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Crediti
di Leonardo Sciascia
adattamento Fabrizio Catalanoregia e interpretazione Paolo Panaro
produzione Diaghilev
Paolo Panaro interpreta il racconto di Leonardo Sciascia sui violenti cambiamenti in Italia nel secondo dopoguerra Fabrizio Catalano, appassionato del grande romanziere siciliano, cura l’adattamento.
PREZZO DEI BIGLIETTI
Posto unico Interi € 19 | Ridotti € 16 | 1★
Last minute € 15
Prenotazioni stelle/abbonamento libero 05/11 h. 10.00
Vendita biglietti/school card 07/11 h. 10.00
Attore versatile e dalla solida preparazione, Paolo Panaro si è specializzato dal 1990 nel teatro di narrazione letterario, creando un repertorio che spazia fra generi e autori diversi, dalla favola al poema, al romanzo contemporaneo. Leonardo Sciascia rappresenta un nuovo passo nel suo itinerario. Fabrizio Catalano che ha già affrontato più opere del grande scrittore siciliano del secondo Novecento, cura l’adattamento per la scena del racconto “La zia d’America”, così vivace, semplice e percorso da un umorismo tagliente.
Siamo in un non meglio precisato paese siciliano dell’interno, nel 1943. Il protagonista dà conto delle speranze e dei timori per l’arrivo delle truppe alleate, ritenuto imminente. A un’iniziale immobilità quasi irreale - pare che i grandi eventi storici si rifiutino di toccare il paesino - succede l’agitazione per l’arrivo dei soldati americani (anche se cinque soltanto). L’evento sprigiona il meglio e il peggio dagli abitanti: chi festeggia i liberatori e chi brucia le tessere del fascio. Chi cambia casacca con spudoratezza e chi cerca di far fruttare la situazione col pelo sullo stomaco. Lo zio del narratore - segretario del fascio - vive nel terrore la Liberazione. Poi l’armistizio, la Repubblica di Salò, la fine della guerra, le divisioni fra monarchici e repubblicani, comunisti e anticomunisti. L’Italia è in un turbine e nel paesino si fanno sempre più insistenti e fitte le lettere della Zia d’America, che obbedendo a un voto alla Madonna ritornerà ricca, a far sentire la propria presenza nella famiglia.