PROVA MAGISTRALE DI ROBERTO HERLITZKA IN "UNA GIOVINEZZA ENORMEMENTE GIOVANE"
  • 20 Novembre 2015
  • Generale
Ritorna dopo due stagioni di tournée e successi, per una sola sera al Politeama Rossetti Una giovinezza enormemente giovane nella straordinaria l’interpretazione di Roberto Herlitzka, diretto da Antonio Calenda sulla drammaturgia partecipe e profondamente colta di Gianni Borgna. Le scene sono di Paolo Giovanazzi, le luci di Nino Napoletano.
L’appuntamento è per il 23 novembre alle ore 20.30, iniziativa inserita nell’ambito delle iniziative del teatro Stabile regionale ispirate a Pier Paolo Pasolini nel 40°anniversario della morte.

Uno spettacolo singolare, costruito attorno a un monologo presago, quasi divinatorio che da un lato fa omaggio al pensiero di Pier Paolo Pasolini – nel quarantesimo anniversario della morte – attraverso l’evocazione della sua opera letteraria e poetica, e dall’altro sancisce la grande capacità profetica dello scrittore, sul piano sociale e politico.
Una giovinezza enormemente giovane che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha costruito sulla figura di Pier Paolo Pasolini, si sviluppa attorno a questo nucleo concettuale, all’idea – condivisa dall’autore Gianni Borgna e dal regista Antonio Calenda – di riflettere, attraverso le parole di Pasolini, sul mondo attuale, che egli aveva in qualche modo già intuito e adombrato nei suoi scritti. Ne nasce una messninscena rievocativa ma anche profondamente evocativa della sua capacità di “vedere politicamente” la società ed i suoi mutamenti.
«Il monologo non è una sequenza di testi pasoliniani – aveva specificato Gianni Borgna, drammaturgo e competente studioso pasoliniano da poco scomparso – ma la riscrittura di brani, testi, pensieri della più diversa provenienza, rifusi e rielaborati fino a farne un testo assolutamente originale e autonomo. Naturalmente vi sono al suo interno alcune poesie friulane, oltre ai Versi del testamento e a Patmos, lo struggente geniale poema per i morti di Piazza Fontana scritto poche ore dopo il tragico attentato».
Musica, rumori nel buio, un corpo a terra: il regista Antonio Calenda si fa ispirare dall’immagine della morte di Pasolini, sempre rimasta oscura, posta all’inizio dello spettacolo. Da qui si avvia il monologare di Herlitzka: come se Pasolini stesso fosse testimone della propria fine e in quel misterioso istante, si lasciasse andare a un flusso di riflessioni sul mondo che ha lasciato e sulle sue evoluzioni di cui non potrà più essere testimone critico, pur avendole intuite. Ecco allora l’immagine di una Roma così diversa dalla sua, città multietnica, con l’idea che il bene più grande sia la ricchezza, che la storia e la cultura non possano essere che quelle borghesi...

Temi con cui oggi quotidianamente ci confrontiamo, e che il suo pensiero, la sua ricchezza poetica, ci insegnano ancora ad attraversare con la necessaria consapevolezza: ancor più ora, quando la nostra utopia d’Europa ci appare sempre più contrastata e fragile.

Una giovinezza enormemente giovane approda alla Sala Assicurazioni Generali in apertura della settimana dedicata a Pier Paolo Pasolini: la ripresa televisiva di questa produzione del Teatro Stabile - assieme anche a quella de I Turcs tal Friul – siano state trasmesse da Rai 5, nel palinsesto dedicato al 40° della morte di Pasolini.

Per abbonamenti e per i posti ancora disponibili ci si può rivolgere presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, i consueti circuiti o accedere attraverso il sito www.ilrossetti.it alla vendita on line. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.

L’ufficio stampa
Congratulazioni

Errore

Iscriviti alla newsletter