- 16 Settembre 2021
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“È stata presentata la Stagione 2021-2022 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: 51 spettacoli per “Pensare, Sognare, Ridere, Vivere”. Il Presidente Francesco Granbassi e il Direttore Paolo Valerio, illustrano con soddisfazione una Stagione molto ricca e di elevato livello - realizzata nonostante il periodo ancora complesso, tenendo conto delle norme Covid e dei limiti del contingentamento - esprimendovi la forte volontà di assicurare al pubblico un teatro sicuro, sereno e vivo di emozioni. È da leggere in quest’ottica la scelta di inaugurare - il 12 ottobre - con un importante allestimento di produzione (ce ne saranno 11 in tutto): “La Bottega del Caffè” di Carlo Goldoni, con Michele Placido, un notevole cast e la regia di Paolo Valerio. Si punta su una programmazione molto completa, declinata in molteplici itinerari, al cui centro la Prosa e la Scena Contemporanea offrono significativa attenzione alla drammaturgia contemporanea e alle voci del Novecento. Ne sono interpreti nella Prosa maestri quali Umberto Orsini, Eros Pagni, Renato Carpentieri, Giulia Lazzarini, Maria Paiato, mentre Stefano Accorsi, Francesco Pannofino, Ambra Angiolini indagano i nodi del presente in testi di Lucia Calamaro, Ferzan Ozpetek, Johnna Adams. La Scena Contemporanea si apre a diverse prospettive dell’espressione teatrale: dalla lectio di Mauro Covacich in “Svevo”, ai “Miracoli Metropolitani” di Carrozzeria Orfeo, a contaminazioni con la danza, la poesia, il mondo dell’arte. Una novità è il cartellone dedicato al Teatro Brillante con protagonisti l’ironia e lo stile di Virginia Raffaele, Claudio Bisio, gli Oblivion. Nel Musical - nonostante la pandemia non consenta per ora i tour delle grandi produzioni dall’estero - s’intrecciano veri allestimenti ed esclusivi concerti di star internazionali come Kerry Ellis e Thomas Borchert. Una progressiva riapertura ai titoli internazionali è in atto a partire dalla Danza (Daniel Ezralow, Parsons Dance). Lo Stabile metterà in vendita altri eventi, possibili solo a capienza piena, quando sarà consentito un ampliamento. Presenti alla conferenza stampa l’Assessore alla Cultura della Regione Tiziana Gibelli, l’Assessore ai Teatri del Comune Serena Tonel”.
51 spettacoli per “Pensare, Sognare, Ridere, Vivere”, ecco in sintesi la linea della Stagione 2021-2022 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, una stagione molto ricca, realizzata tenendo conto delle esigenze di sicurezza e contingentamento, e con il fermo proposito di incoraggiare il pubblico nel suo evidente desiderio di spettacolo “dal vivo” assicurandogli la possibilità di frequentare il Teatro in serenità e godendo di una proposta artistica elevata, nuova e in linea con la tradizione del Rossetti.
Presentata in conferenza stampa il 16 settembre alle ore 11 dal Presidente Francesco Granbassi e dal Direttore Paolo Valerio, dopo il saluto delle autorità presenti, la Stagione 2021-2022 fa seguito - quasi senza soluzione di continuità - a un’attività “in presenza” molto intensa che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha ripreso non appena è stato concesso nel maggio scorso alla Sala Assicurazioni Generali e alla Sala Bartoli ed esteso all’intera estate, confermandosi nel proprio ruolo culturale, artistico, sociale.
Sono da leggere dunque in questo senso la programmazione molto completa che si declina negli itinerari della Prosa e della Scena Contemporanea, a cui si aggiungono la novità del Teatro Brillante, un’interessante carnet di Musical e alcune proposte di Danza e altri Eventi, come pure la scelta di inaugurare il nuovo corso di spettacoli – il prossimo 12 ottobre – con una produzione imponente (la prima di 11 che lo Stabile presenterà fra sede e tournée).
