PRESENTATA LA STAGIONE 2005-2006 DEL TEATRO STABILE DEL FRIULI-VENEZIA GIULIA: ABBONAMENTI DAL 6 SETTEMBRE
- 3 Settembre 2005
- Generale
È stata presentata sabato 3 settembre la Stagione 2005-2006 del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia.
Nel corso della conferenza stampa che si è tenuta alla Sala Bartoli del
Politeama Rossetti alla presenza del Presidente dello Stabile Paris
Lippi e del direttore Antonio Calenda, sono stati illustrati tutti gli
appuntamenti di una grande stagione che porta nel principale teatro
della regione – articolando ben 42 titoli in diversi “percorsi
tematici” – il meglio della Prosa classica e contemporanea, grandi Musical. Inoltre – novità di quest’anno – ci sarà un cartellone dedicato alla Danza e lungo la stagione si susseguiranno Eventi di straordinario rilievo, quali una performance dell’étoile internazionale Roberto Bolle (Bolle & Friends il 25 e 26 febbraio 2006) e lo show natalizio Musical Christmas from Vienna dei Vereinigten Bühnen Wien che lo Stabile del Friuli-Venezia Giulia presenta in prima nazionale e in esclusiva per l’Italia (in programma il 21 e 22 dicembre 2005).
Nonostante la non facile situazione finanziaria in cui versa il mondo dello spettacolo italiano e che tocca seriamente anche lo Stabile regionale, si è voluto preparare dunque un cartellone ricco e artisticamente valido, adatto a soddisfare la richiesta del vasto pubblico del Politeama Rossetti che lo pone costantemente al top fra i teatri più frequentati in Italia (e mantiene assoluto il suo record quale primo teatro del Nordest e della regione).
E – in ossequio all’attività di produzione fondamentale per l’Ente e che lo distingue sul piano nazionale – continuano ad essere numerosi e di ottima qualità gli spettacoli di produzione che il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia propone sia a Trieste che in tournée.
Fra essi vanno innanzitutto citate la novità (in coproduzione con PromoMusic) di Moni Ovadia Es iz Amerike! – in cui l’artista con la sua formidabile ironia, e supportato da Lee Colbert e dalla Stage Orchestra, ripercorre l’incontro fra cultura yddish e il mondo dello spettacolo americano da Gershwin a Bob Dylan – e la ripresa de La Mostra di Claudio Magris con l’appassionante interpretazione di Roberto Herlitzka diretto da Antonio Calenda. Accolto come un vero evento al debutto nel 2003, lo spettacolo prima di toccare Roma e Milano replicherà nuovamente in sede, tratteggiando il dolente profilo del pittore triestino Vito Timmel. Sempre per la regia di Calenda viene riproposto lo spettacolo “cult” con Piera Degli Esposti Un’indimenticabile serata, tratto dallo humor mordace di Achille Campanile, mentre prosegue il tour nazionale – senza toccare nuovamente la regione – l’emozionante Re Lear shakespeariano con Roberto Herlitzka, Daniela Giovanetti, Luca Lazzareschi e Roberto Trifirò (in scena a novembre per tre settimane al Piccolo Teatro di Milano).
Proseguono inoltre la loro tournée nazionale nel corso della nuova stagione gli spettacoli Variazioni sul cielo con Margherita Hack, Fighting Dogs di Andrés Morte con Anna Maria Gherardi e Daniela Giovanetti e Piccoli Crimini Coniugali di Eric-Emmanuel Schmitt, tutti coprodotti dallo Stabile. Sarà infine ripreso il Varietà dei Piccoli di Podrecca.
Viene invece riproposto anche a Trieste – visto il successo e i molti “tutto esaurito” registrati nell’aprile scorso – la coproduzione dello Stabile con Suspect Culture A different language di Renato Gabrielli che per i protagonisti, Sergio Romano e Selina Boyack, ha inventato una storia attuale, d’amore e difficoltà di comunicazione: la piéce ha la particolarità di essere recitata in due lingue e compresa dalle platee sia italiane che anglofone.
