e il direttore Calenda: lo Stabile infatti ha sempre dimostrato verso gli studenti una grande sensibilità, nella convinzione che nei giovani vada “cresciuto” il pubblico competente e appassionato del futuro. Per questo, da sempre lo Stabile riserva agli studenti formule d’abbonamento e prezzi particolarmente agevoli, ha recentemente aderito all’iniziativa della “card universitaria” e soprattutto ospita costantemente – nell’ambito della propria programmazione – appuntamenti e artisti che possano risultare accattivanti per i giovani.
A ciò si aggiunge la creazione – sottolineata dallo stesso Rettore e avviata già in passato – di occasioni di approfondimento rivolte a particolari fasce di studenti: innanzitutto quelli del DAMS (presso il quale Calenda è stato anche titolare della cattedra di Istituzioni di Regia) e della Scuola Superiore di Lingue per Interpreti e Traduttori (in collaborazione con la quale sono stati addirittura editi due volumi legati alle messinscena degli shakespeariani Amleto e Otello).
La nuova convenzione quadro assicura a tale spirito di cooperazione maggiore continuità e più concrete prospettive: si prevede infatti che – coerentemente con le rispettive finalità istituzionali – i due Enti articolino la loro collaborazione nella concezione di laboratori o stage didattici per studenti presso le strutture del Politeama Rossetti, nell’organizzazione di conferenze e convegni, nella partecipazione comune a progetti di ricerca regionali, nazionali o anche internazionali. Inoltre, si auspica che gli studenti vengano coinvolti in attività di ricerca che valorizzino il patrimonio documentale del Teatro. Infine, è intenzione degli Enti allestire – possibilmente nella cornice dello spazio prospiciente la sede universitaria di piazzale Europa, progettata da Nordio e Fagnoni nel 1938 – veri e propri eventi culturali e di spettacolo.
E a testimoniare la concretezza di tali linee programmatiche, la cooperazione fra Università e Teatro ha già al proprio attivo un primo risultato: in occasione dell’apertura della Stagione di Prosa dello Stabile regionale con il capolavoro brechtiano Vita di Galileo, sarà infatti organizzato un ciclo di conferenze che porterà davanti al pubblico di Trieste relatori e accademici di assoluto prestigio.
Le tematiche trattate prenderanno naturalmente ispirazione dalle attualissime induzioni che ci regala Vita di Galileo e che il regista Calenda ha voluto porre particolarmente in luce in questo nuovo allestimento, nella certezza che «Brecht rappresenti ancora una importante guida critica per le nostre menti e illumini di senso e di problematicità la nostra visione dell’uomo». L’uomo e il senso di responsabilità, la ricerca e l’etica, lo scienziato e il potere, dunque: i cardini fra cui si sviluppa l’opera brechtiana divengono suggestioni per le conferenze che comporranno il programma, a partire da lunedì 8 ottobre e fino a venerdì 12 ottobre.
Fra gli studiosi relatori, figurano i nomi dell’astrofisica Margherita Hack, che aprirà i lavori l’8 ottobre, con una conferenza dal titolo “Eppur si muove: la nascita della scienza moderna”; del professor Francesco Balsano, che dirige il Dipartimento di medicina interna dell’Università La Sapienza di Roma e che tratterà di cellule staminali come “nuova era” della medicina. Seguirà Mauro Barberis, ordinario della Facoltà di Giurisprudenza di Trieste che si occuperà dei delicati nessi tra scienza, etica e diritto. Il professore pordenonese Andrea Del Col, tra i massimi esperti di Inquisizione in Italia, affronterà in chiave storica la vicenda di Galileo; infine, sarà la volta di Giancarlo Ghirardi, fisico di fama internazionale e coautore di una delle più importanti teorie sul mondo dei quanti, meglio conosciuta come teoria GRW (Ghirardi-Rimini-Weber). Un dettagliato programma degli interventi verrà completato e diffuso a breve.
Le conferenze, che si terranno in parte al Politeama Rossetti, in parte all’Università di Trieste, saranno a ingresso libero e non si rivolgeranno esclusivamente agli studenti, ma anche – vista l’attualità e l’importanza degli argomenti trattati – a tutto il pubblico interessato.
La convenzione – siglata alla presenza del direttore dello Stabile, Antonio Calenda – nasce con lo scopo di sviluppare iniziative e opportunità di collaborazione fra i due Enti per quanto concerne attività di studio, didattica, formazione e ricerca.
Nell’occasione è stato presentato il primo frutto di tale collaborazione: un ciclo di conferenze in cui numerosi relatori di grande prestigio approfondiranno tematiche legate al brechtiano Vita di Galileo, spettacolo che – prodotto proprio dal Teatro Stabile, per la regia di Calenda, protagonista Franco Branciaroli – inaugura la Stagione di prosa 2007-2008.
