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Crediti
testo a cura di Angela Pianca
regia Antonella Carlucci
assistente alla regia Marzia Ritossacon con Gabriele Palmano, Carmela Bevilacqua, Pavel Berdon, Raffaele Rammaro, Marzia Ritossa, Giuseppe Feminiano, Alice Gherzil, Franco Cedolin,Paola Di Florio, Giordano Vascotto, Analìa Veronica Casares, Leonardo Zanella, Abril Méndez Pimentel, Mario Rui, Verena Mauro, Silvia Bassi e Marta Sarta
movimenti di scena Sarah Taylor
musiche a cura di Mario Rui
canto a cura di Alice Gherzilcoproduzione Accademia della follia e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Dal 2007 l’Accademia della Follia allestisce la maggior parte dei propri spettacoli in coproduzione con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia che anche lo scorso anno, in occasione del trentennale della compagnia, ha ospitato una giornata celebrativa coronata dalla presentazione al Politeama della nuova produzione “Noi sappiamo i nomi”. Il potente lavoro dei Mattattori ritorna in scena per una più lunga tenitura nello spazio raccolto della Sala Bartoli, e porta avanti una riflessione molto singolare che traccia un filo rosso fra Franco Basaglia e Pier Paolo Pasolini.
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PREZZO DEI BIGLIETTI
Posto unico Interi € 19 | Ridotti € 16 | 1★
Last minute € 15
Prenotazioni stelle 12/09 h. 10.00
Vendita biglietti 14/09 h. 10.00
«Noi non sappiamo» diceva Franco Basaglia «se i manicomi torneranno chiusi e più chiusi di prima». Ed «Io so i nomi» diceva Pier Paolo Pasolini nella sua veemente denuncia contro la società unicamente dedita al consumo. L’Accademia della Follia da sempre interessata alla piena libertà ed espressione del singolo, sceglie, in questa produzione diretta da Antonella Carlucci, su drammaturgia di Angela Pianca, di incrociare il proprio teatro dell’urlo al pensiero straordinario di Pier Paolo Pasolini Un viaggio dentro un’atmosfera onirica, nell’inesausta tensione verso l’uomo e la sua fragilità, tra ragione e follia. I temi dell’Accademia si intessono con le visioni lucide, beffarde e profetiche di Pasolini alla scoperta di storie emblematiche, parabole del presente: storie di esclusione, di ribellione, di conoscenza e mutamento. Gli interpreti si esprimono anche attraverso momenti di canto a cura di Alice Gherzil, sulle musiche di Mario Rui e nei movimenti di scena di Sarah Taylor.