Lo sfondo storico di questa deliziosa commedia di Carlo Goldoni è la Guerra dei sette anni con le sue conseguenze. Il conflitto coinvolse le principali potenze europee, fu combattuto fra il 1756 e il 1763 fra l’Europa e l’America settentrionale: ne uscirono sconfitti i francesi, che perdettero il Canada e parecchie delle loro colonie.

L’autore ambienta la pièce nella casa del ricco mercante olandese Filiberto, che ospita un ufficiale francese ferito - Monsieur de la Cotterie - e il suo attendente: «Due soldati Francesi avevano buone ragioni per essere un po’ depressi» commenta Gabriele Lavia, regista e interprete dello spettacolo. «Sono soldati ridotti proprio male e non hanno più un quattrino perché quella “guerra” segnò il tramonto coloniale della Francia e l’inizio di un periodo difficilissimo. (...) L’Olanda era rimasta a guardare e a fare i suoi “affari” con la guerra. Così, aveva vissuto un periodo tranquillo e prospero. Ed è proprio in quel mondo tranquillo e prospero, nella casa prospera e tranquilla di Monsieur Filiberto, che ha una figlia da maritare, la quale figlia ha una cameriera in età da marito anch’essa, che capitano “I Due Soldati Francesi Sconfitti”. C’è altro da dire? Goldoni scrive un autentico delicato capolavoro». Goldoni trasse il plot da un fatto vero, che gli raccontarono in un caffé a Venezia: e con il suo sapiente istinto della scena, lo costruì drammaturgicamente fra un mare di equivoci e intuizioni divertenti. Non c’è di meglio per un grande uomo di teatro come Gabriele Lavia e i suoi eccellenti attori.

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