Si tratta de “La Bottega del Caffè” di Carlo Goldoni, con Michele Placido, un notevole cast – vi figurano Luca Altavilla, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Anna Gargano, Vito Lopriore, Francesco Migliaccio, Michelangelo Placido, Maria Grazia Plos – e la regia di Paolo Valerio, in un allestimento prezioso. «Di questo testo meraviglioso – anticipa il regista – è protagonista un microcosmo di persone che gravitano in un campiello veneziano. Don Marzio - il nobile napoletano che osserva seduto al caffé questo piccolo mondo e con malizia ne intriga i destini - nella nostra edizione è interpretato dal bravissimo e carismatico Michele Placido. Lo attorniano figure tutte importanti, ognuna ambigua e interessante: una coralità in cui la pièce trova il fulcro del suo impeccabile meccanismo, che imprime ritmi vorticosi alle interazioni fra i personaggi». Accanto allo Stabile del Friuli Venezia Giulia in questa operazione figurano Goldenart Production e Fondazione Teatro della Toscana.
L’universalità di un capolavoro goldoniano, dunque, “dà il La” alla stagione di Prosa che – accanto ad altri classici quali “Tartufo” di Moliére con Giuseppe Cederna diretto da Roberto Valerio e “Baccanti” di Euripide per la regia di Laura Sicignano – assicura significativa attenzione alla drammaturgia contemporanea e alle voci del Novecento, nell’interpretazione di assoluti maestri della scena. Si va dalla leggerezza dell’atteso “Arsenico e vecchi merletti” di Kesserling con Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini all’antesignano Thomas Bernhard di “Piazza degli eroi” (coproduzione dello Stabile regionale e con Teatro di Napoli e Fondazione Teatro della Toscana) con Renato Carpentieri e Imma Villa diretti da Roberto Andò. Frutto di una coproduzione del Teatro Stabile con La Pirandelliana è anche “Enrico IV” di Pirandello per la regia di Luca De Fusco con l’impeccabile Eros Pagni nel ruolo del titolo. Evoca il capolavoro di Brecht “Peachum. Un’opera da tre soldi” scritto e diretto da Fausto Paravidino con Rocco Papaleo, mentre in “Morte di un commesso viaggiatore” Arthur Miller evidenzia il lato crudele del sogno americano: il lancinante ruolo di Loman va ad Alessandro Haber diretto da Leo Muscato.
Con “Il delirio del particolare” del contemporaneo Vitaliano Trevisan inizia un’intersecazione fra il mondo dell’arte ed il teatro che corre lungo l’intera stagione: qui, Maria Paiato e Carlo Valli si addentrano nella poetica di Carlo Scarpa, caposaldo dell’architettura novecentesca.
Eccellenti autori contemporanei europei indagano i nodi del presente: Ferzan Ozpetek in “Mine Vaganti” con Francesco Pannofino affronta i temi della libertà personale e dell’oppressione delle convenzioni sociali e familiari, la britannica Johnna Adams ne “Il Nodo” con Ambra Angiolini tratta di bullismo, Nathalie Serraute in “Pour un oui ou pour un non” scava nelle ambiguità di senso: terreno perfetto per due manipolatori della parola quali Franco Branciaroli e Umberto Orsini. Fra le più quotate drammaturghe italiane, Lucia Calamaro, tratteggia in “Storia di un uomo” con Stefano Accorsi, uno squarcio della storia recente, mentre “Manola” di Margaret Mazzantini con Nancy Brilli e Chiara Noschese crea un ponte fra narrativa e teatro.
Incrementa e completa l’orizzonte della Prosa la proposta della Scena Contemporanea che si apre a diverse prospettive dell’espressione teatrale, fra nuova drammaturgia e stimolanti contaminazioni sul piano dei linguaggi o delle tecnologie.
Si inizia da “Svevo” di e con Mauro Covacich e a cura di Franco Però, un’inedita produzione dello Stabile: in una scenografia che evoca un’aula e coinvolge gli spettatori, lo scrittore triestino di origine ma dalla eccellente carriera nazionale, racconta in modo colto e sensibile questa figura monumentale. Lo spettacolo sarà in scena a Trieste il 13 ottobre in prima nazionale per proseguire in contesti prestigiosi come il Salone Internazionale del Libro ed a Parigi, ospite dell’Istituto Italiano di Cultura.
