“Elisabetta Pozzi riceve il 4 luglio il prestigioso Premio Simoni: al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia la grande attrice ha lavorato spesso e ritornerà nella Stagione 2024-2025 da poco presentata, protagonista del monologo “Cassandra. O dell’inganno””.
Elisabetta Pozzi, attrice magnetica e colta, vibrante e duttile, riceve questa sera (4 luglio) come da tradizione sul palco del Teatro Romano di Verona, il “Premio Renato Simoni di fedeltà al teatro di prosa” uno dei riconoscimenti storici e più importanti del Teatro italiano, che fu istituito nel 1958 per volere del Comune di Verona e del Comune di Milano.
L’anno scorso il premio è andato a Franco Branciaroli. Questa volta invece è una raffinata signora del palcoscenico ad ottenerlo: ad Elisabetta Pozzi vanno le vive congratulazioni del direttore Paolo Valerio e dello staff del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, con cui l’attrice ha spesso collaborato (la ricordiamo assolutamente incantevole nel 2023 in “Maria Stuarda” di Schiller diretta da Davide Livermore) e dove farà ritorno nel corso della Stagione 2024-2025 da poco presentata, con “Cassandra. O dell’inganno” un monologo emozionante composto da brani da Eschilo, Ritsos, Pasolini, in cui traccerà un potente e vivo profilo dell’inascoltata eroina.
«Sono commossa, onorata e grata per questo premio» ha detto Elisabetta Pozzi. «Fedeltà al teatro: non la posso negare. Una fedeltà assoluta, maturata dalla consapevolezza che vivere in teatro e per il teatro per me è sempre stato necessario e vitale. Mi ha permesso di liberarmi del peso di me stessa e di sperimentare l’abbandono all’universo del mito, del sogno e della creazione. Come non poter rimanere fedele al teatro?».
La giuria di cui fanno parte critici teatrali come Claudia Cannella, Roberto Canziani, Masolino D’Amico, Rodolfo Di Giammarco, Katia Ippaso ha ritenuto - nell’anno del centenario dalla scomparsa di Eleonora Duse - di conferire il Premio a una grande attrice come Elisabetta Pozzi «che ha saputo mantenere, nel tempo, con una grazia e una solarità tutte sue, una qualità sempre altissima di espressione e una totale adesione alla vita del personaggio che di volta in volta è stata chiamata a interpretare. Il suo repertorio non ha confini né di genere né di lingua: da Shakespeare a Pirandello, dalla tragedia greca alla drammaturgia contemporanea straniera e italiana, Elisabetta Pozzi ha scavato sempre tra le pieghe del testo, facendo risuonare, con la sua voce e la sua intelligenza scenica, non solo la sua parte, ma le trame sottili dell’intera partitura».
Allo Stabile regionale applaudiremo Elisabetta Pozzi nel corso della prossima stagione teatrale, che è stata appena presentata: tutte le informazioni e gli abbonamenti sono disponibili alla Biglietteria del Politeama Rossetti.
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