Il coraggio di porre le vite altrui davanti alla propria, sal - vando dai nazisti 5200 persone. Questo monologo dà un messaggio fondamentale ed è travolgente Alessandro Albertin, interprete e autore, diretto da Michela Ottolini .
PREZZO DEI BIGLIETTI
Premium Seat Interi € 34,00 | Ridotti € 29,00 | 3★
Poltronissima Interi € 33,00 | Ridotti € 28,00 2★
Platea GOLD Interi € 28,00 | Ridotti € 23,00 2★
Platea SILVER Interi € 25,00 | Ridotti € 21,00 2★
Platea SMART Interi € 22,00 | Ridotti € 18,00 1★
Palchi Platea Interi € 110,00 | Ridotti € 92,00 8★
Galleria GOLD Interi € 21,00 | Ridotti € 17,00 1★
Galleria SILVER Interi € 18,00 | Ridotti € 15,00 1★
Galleria SMART Interi € 15,00 | Ridotti € 13,00 1★
Economy 1 (visibilità ridotta) Interi € 11,00
Economy 2 (visibilità ridottissima) Interi € 9,00
Prenotazioni stelle/abbonamento libero 03/12 h. 10.00
Vendita biglietti/school card 05/12 h. 10.00
«Lei cosa avrebbe fatto al posto mio?» così, semplicemente, Giorgio Perlasca rispose ai giornalisti che nel 1988 - dopo oltre 40 anni in cui non raccontò a nessuno del proprio eroismo - gli chiedevano le motivazioni delle sue azioni.
Oggi sembra incredibile che qualcuno possa salvare vite, mettendosi in ogni istante in pericolo, e poi taccia per 40 anni. Invece per Giorgio Perlasca - Giusto tra le Nazioni - questa fu una scelta naturale, di umanità, di cuore.
1944, Budapest: Perlasca, commerciante italiano di carni, non ha aderito alla Repubblica di Salò ed è per questo considerato un traditore. Fortunatamente, l’uomo possiede una lettera di Francisco Franco che lo invita, in caso di bisogno, a presentarsi presso una qualunque ambasciata spagnola: così fa e si mette al servizio dell’ambasciatore per salvare dalla deportazione quanti più ebrei possibile. Si trova a faccia a faccia con Adolf Eichmann, affronta la morte continuamente e in 45 giorni, in una folle, disperata corsa contro il tempo, salva dai nazisti 5.200 persone. Alla fine di tutto, ritorna alla vita normale e solo grazie a una coppia di ebrei ungheresi che lo cercano per mostrargli tutta la loro gratitudine, nel 1988 le sue gesta divengono note.
“Perlasca. Il coraggio di dire no” è già stato applaudito in passato alla Sala Bartoli, ma la forza e l’urgenza del suo messaggio, assieme alla qualità artistica della messinscena e all’intensità della travolgente prova di Alessandro Albertin, ne fanno uno spettacolo che è bello e opportuno riproporre, applaudire e meditare ancora.