“Caravaggio” è invece una lezione prestigiosa sulla la vita e l’arte del pittore lombardo, con la guida magistrale di Vittorio Sgarbi, l’apporto di un elegante commento musicale e la videoproiezione dei suoi dipinti.
Il teatro s’intersecherà con la pittura anche in “Art” – esilarante pièce di Yasmina Reza che prende le mosse dalla discussione su una discutibile monocromia – ed in “Viva la vida” in cui Pamela Villoresi ripercorre la parabola di Frida Kahlo, dividendo la scena con una cantante e una body painter. Poi sarà la volta del “cortocircuito” che i danzatori di Arearea scatenano fra spazi museali, opere esposte e linguaggio coreografico (“Museo in Danza” al Museo Revoltella di Trieste).
Il linguaggio del corpo è invece al centro della performance diretta da Eugenio Barba “Una giornata particolare del danzatore Gregorio Samsa” con Lorenzo Gleijeses che trova ispirazione nella scrittura di Kafka. È trasversale anche la linea scelta dallo scrittore e giornalista Aldo Cazzullo per commentare e rileggere la Divina Commedia assieme a Piero Pelù in “A riveder le stelle”, ultimo omaggio nell’anno di Dante.
Nasce dalla sinergia fra soggetti operanti nell’ambito della formazione, della ricerca e della psichiatria sociale e indaga nel disagio giovanile e delle periferie “La classe” di Vincenzo Manna con Claudio Casadio, attore che ritroveremo ne “L’Oreste” di Francesco Niccolini dove teatro e graphic novel si fondono per raccontare una storia di malattia mentale e amore negato.
Creazioni video e musica dal vivo accompagnano la perfetta interpretazione di Massimo Popolizio in “Furore” dal romanzo di John Steinbeck. La drammaturgia fotografa rapporti familiari e crisi contemporanee nella produzione “Arcipelaghi” di Monica Codena, nata in forma di studio con gli attori del Teatro Stabile nell’ambito di Mittelfest 2020, in “Estate in dicembre” di Carolina Africa Martìn Pajares nella regia di Andrea Collavino, e ne “La vespa” di Morgan Lloyd Malcolm con Guenda Goria e Miriam Galanti. Dopo l’esordio dell’11 settembre, ritorna in cartellone infine “Tu dov’eri?” coprodotto con Suomi produzioni: Francesco Godina (anche interprete) e Fabio Vagnarelli vi tracciano una riflessione di ampio respiro a partire dagli eventi delle Torri Gemelle. La regia è di Marco M. Casazza, il video design è di Den Baruca.
Una bella novità per la stagione 2021-2022 è la proposta di Teatro Brillante dove sono protagoniste la verve e l’ironia di artisti raffinati, che sanno guardare in modo acuto e sornione al presente.
L’apertura è in chiave musicale con il travolgente “Oblivion Rhapsody” che celebra i 10 anni di tournée del gruppo proponendo la loro opera omnia in una versione acustica inedita e sorprendente.
Poi sarà la volta di Claudio Bisio diretto da Giorgio Gallione in “La mia vita raccontata male” dove ripercorre i propri ricordi con il suo irraggiungibile istrionismo.
Ale & Franz divertiranno sfidando la vertigine del paradosso e del non senso, in “Comincium”.
C’è grande aspettativa per Virginia Raffaele: completa, eclettica, originale, sarà diretta in “Samusà” da Federico Tiezzi.
Sergio Rubini dirige, interpreta ed è coautore de “Il parrucchiere”, una commedia che evidenzia il profilo paradossale del nostro tempo.
Infine un evergreen della comicità che Iaia Fiastri trae da Ray Cooney: “Se devi dire una bugia dilla grossa” fa omaggio al triestino Pietro Garinei che ne diresse la prima edizione italiana.
