- 6 Aprile 2024
- Comunicati stampa
“Prestigioso risultato per il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, che si aggiudica il massimo finanziamento nel Bando del Ministero della Cultura “Progetti Speciali” con il progetto a cura del direttore Paolo Valerio “1954-2024: Trieste, l’Italia, il Teatro Stabile”. Un’occasione preziosa per valorizzare e promuovere l’immagine e la storia di Trieste e del territorio attraverso il teatro ”.
Prestigioso risultato nazionale per il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: un progetto ideato dal Direttore Paolo Valerio, intitolato “1954-2024: Trieste, l’Italia, il Teatro Stabile”, ha ottenuto il maggior finanziamento nel Bando “Progetti Speciali” del Ministero della Cultura.
Si tratta di un bando nazionale importante, a cui hanno partecipato circa 300 soggetti - fra cui figurano i principali teatri nazionali - e di cui solo 38 sono stati selezionati: fra questi il progetto del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia è risultato molto apprezzato tanto da ottenere il maggior finanziamento.
Per il direttore Paolo Valerio e l’intero staff, il risultato è di grande soddisfazione, certamente per la considerazione del Ministro Gennaro Sangiuliano, del sottosegretario Gianmarco Mazzi della commissione giudicatrice, per il sostegno che sarà assicurato alla realizzazione del progetto, ma soprattutto perché a “vincere” è stata Trieste con la sua Storia, il suo Teatro.
«Arriviamo nell’anno del Settantennale del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – che non casualmente coincide con il Settantennale del ricongiungimento di Trieste alla Madrepatria – con un Rossetti in splendida forma» evidenzia il Presidente del Teatro Stabile Francesco Granbassi. «Ottenere questo esito nel bando ministeriale davanti ai più importanti teatri italiani è motivo di grande gioia, farlo con un progetto sul territorio e per il territorio aggiunge orgoglio alla gioia. Il mio ringraziamento va al direttore Paolo Valerio – che da non triestino ha interpretato in questi anni molto bene l’anima della città – e a tutto lo staff del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, che ha lavorato compatto per questo prestigioso risultato».
«Dal primo istante al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia mi sono impegnato a comprendere a fondo e porre in luce la storia e la bellezza di Trieste e della regione - commenta il direttore Paolo Valerio che ha concepito il progetto - e, attraverso le nostre produzioni e la programmazione, continuiamo a valorizzare i suoi immensi giacimenti culturali: autori e poeti che amo molto, come Italo Svevo di cui abbiamo da poco messo in scena “La coscienza di Zeno” e contemporanei che il mondo intero ammira come Caludio Magris. Un anniversario importante come i 70 anni dal ritorno di Trieste all’Italia - che coincide con il 70° della fondazione del nostro Teatro Stabile - era assolutamente da celebrare, e sono felice se questo progetto diventerà una nuova occasione per promuovere l’immagine del territorio nel panorama nazionale»
“1954-2024: Trieste, l’Italia, il Teatro Stabile”, attraverso i linguaggi del palcoscenico e a un intreccio di altre iniziative interdisciplinari, si addentra da un lato in un’importante pagina della storia nazionale e del territorio: il ritorno di Trieste all’Italia. Dall’altro lato, sottolinea la concomitanza fra questo fondamentale momento storico e la fondazione - successiva di poche settimane - del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia (nominato inizialmente Teatro Stabile di Trieste). Una coincidenza ricca di significato ideale oltre che culturale e artistico. L’attività del Teatro Stabile inizia infatti il 22 dicembre 1954: ecco che il Teatro espresso dall’ultima città unita all’Italia dopo il disastro della seconda guerra mondiale, è uno dei primi a fiorire, preceduto solo dal Piccolo Teatro di Milano - fondato nel 1947 dal triestino Giorgio Strehler e da Paolo Grassi - dal Teatro Stabile di Bolzano (1950) e dallo Stabile di Genova (1951).
Il progetto si articolerà dunque in un rilevante evento unico - che andrà in scena proprio il 26 ottobre al Politeama Rossetti e intreccerà musica, recitazione, riflessione storica, testimonianze iconografiche - per evocare l’anniversario storico della città.
Sui 70 anni di attività del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia si incentrerà invece un ricco volume che ne ripercorrerà la storia a cura di Paolo Quazzolo, docente dell’Università di Trieste e storico del teatro, già autore di un precedente libro dedicato ai 40 anni dell’istituzione.
Attorno a questi due fulcri, il Direttore sta costruendo una rosa di sinergie - a partire dai soci fondamentali Regione Friuli Venezia Giulia e Comune di Trieste - e reti culturali con realtà del territorio importanti: da queste collaborazioni nasceranno altre attività e iniziative che aiuteranno il pubblico a conoscere e riflettere da diversi punti di vista e attraverso più strumenti su “1954-2024: Trieste, l’Italia, il Teatro Stabile”.
Il progetto completo “1954-2024: Trieste, l’Italia, il Teatro Stabile” sarà presentato a breve nella sua completezza assieme ai partner.
L’ufficio stampa