MERCOLEDì 12 OTTOBRE "TEMPORALE" DI STREHLER INAUGURA LA STAGIONE: LA STRADA PROSPICIENTE AL TEATRO SARA' INTITOLATA AL GRANDE REGISTA
- 10 Ottobre 2005
- Generale
Avverrà nel nome di uno dei maggiori artisti e intellettuali dell’ultimo secolo, il triestino Giorgio Strehler, l’inaugurazione della Stagione di Prosa 2005-2006
del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia. Primo spettacolo in
cartellone al Politeama Rossetti, mercoledì 12 ottobre, alle 20.30,
sarà infatti Temporale
di August Strindberg, spettacolo di Giorgio Strehler prodotto dal
Piccolo Teatro di Milano e interpretato da un cast di eccellente
livello, in cui spiccano i nomi di Franco Graziosi e Giulia Lazzarini.
Contestualmente, alle 17.30 del 12 ottobre il Comune di Trieste intitolerà a Giorgio Strehler la via prospiciente il Politeama Rossetti, con una cerimonia a cui prenderanno parte, oltre alle Autorità, alcuni attori di spettacoli strehleriani.
Tutti i dettagli della cerimonia e dello spettacolo sono stati annunciati nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta lunedì 10 ottobre alle ore 12 nel Salotto Azzurro del Comune di Trieste.
Inaugurando la Stagione con il Temporale strindberghiano, lo Stabile regionale propone al pubblico un interessante esempio di drammaturgia europea nonché uno dei momenti più alti della poesia di Giorgio Strehler, cui rende un sentito omaggio facendo sì che siano proprio la sua intelligenza critica lucidissima, la delicata e irripetibile magia del suo teatro ad illuminare il palcoscenico per la prima volta in questa stagione…
Allestito per la prima volta nel 1979-80, Temporale ha segnato il primo incontro di Strehler con la drammaturgia strindberghiana ed è stato salutato fin dall’esordio dalla critica come un momento nodale nella carriera del grande regista che ha avuto modo di confrontarsi attraverso questo testo, con quel “teatro da camera” – cui Strindberg si dedicò nella sua piena maturità artistica – dove la perfezione è necessità, dove le emozioni si trasmettono attraverso il soffio di una parola, l’impercettibilità di uno sguardo, la sospensione lieve e mai scontata di una pausa e dal quale – grazie anche al suo profondo lavoro di scavo e di costruzione con gli attori – egli ha saputo trarre esiti veramente indimenticabili.
Grande interprete del travaglio intimo dei suoi personaggi ritratto fra realismo, esasperate simbologie e accensioni oniriche, Strindberg incentra i suoi drammi su temi ossessivi, ispirandosi a un senso fatale dell’esistenza – vista come lotta fra i sessi, come momento di prigionia dello spirito – e conduce con le sue intuizioni ed il suo eclettismo il teatro ottocentesco europeo al suo vertice, offrendo ai posteri, soprattutto agli esperessionisti, preziose induzioni.
Temporale (1907) racconta di un uomo ormai anziano diviso fra il dolore dei ricordi del passato e il desiderio di vivere una vecchiaia serena, intesa come rassicurante sospensione dalle passioni. Il ritorno nella sua vita della moglie molto più giovane di lui, lasciata anni prima, turba violentemente il fragile equilibrio che egli si è creato e minaccia di abbattersi “come un temporale” sugli schemi consolidati della sua vita borghese.
Un dramma di sdoppiamenti, riflessioni, “ritorni”a cui il regista – grazie al significativo contributo dello scenografo Ezio Frigerio – ha dato anche una dimensione plastica, ambientando lo spettacolo in una scena di specchi trasparenti e riflettenti e agittante in platea, quasi a “rompere” non solo metaforicamente la sacralità dell’arcoscenico, della “quarta parete”, la finzione.
«L’attesa quasi angosciosa di un temporale di fine estate con a tratti solo un lontano rombo di minaccia che arriva, non uccide e non trasforma, né lava, né risolve alcunché per coloro che l’hanno aspettato, perché prigionieri del loro piccolo mondo privato, della loro privata disperazione, della loro sostanziale mancanza di reciproca pietà» scriveva Strehler nelle sue note, preannunciando una piéce di grande intensità.
A raccogliere l’eredità del grande regista è stato chiamato ora Enrico D’Amato – uno dei collaboratori storici di Strehler – che riporta in scena lo spettacolo attraverso un lavoro molto rispettoso e responsabile. Responsabile rispetto all’“originale” che data la natura del teatro non sarà mai “perfettamente replicabile” e responsabile verso il pubblico, le cui capacità di “decodifica” del segno teatrale cambiano velocemente, richiedendo necessariamente aggiustamenti e “limature”.