In un momento ancora delicato di restrizioni dovute al Covid, in cui non sono ancora riprese le tournée delle grandi produzioni italiane e dall’estero, non era scontato varare fin da ottobre una vera stagione di Musical. Quella che si presenta è invece una proposta completa e coinvolgente, che intreccia classici del genere a titoli nuovi e a due esclusivi concerti di star internazionali: un modo per trarre stimoli dalle nuove esigenze.
Si inizierà con un amato classico della letteratura tradotto in musical: “Piccole Donne. Il musical di Broadway” che musicato da Jason Howland ha esordito a New York nel 2005 con ottimo esito. La produzione italiana porta la firma di Fabrizio Angelini alla guida di un cast versatile e molto preparato.
Lo stesso regista dirige “Nunsense” un musical divertente, opera di Dan Goggin con protagoniste un gruppo scatenato di suore: nella storia di Off-Broadway è stato il secondo spettacolo più visto. Per “Hair - The Tribe Love-Rock Musical” il regista Simone Nardini ha coinvolto 20 interpreti ed un’energica band dal vivo, che restituisce l’energia hippie del capolavoro di James Rado e Gerom Ragni. Infine un cult che al Politeama Rossetti non era mai approdato: “La piccola bottega degli orrori” con le irresistibili musiche di Alan Menken e la storia thriller di una pianta magica e assetata di sangue. Il cast non lascia spazio a incertezze: Giampiero Ingrassia ritorna nel ruolo in cui 30 anni fa ha debuttato nel musical, e divide la scena con Fabio Canino e Belia Martin (già applaudita in “Sister Act”).
Impreziosisce il cartellone il concerto di Daniel Koek e Kerry Ellis, “West End Session”. Abitualmente protagonisti nel West End (lui memorabile in “Les Misèrables”, lei in molti titoli importanti e celebre per le performances al fianco di Brian May, il chitarrista dei Queen) eseguiranno splendide arie del repertorio anglosassone. Con “It Takes Two” ritorna al Rossetti dopo il trionfo del giugno scorso Thomas Borchert - stella assoluta del musical tedesco - questa volta accompagnato da Navina Heyne: voci impeccabili nei più bei duetti della storia del musical.
Come da tradizione il Politeama sarà cornice del “Galà dell’Operetta e del Musical” organizzato dall’Associazione Internazionale dell’Operetta con la FVG Orchestra diretta da Romolo Gessi e ospiterà “Machine de Cirque” energico spettacolo della compagnia canadese di Vincent Dubé .
Se, come si auspica, la situazione legata alla pandemia lo permetterà, il Teatro Stabile regionale metterà in vendita – con modalità che saranno comunicate successivamente – i biglietti per alcuni spettacoli che potranno andare in scena esclusivamente nella condizione della capienza piena: si tratta di “Notre Dame de Paris” (prevendita in corso), “Ghost Il musical”, “We Will Rock You”, una nuova grande produzione di “The Sound of Music”, il ritorno di “The Choir of Man”.
Una progressiva riapertura ai titoli internazionali è già in atto nel contesto della Danza dove è possibile programmare “Open” coreografato da Daniel Ezralow, il ritorno al Rossetti della Parsons Dance,“Lo Schiaccianoci” del Russian Classical Ballet. Sensibilizza alla tutela dell’ambiente la RBR Dance Company in “Boomerang, Gli illusionisti della danza” mentre per gli appassionati di tango sarà in scena la compagnia di Guillermo Berzins in “Tango Fatal” ed è previsto - dopo il successo nell’ambito di Trieste Estate - il ritorno di “Corpi in Fuga” a cura di Federico Zeno Bassanese.
Avranno seguito le iniziative collaterali al cartellone ufficiale: si inizia dal 20 settembre, con “Rossetti Open” una “visita” molto singolare negli spazi e nella storia del Rossetti, condotta dagli attori - e dai personaggi teatrali - che lo abitano e ne conoscono i segreti. Andrea Germani ne sarà il primo protagonista.
In sinergia con il Comune di Trieste il Teatro Stabile promuoverà fra ottobre e dicembre una serie di iniziative dedicate a Giorgio Strehler di cui ricorre il centenario della nascita. Il programma sarà presentato a breve.