Un’ulteriore produzione presentata a Trieste in prima assoluta, nell’ambito del cartellone altripercorsi, è infine Aquila sapiens sapiens di Maria Letizia Compatangelo, una riscrittura del mito di Prometeo che permette allo Stabile di proseguire il filone di ricerca sui classici antichi. Lo spettacolo andrà in scena alla Sala Bartoli per la regia di Manuel Giliberti e ne sarà protagonista Osvaldo Ruggieri, la cui vis interpretativa è già nota al pubblico regionale (è stato applaudito di recente nel ruolo dello spettro del Re Dario nei Persiani).
La Stagione della Prosa, che concentra l’attenzione quest’anno sui classici della drammaturgia dell’Ottocento e del Novecento non senza offrire spazio anche ad autori contemporanei, conta su un eccellente carnet di artisti: sul palcoscenico del Rossetti sfileranno infatti i più importanti nomi del teatro italiano. A partire dall’inaugurazione che avverrà il 12 ottobre con lo strindberghiano Temporale nell’edizione di Giorgio Strehler con Franco Graziosi e Giulia Lazzarini: un omaggio significativo a uno dei più grandi intellettuali e uomini di teatro del Novecento, che è nato proprio a Trieste. Ancora il grande autore scandinavo e la sua antesignana analisi psicologica dei personaggi, sarà al centro del lavoro dei bravissimi Umberto Orsini e Manuela Mandracchia diretti da Massimo Castri ne Il Padre. Ad Eros Pagni spetterà un’altra forte figura maschile, quella di Willy Loman in Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller, autore da poco scomparso che ha saputo guardare con occhi critici il mito americano. L’allestimento è di Marco Sciaccaluga. La coppia Albertazzi-Proclemer interpreterà lo scabroso Diario Privato del francese Paul Léautaud per la regia di Luca Ronconi, in una elegante messinscena prodotta dal Teatro di Roma. Uno dei più interessanti registi rivelatisi negli ultimi anni è Antonio Latella che firma il pluripremiato Edoardo II di Marlowe, protagonisti Danilo Nigrelli e Marco Foschi. Uno spettacolo che permette allo Stabile regionale di proseguire la riflessione sul teatro elisabettiano, cui ha dedicato fino ad ora tanto impegno e attenzione. Con il proprio personalissimo approccio al teatro, Carlo Cecchi trarrà nuove induzioni da Sei personaggi in cerca d’autore: vi si impegna anche come attore assieme a Paolo Graziosi e a un notevole cast. In cartellone figurano inoltre i contemporanei Dacia Maraini – di cui verrà allestito il bellissimo La lunga vita di Marianna Ucria per la regia di Lamberto Puggelli e l’apporto di oltre venti attori scritturati dal Teatro Stabile di Catania – e Vincenzo Salemme alla cui commedia La gente vuole ridere… ancora! verrà affidato il compito di chiudere il cartellone della Prosa nel segno dell’umorismo più travolgente.
La natura architettonica del Politeama Rossetti, con la sua sala da 1500 posti e il suo vasto palcoscenico, rende il teatro un luogo adatto a ospitare spettacoli imponenti, come le grandi produzioni del teatro musicale: una vocazione che trova conferme nella stessa storia del Politeama dove in passato sono andati in scena costantemente importanti spettacoli di prosa alternati a operette, concerti, spettacoli di varietà. Il percorso Musical e grandi eventi è stato concepito alcune stagioni fa in questa chiave, con l’impegno di portare in scena proposte di alto livello artistico. Come accadrà, nella Stagione 2005-2006, ad iniziare dallo spettacolo di Arturo Brachetti, ormai vera star internazionale che ne L’uomo dai mille volti darà prova delle sue eccezionali doti di trasformista creando attraverso una miriade di personaggi, un inno al mondo del palcoscenico e del cinema. Poi Gian Burrasca, musical italiano, si avvarrà delle musiche di Nino Rota e del talento di Marco Morandi per riportare sulla scena l’amato capolavoro di Vamba, mentre il gruppo catalano dei Tricicle Clownic inventerà in Sit un esilarante excursus nella storia della sedia attraverso una comicità tutta basata sulla mimica, la gestualità e l’uso fantasioso di oggetti semplici e quotidiani. La Compagnia della Rancia presenterà due titoli, iniziando con Tutti insieme appassionatamente, grande successo della passata stagione che farà rivivere la romantica storia della famiglia Von Trapp e riascoltare le indimenticabili canzoni di Rodgers e Hammerstein. Diretto da Saverio Marconi e interpretato dallo spiritoso Enzo Iacchetti e da Gianluca Guidi è poi The Producers irresistibile musical di Mel Brooks che sarà proposto solo a Trieste, Roma e Milano. In esclusiva per il Triveneto invece, lo spettacolo di Brachetti e Tutti insieme appassionatamente.