Ad assicurare oggi come nell’edizione dell’esordio uno spettacolo vibrante di emozioni e di senso, sono gli interpreti di Temporale, talenti freschi e grandi maestri che si intrecciano in un cast di splendido livello: Franco Graziosi nel ruolo de il Signore è “testimone” della edizione originale (applaudita anche al Politeama Rossetti nel 1985) in cui recitava invece il ruolo del fratello offre ora al proprio personaggio accenti profondamente dolenti, Giulia Lazzarini affascina in un ruolo noir – quello della moglie Gerda –a cui si accosta con il suo irraggiungibile talento fatto di poesia e profonda analisi, Umberto Ceriani interpreta con toni misurati il Fratello. Piero Mazzarella caratterizza con umanità il Pasticcere Starck, Laura Pasetti è l’angelica Louise, Gaia Zoppi è Agnese la figlia del pasticcere, Gianpaolo Corti si impegna nel ruolo di Fischer (il nuovo marito di Gerda) e del Postino, Franco Sangermano interpreta l’uomo del ghiaccio, Nicole Vignola è l’ombra di Louise mentre completano il cast Serena Aversa e Vittoria Girelli.
La traduzione del testo è di Luciano Codignola.
Per l’allestimento fondamentale la collaborazione dello scenografo Frigerio, mentre i chiarissimi costumi sono di Franca Squarciapino. Fiorenzo Carpi ha composto le musiche e Gerardo Modica ha curato le luci dello spettacolo.
Prodotto dal Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Temporale inizia la sua tournée nazionale proprio dal Politeama Rossetti di Trieste: un’apertura – quella allo Stabile regionale – di notevole significato.
Lo spettacolo andrà in scena secondo il seguente calendario: Turno Prime mercoledì 12 ottobre ore 20.30, TURNO E giovedì 13 ottobre alle ore 16, TURNO A giovedì 13 ottobre alle ore alle ore 20.30; TURNO B venerdì 14 ottobre alle ore 20.30, TURNO C sabato 15 ottobre, ore 20.30 e TURNO D domenica 16 ottobre ore 16.
Sono ancora in vendita posti per lo spettacolo: la campagna abbonamenti alla Prosa si chiuderà con l’ultima replica di Temporale, domenica 15 ottobre 2005, mentre proseguiranno invariatamente le vendite di tutte le altre formule d’abbonamento.
Acquisti di biglietti e abbonamenti saranno possibili presso la Biglietteria del Politeama Rossetti (da lunedì a sabato 8.30-12.30, 15.30-19) e il Ticket Point di Corso Italia (giorni feriali 8.30-12.30, 15.30-19), presso le agenzie di Monfalcone (Agenzia Universal), Gorizia (Agenzia Appiani) e Udine (Associazione Culturale Udine Sipario) e presso le Agenzie del circuito Charta presenti sul territorio nazionale. Informazioni e acquisti anche sul sito www.ilrossetti.it. e al tel. 040/3593511.
Contestualmente, alle 17.30 del 12 ottobre il Comune di Trieste intitolerà a Giorgio Strehler la via prospiciente il Politeama Rossetti, con una cerimonia a cui prenderanno parte, oltre alle Autorità, alcuni attori di spettacoli strehleriani.
Tutti i dettagli della cerimonia e dello spettacolo sono stati annunciati nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta lunedì 10 ottobre alle ore 12 nel Salotto Azzurro del Comune di Trieste.
Inaugurando la Stagione con il Temporale strindberghiano, lo Stabile regionale propone al pubblico un interessante esempio di drammaturgia europea nonché uno dei momenti più alti della poesia di Giorgio Strehler, cui rende un sentito omaggio facendo sì che siano proprio la sua intelligenza critica lucidissima, la delicata e irripetibile magia del suo teatro ad illuminare il palcoscenico per la prima volta in questa stagione…
Allestito per la prima volta nel 1979-80, Temporale ha segnato il primo incontro di Strehler con la drammaturgia strindberghiana ed è stato salutato fin dall’esordio dalla critica come un momento nodale nella carriera del grande regista che ha avuto modo di confrontarsi attraverso questo testo, con quel “teatro da camera” – cui Strindberg si dedicò nella sua piena maturità artistica – dove la perfezione è necessità, dove le emozioni si trasmettono attraverso il soffio di una parola, l’impercettibilità di uno sguardo, la sospensione lieve e mai scontata di una pausa e dal quale – grazie anche al suo profondo lavoro di scavo e di costruzione con gli attori – egli ha saputo trarre esiti veramente indimenticabili.
Grande interprete del travaglio intimo dei suoi personaggi ritratto fra realismo, esasperate simbologie e accensioni oniriche, Strindberg incentra i suoi drammi su temi ossessivi, ispirandosi a un senso fatale dell’esistenza – vista come lotta fra i sessi, come momento di prigionia dello spirito – e conduce con le sue intuizioni ed il suo eclettismo il teatro ottocentesco europeo al suo vertice, offrendo ai posteri, soprattutto agli esperessionisti, preziose induzioni.