Nel 2022 lo Stabile dedicherà momenti artistici e di riflessione alla Shoah, a gennaio, e il 10 febbraio al Giorno del Ricordo, facendo seguito agli apprezzati video che Paolo Valerio ha creato nel 2021 con gli attori del Teatro.
Per rilanciare l’attività dei Piccoli di Podrecca nel 2022 partirà un corso di formazione professionale finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con l’Enaip: ringraziamo per l’Assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen. Questa e altre iniziative collegate saranno presentate presto nella loro completezza.
Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia continuerà a proporre gratuitamente: letture, incontri, momenti di approfondimento, spesso in collaborazione con partner come i Civici Musei di Storia e Arte o la British School del Friuli Venezia Giulia, il cui direttore Peter Brown cura e conduce appuntamenti molto seguiti: il primo riguarderà “Arsenico e vecchi merletti”.
Lo Stabile regionale sostiene l’attività della scuola di teatro dell’Associazione StarTs Lab: nel 2021 programmerà “Canto di Natale” con gli allievi diretti da Luciano Pasini.
Come di consueto altri appuntamenti fuori abbonamento arricchiranno il cartellone: è già in calendario “Un dono di Natale” concerto di beneficenza del grande soprano Daniela Barcellona, a cura dei Rotary Club e Lions di Trieste.
Oltre agli spettacoli che ammireremo in sede, lo Stabile regionale sarà in tournée italiana con “La bottega del caffé”, “Svevo”, “Piazza degli Eroi”, “Il Muro Trasparente”, “La pazza di Chaillot”, “Enrico IV”.
Si ricorda che tutte le informazioni su spettacoli, prezzi, modalità di registrazione e abbonamento sono disponibili sul sito www.ilrossetti.it, da cui si accede direttamente all’acquisto e alla prenotazione.
Per motivi legati all’emergenza COVID-19 sarà necessario garantire il distanziamento nelle sale che avranno capienza ridotta.
La campagna abbonamenti sarà aperta da giovedì 16 settembre, giorno in cui ci si potrà rivolgere per informazioni, acquisti e prenotazioni in tutti i punti vendita dello Stabile regionale.La scadenza per la conferma degli abbonamenti a turno fisso è l’1 ottobre.
Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.
Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ringrazia la Fondazione CRTrieste e Assicurazioni Generali.
Intervento di Tiziana Benussi Presidente di Fondazione CRTrieste: «Negli anni le risorse della Fondazione CRTrieste hanno contributo a sostenere l’offerta culturale del nostro territorio. In questa fase ancora così delicata per un settore che non ha potuto riprendersi del tutto dallo stallo causato dalla pandemia, siamo accanto a il Rossetti - Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia con l’intento di essere strumento da un lato per aiutare la capacità di resistere, adattarsi e riorganizzarsi degli operatori dello spettacolo, dall’altro per contribuire alla funzione fondamentale di questa Istituzione - ancora più necessaria oggi - di allietare gli animi attraverso un’offerta di alto profilo ricca di prosa, musica ed eventi».
Intervento di Emma Ursich Head of Group Corporate Identity & The Human Safety Net del Gruppo Generali: «Generali, da molti anni al fianco del Teatro Rossetti, è quest’anno particolarmente lieta di accompagnarla nella presentazione della nuova stagione: nella consapevolezza del momento che stiamo vivendo, è un piacere ancor più grande poter tornare a teatro e sapere che può di nuovo svolgere il suo ruolo come esperienza sociale aperta all’arte, alle relazioni, all’incontro. Come Partner di Vita, siamo orgogliosi di sostenere il Teatro Rossetti nel contributo che, tramite la cultura, offre per la crescita e lo sviluppo della comunità».
Si ringraziano tutti i Soci, in particolare il Comune di Trieste e la Regione Friuli Venezia Giulia.
Si ringraziano per il contributo all’attività altri sponsor che con il loro prezioso apporto aiutano il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia a offrire arte, cultura, pensiero e divertimento di qualità.
L’ufficio stampa