Il tema della guerra, già adombrato alla fine della passata stagione nell’eschileo Persiani e ora ironicamente presente in The Producers e toccato nei modi lievi del musical anche in Tutti insieme appassionatamente, percorre in modo incisivo il cartellone altripercorsi, che si concentra esclusivamente sulla drammaturgia contemporanea e sui linguaggi più attuali della scena teatrale.
Incentrato sull’ultimo conflitto mondiale sarà dunque il lavoro di un artista amatissimo dal pubblico regionale qual è Marco Paolini, che ritorna a Trieste con Il Sergente, tratto da Mario Rigoni Stern: racconterà la ritirata attraverso la taiga russa dei nostri soldati nel 1942-43. Al teatro-narrazione fa capo anche l’opera di Ascanio Celestini, autore e interprete di grande talento, che in Scemo di guerra restituirà al pubblico le emozioni del giorno della Liberazione a Roma scegliendo il punto di vista di un bambino e di alcuni altri osservatori semplici e popolani. Un importante monito a non ripetere errori che hanno condotto all’inumanità è quanto ci dona Se questo è un uomo che il regista triestino Franco Però affronterà con l’apporto di un maestro del teatro quale Nello Mascia. La guerra fa infine da sfondo a Sono Milena, da Praga ritratto di una donna coraggiosa e colta, amata da Kafka e uccisa in un campo di sterminio: testo e regia sono di Caterina Venturini.
Al filone tematico della guerra si intreccia nel cartellone una linea legata alla realtà contemporanea e chiaramente alla esigenza che i drammaturghi di oggi sentono di farne il centro delle loro riflessioni. Riflessioni che in termini talvolta ironici e pungenti, talvolta durissimi e critici ascolteremo da altri celebri artisti, che si esibiranno nell’ambito di altripercorsi: Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini innanzitutto, con Zorro, testo vero e poetico su un uomo che sceglie la vita da clochard; poi il simpaticissimo Claudio Bisio, alle prese con un personaggio nevrotico, caotico ed esilarante, in molte cose “figlio del nostro tempo”, creato da Daniel Pennac in Grazie. Non è facile incontrare sul palcoscenico un autore e giornalista fra i più apprezzati in Italia: accadrà a chi seguirà Erri De Luca in Chisciotte e gli invincibili, un racconto attuale in cui lo affiancheranno Gianmaria Testa, jazzista di chiara fama, e Gabriele Mirabassi eccezionale virtuoso del clarinetto. Dal periodo e dal mondo linguistico dell’infanzia trarrà ispirazione Natalino Balasso, noto come comico ma anche convincente attore, impegnato assieme a Mirko Artuso in Libera Nos che Antonella Spaliviero, Gabriele Vacis e Marco Paolini hanno creato dall’opera del noto autore vicentino Luigi Meneghello. Assolutamente da non perdere poi Essendo Stato che Ruggero Cappuccio, autore e regista dei più colti e sensibili, ha costruito sul personaggio del giudice Borsellino: lo renderà ancor più toccante l’interpretazione di Massimo De Francovich. Autrice-rivelazione degli ultimi anni è la giovane Emma Dante di cui potremo applaudire il forte e suggestivo Carnezzeria, ritratto impietoso di un interno familiare. L’ironica verve di Giorgio Gaber e Sandro Luporini sarà protagonista ne Il caso di Alessandro e Maria, storia autentica di due ex-amanti che si ritrovano e si raccontano dopo alcuni anni di separazione: nei ruoli dei protagonisti si confrontano due nomi noti del cinema e della tv, come Ricky Tognazzi e Simona Izzo. Infine una chicca, Muratori di Edoardo Erba, che partito da circuiti off di Roma, da due anni sta ottenendo critiche entusiaste dalla stampa più severa e sale piene in tutta Italia: ne sono ottimi protag
Nonostante la non facile situazione finanziaria in cui versa il mondo dello spettacolo italiano e che tocca seriamente anche lo Stabile regionale, si è voluto preparare dunque un cartellone ricco e artisticamente valido, adatto a soddisfare la richiesta del vasto pubblico del Politeama Rossetti che lo pone costantemente al top fra i teatri più frequentati in Italia (e mantiene assoluto il suo record quale primo teatro del Nordest e della regione).