«La convenzione che oggi stipuliamo con il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia – ha dichiarato il Magnifico Rettore – corona un percorso di collaborazione già avviato da anni e, per così dire, ne dà una consacrazione permanente. Personalmente, trovo naturale che Università e Rossetti, come istituzioni detentrici di considerevoli esperienze di sapere e di cultura, facciano sistema: uniti possiamo essere più efficaci nelle rispettive missioni, a beneficio della comunità universitaria e della cittadinanza tutta».
Pienamente soddisfatti della collaborazione fra l’Ateneo giuliano e il Teatro si sono detti anche il presidente Lippi e il direttore Calenda: lo Stabile infatti ha sempre dimostrato verso gli studenti una grande sensibilità, nella convinzione che nei giovani vada “cresciuto” il pubblico competente e appassionato del futuro. Per questo, da sempre lo Stabile riserva agli studenti formule d’abbonamento e prezzi particolarmente agevoli, ha recentemente aderito all’iniziativa della “card universitaria” e soprattutto ospita costantemente – nell’ambito della propria programmazione – appuntamenti e artisti che possano risultare accattivanti per i giovani.
A ciò si aggiunge la creazione – sottolineata dallo stesso Rettore e avviata già in passato – di occasioni di approfondimento rivolte a particolari fasce di studenti: innanzitutto quelli del DAMS (presso il quale Calenda è stato anche titolare della cattedra di Istituzioni di Regia) e della Scuola Superiore di Lingue per Interpreti e Traduttori (in collaborazione con la quale sono stati addirittura editi due volumi legati alle messinscena degli shakespeariani Amleto e Otello).
La nuova convenzione quadro assicura a tale spirito di cooperazione maggiore continuità e più concrete prospettive: si prevede infatti che – coerentemente con le rispettive finalità istituzionali – i due Enti articolino la loro collaborazione nella concezione di laboratori o stage didattici per studenti presso le strutture del Politeama Rossetti, nell’organizzazione di conferenze e convegni, nella partecipazione comune a progetti di ricerca regionali, nazionali o anche internazionali. Inoltre, si auspica che gli studenti vengano coinvolti in attività di ricerca che valorizzino il patrimonio documentale del Teatro. Infine, è intenzione degli Enti allestire – possibilmente nella cornice dello spazio prospiciente la sede universitaria di piazzale Europa, progettata da Nordio e Fagnoni nel 1938 – veri e propri eventi culturali e di spettacolo.
E a testimoniare la concretezza di tali linee programmatiche, la cooperazione fra Università e Teatro ha già al proprio attivo un primo risultato: in occasione dell’apertura della Stagione di Prosa dello Stabile regionale con il capolavoro brechtiano Vita di Galileo, sarà infatti organizzato un ciclo di conferenze che porterà davanti al pubblico di Trieste relatori e accademici di assoluto prestigio.
Le tematiche trattate prenderanno naturalmente ispirazione dalle attualissime induzioni che ci regala Vita di Galileo e che il regista Calenda ha voluto porre particolarmente in luce in questo nuovo allestimento, nella certezza che «Brecht rappresenti ancora una importante guida critica per le nostre menti e illumini di senso e di problematicità la nostra visione dell’uomo». L’uomo e il senso di responsabilità, la ricerca e l’etica, lo scienziato e il potere, dunque: i cardini fra cui si sviluppa l’opera brechtiana divengono suggestioni per le conferenze che comporranno il programma, a partire da lunedì 8 ottobre e fino a venerdì 12 ottobre.
Fra gli studiosi relatori, figurano i nomi dell’astrofisica Margherita Hack, che aprirà i lavori l’8 ottobre, con una conferenza dal titolo “Eppur si muove: la nascita della scienza moderna”; del professor Francesco Balsano, che dirige il Dipartimento di medicina interna dell’Università La Sapienza di Roma e che tratterà di cellule staminali come “nuova era” della medicina. Seguirà Mauro Barberis, ordinario della Facoltà di Giurisprudenza di Trieste che si occuperà dei delicati nessi tra scienza, etica e diritto. Il professore pordenonese Andrea Del Col, tra i massimi esperti di Inquisizione in Italia, affronterà in chiave storica la vicenda di Galileo; infine, sarà la volta di Giancarlo Ghirardi, fisico di fama internazionale e coautore di una delle più importanti teorie sul mondo dei quanti, meglio conosciuta come teoria GRW (Ghirardi-Rimini-Weber). Un dettagliato programma degli interventi verrà completato e diffuso a breve.
Le conferenze, che si terranno in parte al Politeama Rossetti, in parte all’Università di Trieste, saranno a ingresso libero e non si rivolgeranno esclusivamente agli studenti, ma anche – vista l’attualità e l’importanza degli argomenti trattati – a tutto il pubblico interessato.
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19 Settembre 2007