Andrea Ortis e la sua MIC International Company hanno abituato il pubblico nelle ultime stagioni ad applaudirli in un repertorio eclettico e in messinscena sempre interessanti e mai scontate (ricordiamo lo scorso anno “Il Vajont di tutti”, e prima “La Divina Commedia - il Musical”). Sarà certo a questi canoni che risponderà anche il loro nuovo spettacolo “Van Gogh Café Opera Musical” che racconta la vita del celebre e sfortunato pittore avvolgendo spettatori e artisti nell’atmosfera vivace di un Café Chantant parigino, popolato da artisti, letterati, ballerine, avventori.

La vita di Vincent Van Gogh diviene presto il centro di questo vorticoso mondo, ricostruita a partire dalle 903 lettere che il pittore e il fratello Theo si scambiarono nel corso della vita e che sono raccolte in un volume. Il libro fa il suo ingresso nel Café nelle mani dell’antiquario Louis Philippe, un avventore, ed è proprio questo testo che contagia le anime dei protagonisti. L’antiquario racconta la vita di Vincent Van Gogh pungolato dalle domande del cameriere del locale, Luc, che desidera conoscere la storia del pittore olandese, apparentemente così affine alla sua. Ma piano piano tutti i protagonisti sono calamitati dal racconto, in cui ognuno trova qualcosa, un frammento di sé stesso. È magnetica e intrigante la koinée di linguaggi a cui ricorre il regista: vi si fondono la musica di un'orchestra dal vivo, il canto di un cast d'eccezione, la danza del corpo di ballo ed emozionanti proiezioni 3D che rendono le celeberrime tele di Van Gogh vive e meravigliosamente coinvolgenti.