E – in ossequio all’attività di produzione fondamentale per l’Ente e che lo distingue sul piano nazionale – continuano ad essere numerosi e di ottima qualità gli spettacoli di produzione che il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia propone sia a Trieste che in tournée.
Fra essi vanno innanzitutto citate la novità (in coproduzione con PromoMusic) di Moni Ovadia Es iz Amerike! – in cui l’artista con la sua formidabile ironia, e supportato da Lee Colbert e dalla Stage Orchestra, ripercorre l’incontro fra cultura yddish e il mondo dello spettacolo americano da Gershwin a Bob Dylan – e la ripresa de La Mostra di Claudio Magris con l’appassionante interpretazione di Roberto Herlitzka diretto da Antonio Calenda. Accolto come un vero evento al debutto nel 2003, lo spettacolo prima di toccare Roma e Milano replicherà nuovamente in sede, tratteggiando il dolente profilo del pittore triestino Vito Timmel. Sempre per la regia di Calenda viene riproposto lo spettacolo “cult” con Piera Degli Esposti Un’indimenticabile serata, tratto dallo humor mordace di Achille Campanile, mentre prosegue il tour nazionale – senza toccare nuovamente la regione – l’emozionante Re Lear shakespeariano con Roberto Herlitzka, Daniela Giovanetti, Luca Lazzareschi e Roberto Trifirò (in scena a novembre per tre settimane al Piccolo Teatro di Milano).
Proseguono inoltre la loro tournée nazionale nel corso della nuova stagione gli spettacoli Variazioni sul cielo con Margherita Hack, Fighting Dogs di Andrés Morte con Anna Maria Gherardi e Daniela Giovanetti e Piccoli Crimini Coniugali di Eric-Emmanuel Schmitt, tutti coprodotti dallo Stabile. Sarà infine ripreso il Varietà dei Piccoli di Podrecca.
Viene invece riproposto anche a Trieste – visto il successo e i molti “tutto esaurito” registrati nell’aprile scorso – la coproduzione dello Stabile con Suspect Culture A different language di Renato Gabrielli che per i protagonisti, Sergio Romano e Selina Boyack, ha inventato una storia attuale, d’amore e difficoltà di comunicazione: la piéce ha la particolarità di essere recitata in due lingue e compresa dalle platee sia italiane che anglofone.
Un’ulteriore produzione presentata a Trieste in prima assoluta, nell’ambito del cartellone altripercorsi, è infine Aquila sapiens sapiens di Maria Letizia Compatangelo, una riscrittura del mito di Prometeo che permette allo Stabile di proseguire il filone di ricerca sui classici antichi. Lo spettacolo andrà in scena alla Sala Bartoli per la regia di Manuel Giliberti e ne sarà protagonista Osvaldo Ruggieri, la cui vis interpretativa è già nota al pubblico regionale (è stato applaudito di recente nel ruolo dello spettro del Re Dario nei Persiani).
