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  • Crediti

    di e con Mauro Covacich

    a cura di Franco Però

    produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia

«Parlando di letteratura offre agli spettatori un importante punto di osservazione sulla realtà, interiore ma non solo. Un’ulteriore, necessaria, possibilità» scrive Paola Pini sul “Corriere dello Spettacolo” a proposito di “Svevo” che Mauro Covacich ha proposto nella passata stagione, con grande successo a Trieste, Parigi, al Salone del libro di Torino, in tournée… “Svevo” viene riproposto, anche perché è prossimo il centenario della pubblicazione de “La coscienza di Zeno” e sull’autore va puntata l’attenzione. E questo speciale docente è pronto ad analizzare ancora l’universo sveviano nel sistema della coeva letteratura europea per superarne le letture di cliché. Triestino di nascita, pur seguendo la propria luminosa carriera nazionale e internazionale, Covacich conosce bene la fertile complessità che Aaron Hector Schmitz ha incastonato, come in un rebus, nel suo nom de plume: Italo Svevo.

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Posto unico Interi € 19 | Ridotti € 16 | 1★

Last minute € 15

 

Prenotazioni stelle 21/02 h. 10.00

Vendita biglietti 23/02 h. 10.00

Martedì 21 Marzo
10:00
Mercoledì 22 Marzo
11:30
Giovedì 23 Marzo
19:30
Venerdì 24 Marzo
10:00
Venerdì 24 Marzo
19:30
Sabato 25 Marzo
21:00

«Passava a prenderci col suo autobus. Era riuscito a farsi dare il turno del mattino. Salivamo e lui era lì, bello nella sua divisa, che guidava. Mia sorella alle elementari, io alle medie. Scuola Italo Svevo. In via Italo Svevo. Cosa sapeva mio padre di Italo Svevo? Poco, credo. Non ho fatto in tempo a chiederglielo. Ma anche di me non sa niente. Non sa cosa sono diventato. E neanch’io so cos’è diventato lui. Eppure mi capita spesso di vederlo, che mi controlla col suo sguardo beffardo, se le sparo troppo grosse, se sono troppo complicato. Ci parliamo, anche. Ora ad esempio potrebbe dire: Vara che no xe una seduta spiritica, xe una lezion. Okay, papà».

Il trailer dello spettacolo

 

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