Temporale (1907) racconta di un uomo ormai anziano diviso fra il dolore dei ricordi del passato e il desiderio di vivere una vecchiaia serena, intesa come rassicurante sospensione dalle passioni. Il ritorno nella sua vita della moglie molto più giovane di lui, lasciata anni prima, turba violentemente il fragile equilibrio che egli si è creato e minaccia di abbattersi “come un temporale” sugli schemi consolidati della sua vita borghese.
Un dramma di sdoppiamenti, riflessioni, “ritorni”a cui il regista – grazie al significativo contributo dello scenografo Ezio Frigerio – ha dato anche una dimensione plastica, ambientando lo spettacolo in una scena di specchi trasparenti e riflettenti e agittante in platea, quasi a “rompere” non solo metaforicamente la sacralità dell’arcoscenico, della “quarta parete”, la finzione.
«L’attesa quasi angosciosa di un temporale di fine estate con a tratti solo un lontano rombo di minaccia che arriva, non uccide e non trasforma, né lava, né risolve alcunché per coloro che l’hanno aspettato, perché prigionieri del loro piccolo mondo privato, della loro privata disperazione, della loro sostanziale mancanza di reciproca pietà» scriveva Strehler nelle sue note, preannunciando una piéce di grande intensità.
A raccogliere l’eredità del grande regista è stato chiamato ora Enrico D’Amato – uno dei collaboratori storici di Strehler – che riporta in scena lo spettacolo attraverso un lavoro molto rispettoso e responsabile. Responsabile rispetto all’“originale” che data la natura del teatro non sarà mai “perfettamente replicabile” e responsabile verso il pubblico, le cui capacità di “decodifica” del segno teatrale cambiano velocemente, richiedendo necessariamente aggiustamenti e “limature”.
Ad assicurare oggi come nell’edizione dell’esordio uno spettacolo vibrante di emozioni e di senso, sono gli interpreti di Temporale, talenti freschi e grandi maestri che si intrecciano in un cast di splendido livello: Franco Graziosi nel ruolo de il Signore è “testimone” della edizione originale (applaudita anche al Politeama Rossetti nel 1985) in cui recitava invece il ruolo del fratello offre ora al proprio personaggio accenti profondamente dolenti, Giulia Lazzarini affascina in un ruolo noir – quello della moglie Gerda –a cui si accosta con il suo irraggiungibile talento fatto di poesia e profonda analisi, Umberto Ceriani interpreta con toni misurati il Fratello. Piero Mazzarella caratterizza con umanità il Pasticcere Starck, Laura Pasetti è l’angelica Louise, Gaia Zoppi è Agnese la figlia del pasticcere, Gianpaolo Corti si impegna nel ruolo di Fischer (il nuovo marito di Gerda) e del Postino, Franco Sangermano interpreta l’uomo del ghiaccio, Nicole Vignola è l’ombra di Louise mentre completano il cast Serena Aversa e Vittoria Girelli.
La traduzione del testo è di Luciano Codignola.
Per l’allestimento fondamentale la collaborazione dello scenografo Frigerio, mentre i chiarissimi costumi sono di Franca Squarciapino. Fiorenzo Carpi ha composto le musiche e Gerardo Modica ha curato le luci dello spettacolo.
Prodotto dal Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Temporale inizia la sua tournée nazionale proprio dal Politeama Rossetti di Trieste: un’apertura – quella allo Stabile regionale – di notevole significato.
Lo spettacolo andrà in scena secondo il seguente calendario: Turno Prime mercoledì 12 ottobre ore 20.30, TURNO E giovedì 13 ottobre alle ore 16, TURNO A giovedì 13 ottobre alle ore alle ore 20.30; TURNO B venerdì 14 ottobre alle ore 20.30, TURNO C sabato 15 ottobre, ore 20.30 e TURNO D domenica 16 ottobre ore 16.
Sono ancora in vendita posti per lo spettacolo: la campagna abbonamenti alla Prosa si chiuderà con l’ultima replica di Temporale, domenica 15 ottobre 2005, mentre proseguiranno invariatamente le vendite di tutte le altre formule d’abbonamento.
Acquisti di biglietti e abbonamenti saranno possibili presso la Biglietteria del Politeama Rossetti (da lunedì a sabato 8.30-12.30, 15.30-19) e il Ticket Point di Corso Italia (giorni feriali 8.30-12.30, 15.30-19), presso le agenzie di Monfalcone (Agenzia Universal), Gorizia (Agenzia Appiani) e Udine (Associazione Culturale Udine Sipario) e presso le Agenzie del circuito Charta presenti sul territorio nazionale. Informazioni e acquisti anche sul sito www.ilrossetti.it. e al tel. 040/3593511.