La Stagione della Prosa, che concentra l’attenzione quest’anno sui classici della drammaturgia dell’Ottocento e del Novecento non senza offrire spazio anche ad autori contemporanei, conta su un eccellente carnet di artisti: sul palcoscenico del Rossetti sfileranno infatti i più importanti nomi del teatro italiano. A partire dall’inaugurazione che avverrà il 12 ottobre con lo strindberghiano Temporale nell’edizione di Giorgio Strehler con Franco Graziosi e Giulia Lazzarini: un omaggio significativo a uno dei più grandi intellettuali e uomini di teatro del Novecento, che è nato proprio a Trieste. Ancora il grande autore scandinavo e la sua antesignana analisi psicologica dei personaggi, sarà al centro del lavoro dei bravissimi Umberto Orsini e Manuela Mandracchia diretti da Massimo Castri ne Il Padre. Ad Eros Pagni spetterà un’altra forte figura maschile, quella di Willy Loman in Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller, autore da poco scomparso che ha saputo guardare con occhi critici il mito americano. L’allestimento è di Marco Sciaccaluga. La coppia Albertazzi-Proclemer interpreterà lo scabroso Diario Privato del francese Paul Léautaud per la regia di Luca Ronconi, in una elegante messinscena prodotta dal Teatro di Roma. Uno dei più interessanti registi rivelatisi negli ultimi anni è Antonio Latella che firma il pluripremiato Edoardo II di Marlowe, protagonisti Danilo Nigrelli e Marco Foschi. Uno spettacolo che permette allo Stabile regionale di proseguire la riflessione sul teatro elisabettiano, cui ha dedicato fino ad ora tanto impegno e attenzione. Con il proprio personalissimo approccio al teatro, Carlo Cecchi trarrà nuove induzioni da Sei personaggi in cerca d’autore: vi si impegna anche come attore assieme a Paolo Graziosi e a un notevole cast. In cartellone figurano inoltre i contemporanei Dacia Maraini – di cui verrà allestito il bellissimo La lunga vita di Marianna Ucria per la regia di Lamberto Puggelli e l’apporto di oltre venti attori scritturati dal Teatro Stabile di Catania – e Vincenzo Salemme alla cui commedia La gente vuole ridere… ancora! verrà affidato il compito di chiudere il cartellone della Prosa nel segno dell’umorismo più travolgente.
La natura architettonica del Politeama Rossetti, con la sua sala da 1500 posti e il suo vasto palcoscenico, rende il teatro un luogo adatto a ospitare spettacoli imponenti, come le grandi produzioni del teatro musicale: una vocazione che trova conferme nella stessa storia del Politeama dove in passato sono andati in scena costantemente importanti spettacoli di prosa alternati a operette, concerti, spettacoli di varietà. Il percorso Musical e grandi eventi è stato concepito alcune stagioni fa in questa chiave, con l’impegno di portare in scena proposte di alto livello artistico. Come accadrà, nella Stagione 2005-2006, ad iniziare dallo spettacolo di Arturo Brachetti, ormai vera star internazionale che ne L’uomo dai mille volti darà prova delle sue eccezionali doti di trasformista creando attraverso una miriade di personaggi, un inno al mondo del palcoscenico e del cinema. Poi Gian Burrasca, musical italiano, si avvarrà delle musiche di Nino Rota e del talento di Marco Morandi per riportare sulla scena l’amato capolavoro di Vamba, mentre il gruppo catalano dei Tricicle Clownic inventerà in Sit un esilarante excursus nella storia della sedia attraverso una comicità tutta basata sulla mimica, la gestualità e l’uso fantasioso di oggetti semplici e quotidiani. La Compagnia della Rancia presenterà due titoli, iniziando con Tutti insieme appassionatamente, grande successo della passata stagione che farà rivivere la romantica storia della famiglia Von Trapp e riascoltare le indimenticabili canzoni di Rodgers e Hammerstein. Diretto da Saverio Marconi e interpretato dallo spiritoso Enzo Iacchetti e da Gianluca Guidi è poi The Producers irresistibile musical di Mel Brooks che sarà proposto solo a Trieste, Roma e Milano. In esclusiva per il Triveneto invece, lo spettacolo di Brachetti e Tutti insieme appassionatamente.
