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Crediti
di Giovanni Verga
adattamento di M.Miano
regia Guglielmo Ferro
regista collaboratore Giampaolo Romaniacon Enrico Guarnieri e Nadia De Luca
con la partecipazione straordinaria di Emanuela Muni
e (in ord. alf.) Rosario Marco Amato, Verdiana Barbagallo, Federica Breci, Alessandra Falci, Elisa Franco, Loredana Marino, Liborio Nataliscene Salvo Manciagli
costumi Sartoria Pipi
musiche Massimiliano Pace
produzione Teatro Abc Catania - Ass. Progetto Teatrando
Timida e fragile come una capinera, e rinchiusa come l’uccellino in gabbia, fra le grigie mura di un convento: così è Maria, nel celebre romanzo epistolare di Giovanni Verga, che regala un affresco della Sicilia borghese ottocentesca, ma anche un toccante esempio di scrittura introspettiva, di critica sociale, di partecipazione per il destino dei più deboli... “Storia di una capinera” - di cui rimane memorabile la versione cinematografica di Franco Zeffirelli - arriva a teatro in un allestimento del regista Guglielmo Ferro, fra gli interpreti, Enrico Guarneri e Nadia De Luca.
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PREZZO DEI BIGLIETTI
Platea A-B Interi € 27 | Ridotti € 24 | 2★
Platea C Interi € 23 | Ridotti € 19 | 1★
Gallerie Interi € 18 | Ridotti € 16 | 1★
Prenotazioni stelle 07/11 h. 10.00
Vendita biglietti 09/11 h. 10.00
«Il mio pensiero non è imprigionato sotto le oscure volte del coro, ma si stende per le ombre maestose di questi boschi, per tutta l’immensità di questo cielo e di quest’orizzonte...» confida gioio- sa Maria in una lettera all’amica Marianna: il colera incombe su Catania, le converse vengono restituite dal convento alle famiglie e la giovane Maria - dopo essere vissuta in clausura dall’età di sette anni - raggiunge il padre, la matrigna e la sorellastra Giuditta nella casa di campagna di Monte Ilice. Quei mesi di libertà saranno centrali per lo sviluppo interiore della ragazza, che scopre prima la bellezza della natura, poi l’amore - timido e corrisposto - per Nino. Un sentimento che conduce Maria a tragici turbamenti e imposizioni: il destino che la famiglia ha scelto per lei è infatti quello del chiostro, e Nino - destinato alla sorellastra - si adatterà presto all’idea di quel matrimonio. A Maria rimane il tormento di un amore così intenso e disperato da condurla alla pazzia.