- 11 Ottobre 2024
- Comunicati stampa
“Carlo Goldoni è al centro dell’apertura della Stagione del Settantennale del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: una lettura e un convegno sono gli approfondimenti in programma questa settimana. Lunedì 14 ottobre la lettura “La Locandiera nei Memoires di Carlo Goldoni” a cura di Lino Marrazzo mentre il 15 ottobre a ingresso libero dalle 16 si tiene l’importante giornata di studi “Piazza Goldoni. Personaggi e figure” con quattro prestigiosi studiosi in materia Marzia Pieri, Anna Scannapieco, Piermario Vescovo e Paolo Quazzolo”.
Si lega alla “nascita” del Teatro Stabile una serie di attività legate alla figura e all’opera di Carlo Goldoni che si svolgono in questi giorni al Politeama Rossetti, dopo l’inaugurazione della Stagione 2024-2025 con il “Sior Todero brontolon”.
Un progetto su Goldoni avvia la Stagione del 70° della fondazione dello Stabile regionale, proprio così come 70 anni fa tutto partì da una commedia goldoniana, “La donna di garbo”, primo spettacolo messo in scena dallo Stabile nel 1954.
Ecco allora che proseguono spettacoli e approfondimenti su questo autore, pietra miliare della cultura e della tradizione teatrale italiana.
Lunedì 14 ottobre alle ore 18 la Sala 1954 ospiterà “La Locandiera nei Memoires di Carlo Goldoni” a cura di Lino Marrazzo con brani recitati da Andrea Germani e Maria Grazia Plos (in attesa dell’allestimento firmato da Antonio Latella e interpretato da Sonia Bergamasco, del capolavoro dell’autore veneto, “La locandiera”, che sarà al Rossetti da giovedì 17 a domenica 20 ottobre).
Il 15 ottobre alle ore 16 alla Sala 1954 si terrà a ingresso libero una tavola rotonda intitolata “Piazza Goldoni-Personaggi e figure” occasione da non perdere per ascoltare quattro studiosi in materia goldonianadi grande prestigio: Marzia Pieri, Anna Scannapieco, Piermario Vescovo e Paolo Quazzolo.
Carlo Goldoni: una formazione giovanile in movimento, da Rimini a Pavia a Modena. Quindi gli anni del “poeta di compagnia”, da Venezia a Verona, da Brescia a Milano, da Genova a Torino… E ancora il tentativo di un riposizionamento a Roma - guardando a Napoli, dove egli non andrà mai - prima di scegliere Parigi. E ovviamente la Toscana, dove da giovane avvocato visse e lavorò. Tra tutti questi luoghi, oltre a comprendere, da fuori, le possibilità di utilizzo del suo dialetto veneziano, egli forma il suo diverso italiano, quello dello scambio e della lingua parlata, non dei libri. Giovanissimo, tra i1 1725 e il 1726, al seguito del padre, praticante di medicina, si mosse anche tra Udine, Gorizia e Vippach, passando per Trieste (che dichiara città principalissima sull’Adriatico), che sarà poi così legata al suo repertorio, e dove, forse non a caso, nel 1922 nacque Giorgio Strehler, il massimo regista goldoniano del secolo trascorso.
L’Italia unita, oltre ai Teatri, conta diverse piazze intitolate a Carlo Goldoni, e anche Trieste ha la sua Piazza Goldoni, sul confine tra la città vecchia e lo spazio proiettato verso l’altrove.
Così s’intitola la nostra tavola rotonda organizzata insieme all’Università di Trieste, che - grazie al confronto fra eccellenti esperti goldoniani - intende riflettere su questi temi e su “Personaggi e figure”: intrecci di vita e di commedia, celebri personaggi – come Todero e Mirandolina – e, per caso o per corrispondenze più sottili, “figure” di legno e di cartapesta.
Intervengono al convegno:
Pier Mario Vescovo
Piermario Vescovo è professore ordinario di Discipline dello spettacolo presso l’Università di Venezia. Ha insegnato come professore invitato presso varie Università straniere, tra cui Paris III, Paris-Sorbonne, Ecole Normale Supérieure (Paris-Lyon), Clermont-Ferrand.
La gran parte delle sue pubblicazioni riguarda la drammaturgia italiana, con particolare riferimento a Ruzante, Calmo, Andreini, i pregoldoniani, Goldoni, Gozzi, Gallina, Nievo e con numerose edizioni critiche di testi. È segretario scientifico dei Comitati delle Edizioni nazionali delle opere di Carlo Goldoni, Carlo Gozzi e Ippolito Nievo (Marsilio editori, Venezia).
