«Intendevo dare voce alle persone “comuni”, quelle rimaste nell’ombra e in particolare alle donne che molto hanno amato e troppo hanno taciuto. Un’ode alla donna e alla vita che, come scrivo spesso, ha sempre più fantasia di noi... per chi la sa osservare» con queste parole l’autrice Agnese Fallongo introduce il nuovo spettacolo di cui è anche interprete assieme a Tiziano Caputo - attore-cantante e musicista poli-strumentista - con cui ha consolidato un felice sodalizio artistico, assieme anche ai due registi Adriano Evangelisti e Raffaele Latagliata.

“Sfiorare il presente attraverso il passato”, come vuole la loro poetica: a questo dictat risponde anche “Letizia va alla guerra” che nasce da una meticolosa ricerca dell’autrice. Si è concentrata su storie di guerra, scandagliando diari di soldati, lettere di crocerossine, libri ma anche su incontri con testimoni reali, fra cui reduci e le loro mogli, suore di orfanotrofi, un’ex prostituta… Ne sgorga un racconto tragicomico e intessuto di musica, di verità e di comprensione, con protagoniste tre donne dalle provenienze e dalle storie diverse ma unite da un comune denominatore. La prima Letizia è una coraggiosa giovane sposa siciliana che va a cercare il marito sul fronte carnico durante il primo conflitto mondiale. La seconda guerra mondiale è invece lo sfondo della vicenda della seconda Letizia: divenuta prostituta a Roma dopo essere cresciuta in un orfanotrofio. Infine Suor Letizia, una donna veneta che ha preso i voti in tarda età e unisce con i suoi modi bruschi e buoni le storie di tutte.