Il tema della guerra, già adombrato alla fine della passata stagione nell’eschileo Persiani e ora ironicamente presente in The Producers e toccato nei modi lievi del musical anche in Tutti insieme appassionatamente, percorre in modo incisivo il cartellone altripercorsi, che si concentra esclusivamente sulla drammaturgia contemporanea e sui linguaggi più attuali della scena teatrale.
Incentrato sull’ultimo conflitto mondiale sarà dunque il lavoro di un artista amatissimo dal pubblico regionale qual è Marco Paolini, che ritorna a Trieste con Il Sergente, tratto da Mario Rigoni Stern: racconterà la ritirata attraverso la taiga russa dei nostri soldati nel 1942-43. Al teatro-narrazione fa capo anche l’opera di Ascanio Celestini, autore e interprete di grande talento, che in Scemo di guerra restituirà al pubblico le emozioni del giorno della Liberazione a Roma scegliendo il punto di vista di un bambino e di alcuni altri osservatori semplici e popolani. Un importante monito a non ripetere errori che hanno condotto all’inumanità è quanto ci dona Se questo è un uomo che il regista triestino Franco Però affronterà con l’apporto di un maestro del teatro quale Nello Mascia. La guerra fa infine da sfondo a Sono Milena, da Praga ritratto di una donna coraggiosa e colta, amata da Kafka e uccisa in un campo di sterminio: testo e regia sono di Caterina Venturini.
Al filone tematico della guerra si intreccia nel cartellone una linea legata alla realtà contemporanea e chiaramente alla esigenza che i drammaturghi di oggi sentono di farne il centro delle loro riflessioni. Riflessioni che in termini talvolta ironici e pungenti, talvolta durissimi e critici ascolteremo da altri celebri artisti, che si esibiranno nell’ambito di altripercorsi: Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini innanzitutto, con Zorro, testo vero e poetico su un uomo che sceglie la vita da clochard; poi il simpaticissimo Claudio Bisio, alle prese con un personaggio nevrotico, caotico ed esilarante, in molte cose “figlio del nostro tempo”, creato da Daniel Pennac in Grazie. Non è facile incontrare sul palcoscenico un autore e giornalista fra i più apprezzati in Italia: accadrà a chi seguirà Erri De Luca in Chisciotte e gli invincibili, un racconto attuale in cui lo affiancheranno Gianmaria Testa, jazzista di chiara fama, e Gabriele Mirabassi eccezionale virtuoso del clarinetto. Dal periodo e dal mondo linguistico dell’infanzia trarrà ispirazione Natalino Balasso, noto come comico ma anche convincente attore, impegnato assieme a Mirko Artuso in Libera Nos che Antonella Spaliviero, Gabriele Vacis e Marco Paolini hanno creato dall’opera del noto autore vicentino Luigi Meneghello. Assolutamente da non perdere poi Essendo Stato che Ruggero Cappuccio, autore e regista dei più colti e sensibili, ha costruito sul personaggio del giudice Borsellino: lo renderà ancor più toccante l’interpretazione di Massimo De Francovich. Autrice-rivelazione degli ultimi anni è la giovane Emma Dante di cui potremo applaudire il forte e suggestivo Carnezzeria, ritratto impietoso di un interno familiare. L’ironica verve di Giorgio Gaber e Sandro Luporini sarà protagonista ne Il caso di Alessandro e Maria, storia autentica di due ex-amanti che si ritrovano e si raccontano dopo alcuni anni di separazione: nei ruoli dei protagonisti si confrontano due nomi noti del cinema e della tv, come Ricky Tognazzi e Simona Izzo. Infine una chicca, Muratori di Edoardo Erba, che partito da circuiti off di Roma, da due anni sta ottenendo critiche entusiaste dalla stampa più severa e sale piene in tutta Italia: ne sono ottimi protag
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