Affianca all’attività di ricerca la pratica teatrale diretta, curando traduzioni e riduzioni per la scena e come regista. Ha frequentato nella seconda metà degli anni ‘70 la scuola del teatro a l’Avogaria di Venezia, allora diretta da Giovanni Poli. Ha collaborato con lo stesso teatro fino al 1983 (presso la stessa è tornato ad insegnare dal 2011). Ha messo in scena da allora come regista – da solo o in collaborazione – una trentina di spettacoli, con particolare riferimento alla tradizione teatrale veneta, coltivando tra gli interessi principali quello del teatro di figura. Ha realizzato spettacoli, tra gli altri, per il Mittelfest, la Biennale di Venezia, Napoli Teatro Festival, Estate Teatrale Veronese.
Dal 2021 è direttore artistico del Teatro Stabile di Verona.
Marzia Pieri
Laureata presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze, dal 1984 al 1997 è stata ricercatrice in
discipline dello spettacolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste, e poi presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Verona. Dal 2002 è insegna discipline dello spettacolo presso l’Università di Siena. Nel 1978 è stata fellow presso l’Harvard University Center for Italian Renaissance Studies di Firenze; nel 1991 ha partecipato alla fondazione del CRAIAT (Centro Ricerche e Applicazioni dell’Informatica all’Analisi dei Testi) presso l’Università di Firenze. È stata collaboratrice e redattrice di “Belfagor” (1979-1991), della “Rassegna della letteratura italiana” (1992-1995), e dell’“Indice”. È membro del comitato scientifico che dirige l’edizione nazionale delle opere di Carlo Goldoni. Ha tenuto conferenze e partecipato a convegni presso varie università italiane e straniere e istituti di Ricerca. È autrice di numerose pubblicazioni scientifiche relative alla storia del teatro italiano, alla filologia dei testi drammaturgici, all’antropologia dello spettacolo, a problemi di spettacolo e comunicazione.
Anna Scannapieco
È professore associato presso l’Università degli Studi di Padova dove tiene corsi di Storia della drammaturgia e Filologia dei testi teatrali. Membro del Comitato esecutivo dell’Edizione Nazionale delle Opere di Goldoni (Venezia, Marsilio, 1993-), nell’ambito della quale svolge funzioni di coordinamento scientifico. È membro del Comitato di redazione dei «Problemi di critica goldoniana» (1994-2009), del Comitato direttivo di «Studi goldoniani» (2012-) e di «Drammaturgia» (2014-)
Socio dell’Ateneo Veneto. La formazione originariamente italianistica si è arricchita nel tempo allargando le frontiere disciplinari e privilegiando, come territorio per eccellenza di confine, lo studio del fenomeno teatrale. Questo è stato indagato in una prospettiva di filologia “a tutto tondo”, attenta cioè anche alla tradizione del testo spettacolare e alla storia materiale dello spettacolo. In tale prospettiva, tre sono state, fondamentalmente, le aree di ricerca privilegiate: la filologia dei testi teatrali, con particolare riferimento alla tradizione del testo goldoniano (con analisi specifiche, tra l’altro, sui contesti editoriali di riferimento e sulle intersezioni tra drammaturgia dell’autore e drammaturgia degli attori); la fortuna spettacolare e le metamorfosi testuali delle opere teatrali, specie di area sette-ottocentesca, indagate con rinnovati strumenti di individuazione e utilizzo delle fonti; le elaborazioni teoriche degli autori teatrali.
Paolo Quazzolo
È professore associato di Storia del Teatro presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste. Ha al suo attivo circa 150 pubblicazioni scientifiche tra monografie e saggistica. Collabora alla redazione dell’Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Goldoni. Si occupa inoltre del teatro tra Otto e Novecento, della nascita della regia, delle dinamiche del teatro nella società delle masse, della nascita e sviluppo del Teatri Stabili in Italia. È stato Coordinatore scientifico del Sistema Museale dell’Ateneo triestino. Insegna, oltre che all’Università di Trieste, anche il corso di laurea Dams interateneo Trieste/Udine, presso la sede di Gorizia. Attualmente dirige un gruppo di ricerca sul turismo narrativo nonché un gruppo di ricerca sui nuovi linguaggi comunicativi.
Ha recentemente vinto un PRIN (Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale) quale responsabile nazionale assieme alle Università Federico II di Napoli e di Palermo per una ricerca biennale dal titolo Open Theatres in Italy (Teatri all’aperto in Italia). Ha in essere numerosi progetti di collaborazione scientifica e artistica con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
L’ufficio stampa